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22 maggio 2013

Intervista a Giuliano Marian

(N.P.) Un bilancio sulla Prima categoria, ma non solo. Lo traccia l'allenatore ed ex giocatore Giuliano Marian che aveva iniziato la stagione alla guida del Sedico, prima di rassegnare le proprie dimissioni.
Nella stagione precedente, Marian aveva condotto i biancocelesti alla salvezza attraverso i playout.
Confrontando gli obiettivi iniziali con i traguardi effettivamente raggiunti dalle compagini bellunesi di Prima categoria, quale ha meglio figurato?
Buono il campionato della ZTLL, dopo averli visti in coppa avevo pronosticato una loro salvezza sicura, e così è stato. Dopo un inizio in cui il salto di categoria forse si è fatto sentire, ha fatto un girone di ritorno in perfetta media play-off . Gran lavoro della società e del Mister, e con un paio di innesti giusti gli obiettivi per il prossimo anno potrebbero essere molto piu' ambiziosi.

Quanto all'Alpago?
Dall'Alpago obiettivamente ci si aspettava qualcosa in più, vista la rosa, l'esperienza e i risultati ottenuti lo scorso anno.

La società che partita con le ambizioni più importanti, però, era la Plavis.
La Plavis è forse la squadra che, visto l'organico di primissimo piano allestito, ha forse deluso di più.
Difficile analizzare una stagione così contraddittoria, partenza a razzo con 7 vittorie consecutive che sembravano il viatico per una cavalcata trionfale ( magari agevolate anche da un calendario non impossibile), per poi cominciare ad arrancare alle prime difficoltà, ed inanellare una serie di sconfitte che hanno fatto perdere sicurezza e convinzione nella squadra e in tutto l'ambiente. I tanti infortuni possono essere solo parzialmente una scusante, perchè la qualità e l'ampiezza della rosa, garantivano sempre di schierare formazioni assolutamente all'altezza della situazione.
E forse questo magari può essere stato uno dei problemi, tanti giocatori di qualità che si giocavano pochi posti. Quando le cose hanno cominciato a girare per il verso sbagliato, forse questo può aver creato qualche crepa all'interno.

Il Sedico, ora, retrocesso direttamente e con largo anticipo (ma si va verso l'ipotesi della fusione con il San Giorgio che riconsegnerebbe ai biancocelesti la Promozione).
Come sempre quando vanno così male le cose, le cause sono più di una.
Partiamo dallo scorso campionato, dove nel girone di ritorno la squadra nelle ultime 15 partite ( play-aut compresi) è riuscita a fare qualcosa di straordinario con 6 vittorie, 6 pareggi e solo 3 sconfitte raggiungendo una meritata salvezza, probabilmente in questa fase la squadra è andata al max di quello che poteva dare e forse il primo errore è stato proprio quello di non capire questo.
Altro problema l'aumento in rosa del numero di universitari,e di giocatori con lavoro a turni, che non ha permesso di allenarsi al meglio.
La difficoltà nel rimpiazzare giocatori cardine, che nel campionato precedente erano stati determinanti.
Da considerare poi,  un rendimento inferiore di alcuni giovani che l'anno precedente, al loro esordio in 1^ categoria erano stati fondamentali per la salvezza raggiungendo picchi di rendimento molto alti, e che invece in questa stagione hanno riscontrato più di una difficoltà.
Se aggiungiamo un calendario con partenza durissima, e .....magari qualche errore del  mister....il quadro è fatto.

Infine, uno sguardo al neopromosso Limana.
Il Limana ha allestito una formazione altamente competitiva, e la promozione finale lo certifica.
Ma avere la squadra più forte e partire con i favori dei pronostici non è certamente una garanzia di vittoria, per cui vanno dati i sicuri meriti al lavoro di mister Dino Da Rold che è riuscito a far rispettare i pronostici, e lo sappiamo che vincere non è mai facile.

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