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29 aprile 2013

SI CHIUDEEEE......

(di Mattia Capraro)
C'è tempo solo per "l'ultima", quella che non serve per nulla, quella che ti fa star male, o quella che ti sistema lo stomaco, quella che ti distrugge o quella che ti lancia verso altri posti. E' quella delle sbuffate delle morose e delle mogli che aspettano in auto, è quella che tutti devono fare e che si spera sia il giro della casa, è quella dalle luci soffuse, delle promesse da mantenere e delle idee future. L'ultima ha sempre quel sapore diverso, quel sapore della fretta di salutare, di andarsene, oppure il sapore del godersi ancora il momento, o il sapore del
programma dell'indomani, quando sarà ancora l'aperitivo a far ripartire il tutto. E' l'ultima per tutti e poi cala il sipario. Anche quest'anno può dirsi finita la stagione del calcio per quasi tutte le bellunesi in corsa. Non sarà l'ultima per l'Union Ripa la Fenadora, che accarezza il sogno della serie D passando per i play off di Maggio. Dare voto 7 alla squadra di patron Giusti in questa stagione sembra risicato, ma questa Union non è più una sorpresa e, francamente, la squadra ha qualità indubbie per fare il salto nel campionato superiore. L'imbocca al lupo è più che doveroso e sa di qualcosa di storico quanto straordinario. PROMESSA!
Dalla campagna alla città di Feltre. I granata dopo un ritorno strepitoso sono li pronti a giocarsi i play off per raggiungere un obiettivo per troppi anni cercato, promesso e sempre sfumato. Sarebbe ora di riproporre il derby della Provincia in serie D, anche se le possibilità sono ridotte e potrebbero tingersi di neroverde anzichè di granata vestito. Voto 6 alla Feltrese. CREDERCI!
Scendiamo in Promozione salendo a Libano. La frazione sedicense è stata in orbita per un'intera stagione sino al crollo verticale delle ultime gare. I Play off sono certi, ma le condizioni dei "Draghi" sono simili ad una lucertola impaurita. Le squalifiche di Zanvettor ed Herrera, alcune voci da bar e la partenza dell'icona Caio Antole, destinazione “domicilio”, fan pensare che qualcosa si sia rotto nel gruppo biancorosso. Resta da capire se il finale sia frutto di un passo troppo lungo rispetto alla gamba o se ci sia da riproporre un San Giorgio con nuove motivazioni di successo per la prossima stagione. L'ultima gara insieme ai play off risponderanno a queste domande. Voto 6,5. INTERROGATIVO.
Retrocede malamente il Cavarzano. Sette scoppole sono tante alla penultima, anzi sono troppe! Non me ne vogliano i ragazzi giallorossi, già qualcun altro se l'è presa di fronte a statistiche di questo tipo. Francamente, al di la dell'episodio, ci si aspettava un Cavarzano in difficoltà in questa stagione. Compagine condita di giovani e, sicuramente, società volta al risparmio. Ci voleva ben di più per fare l'impresa, ma di fronte a una retrocessione di questo tipo, ripartire da una Prima fatta bene non è certo un dramma. Le male voci da bar, per ora, restano al bar. Voto 5,5. CORAGGIO
In Prima categoria resta “un'ultima” dal sapore agrodolce. Nessun successo, nessuna possibilità e nessuna idea per il futuro. Sembra questo il panorama all'orizzonte. Partiamo dalla deludente Plavis. Partita come "ammazzacampionato" insieme all'armata Conegliano, si ritrova subito alle spalle gialloblu come "anticonegliano", ma pur sempre protagonista. Da Dicembre un flop incredibile con una debacle che ha portato alla chiusura anticipata senza degustazione finale. Fuori dai play off e obiettivo non raggiunto per una squadra che ha investito molto e che non può trovar alibi in mezzo a cotanta qualità e quantità. Voto 5,5. DELUSIONE
Nella conca alpagota le cose non sono migliori. Campionato singhiozzante, tra alti e bassi; torneo senza continuità ne logica per i Poletto boys. Qualche strano battibecco interno verso Novembre-Dicembre fino alla soluzione Nick D'Incà in panchina a chiudere il sipario 2012-2013. Troppe le stagioni inconcludenti per i gialloverdi, troppe le chiusure anticipate ad Aprile. L'obiettivo play off era alla portata. Anche in Alpago la società sta facendo i conti. Ottimi giovani e le solite certezze d'esperienza, ma qualcosa bisogna pur cambiare per dare un senso al futuro. Nicola D’Incà iscritto al corso allenatori è già una proposta futura. Capitan Eros De Nadai proseguirà il cammino di giocatore? Nel limbo non si può certo rimanere per molto tempo ancora. Voto 6. RICOSTRUIRE
Andiamo in Sinistra Piave. Che dire? Obiettivo raggiunto in anticipo e, forse, impensabile sino a Dicembre. Bravi i ragazzi di Mel che hanno saputo battere pronostici invernali e sfortuna, quella che all’andata ha condizionato il cammino rossoblu sino ad oggi. Certo è che il gruppo salito dalle viscere della Seconda Categoria è stato stravolto e, non fosse stato per i recuperi di Capitani, l’arrivo di Comiotto e Ackon e il rientro nei binari di Daouda, non staremo ora a commentare la salvezza diretta conquistata ieri. 37 punti non sono comunque un’esagerazione per una squadra che poteva far di più, anche se a tutti gli effetti, la distanza dai play off non è così lontana. Voto 6, la media tra l’andata da 5 (con “mela marcia”) e ritorno da 7 (a potatura avvenuta). La prossima stagione è però un enigma da risolvere in casa Zt. Il gruppo è in mano ai “vecchi” che, come si sa, potrebbero non servire più da un momento all’altro. Cambiare qualcosina. MEDITAZIONE
In via Ricolt si vive di ricordi. Non che le tribune siano mai state stracolme, ma quest’anno la desolazione era dentro e fuori dal rettangolo verde. Ultima piazza con 10 punti in cascina sono un disastro calcistico per chi mai avrebbe creduto a inizio ostilità ad un’annata davvero sfortunata. Cosa sia accaduto non sta a me dirlo e saperlo, certo è che devono essere venute meno lo spogliatoio, la società e la credibilità stessa. Un fuggi fuggi generale e qualche giocatore forse sopravvalutato. Quest’ultima opinione prettamente personale. Amen. Ripartire dalla Seconda? O decisioni ben più drastiche? Al Sedico le risposte…Voto 4,5. DISASTRO
Scendiamo, anzi saliamo! Ecco il voto più alto della Provincia! 7,5 al Limana perché 8 è solo per i miracoli. Bravi i ragazzi di mister Dino Da Rold che con due giornate d’anticipo riconquistano la Prima Categoria venuta a mancare un anno orsono. Squadra forte, tonica, compatta, ottimo gruppo e grande gioco per chi ha saputo amalgamare l’impasto di vecchie glorie abituate al blasone d’altre categorie e giovani promesse che si sono “accontentate”  della Seconda. L’ultima potrebbe avere il sapore della sfida per il record di punti bellunesi fatti in Seconda Categoria, ma l’esito non cambia e la testa è già per un futuro roseo nel campionato maggiore. ARMATA
Dò un 6 all’Alpina di mister Galli, non di più. Certo il traguardo del sesto posto o settimo posto a seconda dell’effetto “ultima” è un risultato altisonante per la piazza gialloblu. Certo è che il gruppo e le qualità ci sono per i ragazzi de La Rossa. Sembra anche che la società sia piuttosto sana e per quanto visto quest’anno si potrà pensare ad un tentativo di ritorno in Prima Categoria per la prossima stagione. Non serve molto; qualche innesto di categoria superiore e sicuramente, l’abbandono delle vecchie memorie di Terza e/o salvezze risicate all’ultimo respiro. VETRINA
L’Auronzo recupera il terreno perso quando ormai è troppo tardi. Qui il discorso è ben più serio. Da anni i galletti sono protagonisti in Seconda Categoria, ma il salto non è mai arrivato. La mediana di centro alta classifica sembra accontentare sempre, visto anche l’impegno “stradale” ed economico che condizionerebbe un’eventuale salita di piazza. Voto 6, ma perché non pensare ad unificare le forze del territorio per dare quel qualcosa in più in riva al lago? COMPITINO
Scendiamo a Castion. La popolosa frazione bellunese ottiene un’ottima posizione in lista. L’ultima sfida agli Amici di Fortogna può essere un finale con la ciliegina per una squadra che da due anni sfodera un buon campionato valorizzando i giovani del settore giovanile. La squadra di Sommacal ripartirà da lui? E con quali obiettivi? Tutto da vedere, per ora un 6,5 è più che doveroso. SORPRESA
Altro lago quello di Santa Croce, solita sinfonia. La Fulgor Farra ottiene a Limana il solito pareggio che la mantiene salda a centro classifica. Sembra che nella conca di Puos d’Alpago e nel comune limitrofo poco cambi negli obiettivi, solo la categoria fa la differenza. Da anni l’obiettivo è la salvezza tranquilla e va dato atto ai biancorossi della costante riuscita di quella che ormai è una prassi consolidata. Quanto può durare la solita musica? Le potenzialità del gruppo rispecchiano la classifica, ma prima o poi qualcosa deve succedere. Aspettare la stagione storta non vale la pena. Voto 6. MINESTRINA
Torniamo in altura. Il giovane Cadore di mister Iannaccone ottiene la salvezza con due giornate d’anticipo in quel di Fortogna. Punto regalato ieri ai cugini comeliani e stagione finita. Che dire? L’inesperienza dell’undici di Calalzo si è fatta sentire, ma i vari De Silvestro, Riva e Tremonti hanno garantito una salvezza tranquilla nel girone di ritorno. La giovane età del gruppo fa ben sperare per il futuro, ma il futuro è torbido dal punto di vista dei risultati. Continuare con la politica dei giovani è cosa buona e giusta, ma la piazza deve fare qualcosa in più per un bacino demograficamente e territorialmente vasto come il Cadore. Vedi l’Auronzo. Unire le forze potrebbe essere il toccasana per entrambe. Voto 6. RIFLESSIONE
3 a 0 a Gron di Sospirolo. “L’ultima” per il Cortina è importantissima in chiave salvezza. Biancocelesti e bianco verdi sono a parità di punti in graduatoria e distano dal Comelico quanto basta per arrivare alla salvezza diretta. Come una settimana fa, però, c’è una poltrona sola per due e il risultato di ieri non è indice di salute per gli ampezzani, che soccombono malamente in uno scontro diretto ove due risultati su tre erano favorevoli alla causa. Per dare un voto a bomber Lodeserto e compagni bisognerà attendere domenica. I mezzi voti faranno la differenza, certo è che anche per i cortinesi è dura ogni anno affrontare l’inverno in versione indoor; valutare se ne vale la pena è il discorso ricorrente, ma finchè il gruppo è consolidato tanto vale restare in un campionato regionale, Figc permettendo. Voto 6. RISCHIATUTTO
La Sospirolese è più volte stata giudicata come la squadra con il peggior gioco mostrato. La neopromossa, però, ha fatto un girone di ritorno di tutto rispetto e, ora, ha il dovere di difendere la categoria senza passare per i play out. La vittoria di ieri e gli ultimi risultati hanno dimostrato come un giovane gruppo, condito di esperti e qualitativamente validi, vedi l’attaccante Maeran, possa portare a grandi soddisfazioni. Non sarà mai un ritorno alla vecchia Virtus 2000 che faceva sfracelli, ma la piazza è in una zona strategica e Plavis, San Giorgio, Sedico potrebbero sfoggiare ottime individualità per il prossimo futuro. Imperativo salvezza. A Gron può nascere una nuova Plavis! Voto 6,5. IN BILICO
Torniamo in zona capoluogo e confini. All’Umberto Orzes di Ponte Nelle Alpi sono ormai dimenticati il blasone e la caratura degli anni d’oro. Ora la realtà si cela su tutt’altro. Terz’ultimo posto in classifica e play out sicuri e meno male che la stagione ha visto gli Amici di Fortogna e il Comelico in versione goliardia. In altri campionati sarebbe stata dura evitare anche l’ultima piazza. “Coi se e coi ma” non si fa nulla, ma se Febbraio e Marzo erano stati incoraggianti, Aprile ha riportato alla ribalta i limiti quantitativi e qualitativi dell’undici di Salvador. La cura Imerio si è arrestata e a poco conta l’ultima gara del 5 Maggio. C’è da salvare un giovane gruppo che ha subito gli strascichi di una società improvvisata tre anni orsono che non ha ragionato per obiettivi e non ha avuto prosegui validi. Il settore giovanile merita almeno una Prima Categoria, ma sarebbe oro colato pure cogliere la salvezza nel Maggio che verrà. Voto 5,5. SPERANZA
Comelico voto 5. Sino a ieri sembrava che i “Canaj” volessero retrocedere direttamente e/o attendere lo spareggio con gli Amici di Fortogna. Meno male che il punticino di ieri ha portato la certezza di disputare i play out il 2 Giugno contro la perdente tra quart’ultima e terz’ultima. Attendere la festa della Repubblica, se emotivamente non è il massimo, può diventare un vantaggio sulla salute delle gambe comeliane per gettare il tutto sulla bagarre salvezza. Pochissimi punti in cascina nel ritorno, non moltissimi neppure all’andata. La cessione al Cavarzano di Pellegrina e la mancata regia di Costan sono seriamente pagate dai ragazzi di Lacuna. Tutto sommato un campionato disastroso, reso meno eclatante dall’ultima in classifica e già retrocessa Fortogna. Per il resto vedi discorso Cortina. BARATRO
Chiudiamo nel vero senso della parola. Gli Amici di Fortogna retrocedono matematicamente nella domenica della vittoria esterna, la seconda della stagione, conquistata a Tarzo, ai danni dell’appagato Trl. Non c’è molto da dire per i comunque volenterosi ragazzi in riva al Piave. L’ultima gara di campionato avrà il sapore del congedo e, salvo cambi di rotta, dell’addio ad una società della frazione longaronese che comunque vanta un campionato vinto in Terza Categoria ai danni dei vicini più blasonati. Rinunciare alla Seconda sarebbe stato da codardi, affrontarla nel modo in cui si è fatto è stato gioco d’azzardo. Purtroppo l’inesperienza e la totale e dico totale mancanza di fondi, unita ad una genuinità non condita da elementi qualitativamente noti non ha permesso di fare di più. Fossero arrivati da subito Fratta e il sottoscritto e non ci fosse stato il fuggi fuggi generale vista la malparata, forse il discorso sarebbe diverso, ma siamo sempre a ragionare col “senno di poi”. Mangiameli, Da Riz, Fratta, Tozzi, Aoussar Hicham, Pavei, Zoldan non sono certo giocatori finiti o da Terza Categoria. I vicini sono avvisati. Inoltre, la terza rete di ieri al 90° è un delizioso pallonetto dell’unico cambio a disposizione, l’allenatore-giocatore Caio De Marchi. 43 anni e qualche chilo di troppo. Quel tocco morbido sotto la traversa è la giusta ricompensa ad un ragazzo che si preso la “rogna” di traghettare un gruppo di amici che non vincono la domenica, ma che non hanno mai e ripeto mai sfigurato più del dovuto, al contrario di altri. Che ci vai a fare a Fortogna a perdere sempre? Ci sono andato per fare una nuova esperienza, conoscere gente nuova e stare in sana compagnia. Se qualcuno ha fatto meglio c’è posto per i commenti sotto all’articolo. Voto 8 FOLLIA!!!
Si chiudeeee!

1 commento:

  1. Ciao Mattia,
    mi permetto di aggiungere un giudizio alla Piave Tegorzo: voto 6,5.
    Tanti volti nuovi ad agosto ed una partenza al singhiozzo sembravano presagire all'ennesima stagione tribolata da concludersi con gli agognati play-out. Invece i ragazzi di mister Gian Maria hanno saputo reagire con un girone di ritorno pazzesco: ad un certo punto nel basso feltrino si è pensato addirittura al sogno play-off; la stagione è comunque positiva e condita dal record di punti in seconda categoria (38, ed ancora migliorabile domenica a Possagno) che in precedenza era stato raggiunto da mister ceca nella stagione 2008-2009. Un plauso agli eterni fratelli Scopel, a speedy Tex e ai tanti volti nuovi provenienti dall'alta marca.

    Besa

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