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07 agosto 2013

PERSONAGGI "D" QUALITA'...

(di Mattia Capraro)
Continuerà fino a fine Agosto la Rubrica PERSONAGGI “D” QUALITA’ iniziata con Paolo De Carli, passando per Sebastiano Sommacal; concluderemo il tutto con le icone bellunesi impegnate sino alla Prima Categoria. Oggi diamo la parola a "Sua Eccellenza" Marco Giazzon, uno di quelli che le Categorie le ha fatte!

Già da giovane calcava il Polisportivo assieme all’amico, compare e per anni compagno di squadra, Sandro Tormen. Poi la Feltrese, il Cornuda Crocetta, il Liapiave ora di nuovo la Feltrese con tanto di fascetta di capitano al braccio. Esterno talentuoso, da ragazzo era uno dei giocatori più promettenti e ora, che gli anni sono passati, sembra che il tempo si sia fermato per Marco; stessa voglia, stessa grinta, stessi piedi, stesso carisma e stesso fisico prestante, che fanno di “Giaz” una colonna portante dell’Eccellenza granata. Mister collaudato grazie al corso allenatori fatto a Sedico nel 2009, Marco ha prenotato un posto nella o nelle panchine più prestigiose della provincia e fuori provincia, viste le conoscenze coltivate da un giocatore sempre corretto, dentro e fuori dal campo. Da molti anni impiegato alla Lattebusche, fratello della pallavolista Monica, originario e residente a San Gregorio Nelle Alpi, Marco ha e darà ancora molto a questo calcio bellunese.

Un grazie a Marco per essersi concesso a questa intervista per il Nostro blog. Non poteva di certo mancare nelle Rubrica “PERSNAGGI “D” QUALITA’…


                                                             Marco con il figlio Tommaso...


Ciao Marco, innanzitutto come stai? Passate bene le vacanze prima del ritorno alle fatiche del campo?

Ciao Mattia, tutto bene…passato bene l’estate, in ferie con il piccolo Tommaso, poi qualche passeggiata in montagna e un po’ di relax a casa…


Banalità; come sono i carichi di lavoro della Feltrese in questi giorni e quali le prime tue impressioni sul gruppo che affronterà l’Eccellenza 2013/2014?

Ma guarda…abbiamo cominciato lunedì per cui è presto per analisi approfondite, il gruppo è quasi completamente rimasto e ci sono stati degli innesti che di sicuro saranno all’altezza. Non conosco il programma di lavoro nello specifico però lavoriamo con carichi importanti, ma con cognizione, per cui se sai che quella fatica ti darà un risultato soddisfacente la sopporti con entusiasmo perché sai che ne raccoglierai i frutti più avanti…

Passiamo subito alle domande scottanti. Union in serie D, che ci dici e cosa senti di dire ai vicini di casa neroverdi?

Si sono meritati il salto e gli faccio un in bocca al lupo…



A Feltre poteva essere l’anno buono per abbracciare la Serie D, ma nonostante un girone di ritorno importante, qualcosa dall’inizio non è girato dritto, cosa secondo te?

Purtroppo abbiamo avuto un passaggio a vuoto mentre davanti hanno continuato a correre, la differenza la fa chi nel momento di calo, non giocando bene, fa punti, grazie a qualità dei singoli, fortuna e episodi a favore e a noi questo è mancato…Comunque il quarto posto è arrivato e con pochissimi punti in più; avremmo avuto la possibilità di giocarci la salita in D ai play-off, con una squadra che in quel momento era difficilmente battibile. Pazienza! La rabbia del mancato obiettivo è benzina per quest’anno…

Quali sono gli obiettivi granata per questa stagione al via?

Ad agosto, personalmente non mi piacciono gli  obiettivi, perché l’unico pensiero è quello di rimettere in piena condizione fisica, tattica e tecnica; gli obiettivi per maggio li faccio strada facendo…E’ chiaro però che l’obiettivo minimo è fare meglio dell’anno precedente…



Capitano e uomo simbolo, leader di spogliatoio e trascorsi in categoria. Quale il momento più bello che conservi della tua ottima carriera di calciatore?

Devo dire che momenti belli ne ho passati tanti, sia a livello umano che sportivo, però il massimo è stata la C con il Belluno, un sogno davvero, tra i professionisti nella mia città dove sono nato calcisticamente….Strepitoso, non mi serviva né dormire né mangiare…vivevo di entusiasmo. Il mio primo gol a Sesto S.Giovanni in casa della capolista, la doppietta a Bolzano, il pareggio a Cremona e la salvezza a Meda, ma ogni momento è stato una ricchezza per me che conserverò con grande affetto.



 Qual è il giocatore più forte con il quale hai giocato?
Compagni forti ne sono passati tanti, nomi ne potrei fare tantissimi, ma quelli più impressi nella mia mente sono stati Ballarin a Belluno, esterno ex serie A. Poi il mio compare Sandro Tormen che corre, segna e fa tagli in profondità da 20 anni, da compagno è una sicurezza perché hai sempre un’alternativa e una soluzione sicura a cui dare la palla e da avversario è un incubo per la quantità e qualità del suo gioco.  Ricordo l’anno fatto a Feltre di Marco Mognon, strepitoso per ritmi, geometria e presenza in campo, poi ricordo il talento di Andrea Coppi, la forza di Stefano Maset e la grinta e la gittata millimetrica di Andrea Fregona, ma tanti altri andrebbero nominati…



Tra i giovani d’oggi, chi sarà il futuro Marco Giazzon?

Non lo so sinceramente, tanti hanno doti e se hanno voglia di fare sacrifici e fatica per migliorare possono diventare molto più forti me, ci mancherebbe…Credo che abbiano le qualità sia Salvadori e sia Bressan, mancini con forza e resistenza…



Sai che ho la fissa dei portieri…qual è il più forte portiere che vorresti sempre con te in squadra?

Forse il ruolo che mi fa ricordare molti compagni forti è proprio il portiere, perché ho giocato con portieri veramente bravi negli anni, da Tomasig, Bee, Cima, Sgrò…tutti portieri che facevano dei numeri che ancora oggi non mi so spiegare. Se per Cima e Sgrò gli impegni ora sono anche extracalcistici, Tomasig è un grande professionista e Bee meriterebbe di giocare in Lega Pro…



Che mi dici dei primi due personaggi intervistati prima di te? Paolo De Carli e Sebastiano Sommacal?

Beh non ho il piacere di conoscere Sebastiano, di cui si parla un gran bene; è giovane, ha fisico e doti per salire com’è nei suoi pensieri e con un po’ di fortuna ce la può fare…Paolo invece è stato un compagno e è un amico che mi ha regalato gioie nel torneo di rugby di Feltre dove vinciamo da qualche anno, ma nel calcio solo dolori visto che i derby non mi portano bene, anzi proprio male. Ora è capitano e portiere in D, se lo merita, quindi non posso far altro che fargli un grossissimo in bocca al lupo…



La domanda che non volevi. Se ti obbligassero a non essere neutrale nel derby bellunese di Serie D, sventoleresti la bandiera del Belluno o quella dell’Union?

Beh…come dicevo prima ho giocato 10 anni a Belluno, sono nato lì calcisticamente, la prima maglia è stata gialloblu e ho vestito gialloblu anche nel ritorno nei professionisti della città quindi qui è facile…Belluno!!!



Mister a tutti gli effetti con il corso allenatori del 2009? Il futuro potrebbe essere legato alla panchina granata o hai altri obiettivi?

Al momento mi godo ancora la carriera di calciatore, non penso ad un futuro come allenatore o altro, credo di avere immagazzinato conoscenze per poter provare una nuova esperienza, però adesso penso solo a giocare, mi aiuta a sentirmi giovane, vabbè abbastanza giovane dai…



Come vedi un’eventuale vita senza il calcio? Ce la faresti?

Complimenti per la domanda Mattia, domandona da un milione di euro…Ho sempre pensato a come sarà il mio addio al calcio, avendolo vissuto per quasi trent’anni e in maniera molto intensa e appassionata non lo so…Dai Mattia ne parliamo più avanti sennò mi rattristo…


Un aggettivo per autodescriverti?

Uno solo? E’ un problema…due dai almeno…perfezionista mai contento  e sognatore!!!



Chi ti senti di dover ringraziare calcisticamente parlando per il tuo passato e il tuo presente calcistico?

Mamma mia, dovrei fare un libro veramente…Sono tantissime, allenatori, dirigenti, presidenti, compagni avversari, tifosi…tanti mi hanno dato aiuto e un sostegno e le conoscenze che mi hanno permesso di fare (quel poco) che ho fatto, direi che sono però stati fondamentali Roberto Pavan, che mi ha dato fin da giovanissimo preziose conoscenze, Tony Tormen che mi ha voluto in C, come Maurizio Seno che mi ha messo fisso titolare, modesto Bonan che mi ha insegnato ad “ascoltarmi fisicamente” e ora tutto lo staff e dirigenza della Feltrese che hanno ancora fiducia in me…

 
Grazie Marco e un sincero in bocca al lupo! Ti chiedo un saluto spontaneo ai lettori di calciobellunese.blogspot.com!

Grazie a Te Mattia dello spazio che mi hai dato…A tutti i lettori nonché sportivi un grosso saluto e in bocca al lupo, avanti sempre perché lo sport è unico  e fantastico!!!Ciao da “Giaz”…

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