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27 marzo 2013

Talò: la lettera che voglio scrivere

Il vice presidente della Canottieri Giuliano Talò si racconta in una bella lettera sul sito della società. Emozioni derivate dall' incredibile salvezza raggiunta sabato ma anche riflessioni e spunti su quello che ne sarà del futuro della società.

Talò: la lettera che voglio scrivere.

Tante volte mi sono fatto tentare dalla voglia di scrivere la classica letterina di fine stagione con i soliti ringraziamenti e con i soliti ottimi propositi, sapete? le solite dichiarazioni piene di miele dappertutto e per tutti, ma alla fine ho sempre resistito a questa tentazione. Questa volta no, non voglio resistere perché chi è stato su questa barca, chi ha deciso di esserci ad inizio stagione con tutte le difficoltá che, si sapeva, ci sarebbero state e soprattutto chi ha deciso di restarci quando a dicembre siamo stati costretti ad ulteriori tagli merita tutto il mio personale riconoscimento, per quel poco che vale.

Non faró il classico elenco di persone, dimenticherei certamente qualcuno, ma un grazie immenso va alla famiglia Bortolini che a dicembre ha permesso alla Societá Canottieri di poter sperare di  avere ancora un futuro con un gesto che in pochissimi avrebbero fatto. Troppo facile stare in questa Societá o fare i tifosi quando va tutto bene, quando si gioca per i primi posti… Ricordo consigli direttivi con tredici dirigenti, partite con mille tifosi sugli spalti, tanti collaboratori e dirigenti presenti agli allenamenti: oggi siamo in 7 dirigenti sulla carta, gli allenamenti il piú delle volte vedono il deserto intorno ai ragazzi e sugli spalti solo i fedelissimi.

Ma chi ha deciso di starci non ha mollato di un millimetro.

Ci sono molti momenti che simboleggiano questa stagione, ma pochi resteranno impressi nei miei ricordi come le fotografie di questa impresa: qualche allenamento con Ferro in porta che permetteva a Stefano Zampieri di giocare in mezzo perché altrimenti non riuscivamo ad allenarci neanche in quattro contro quattro. La battuta di un collaboratore dopo Natale che diceva che avremmo potuto pagare l’affitto alla Spes Arena solo per metá campo. Una mia battuta scambiata con un giocatore, al quale chiedevo lumi su come facessero ad avere quei risultati al sabato non potendosi allenare in 5 vs 5 da tantissime settimane: ho avuto come risposta che vedersi in cinque al sabato, non essendoci abituati in allenamento, dava l’idea di essere in tantissimi e quindi veniva tutto piú facile. Una battuta di Zanzibar quando ad una mia domanda su quali  sarebbero potuti essere i due autisti per la trasferta della settimana successiva lui rispondeva “io e chi?”. Zanzibar, vorrei sottolineare, 10 trasferte su 11! L’espressione del viso, eloquente piú di mille parole, di Gianluca De Biasi sabato sera in pizzeria al ritorno da Lecco  “dura, ma ce l’abbiamo fatta!”, un ragazzo che si è fatto migliaia di chilometri con la prima squadra consapevole del fatto che non avrebbe mai giocato neanche un secondo. Un comportamento d’altri tempi quando pur di respirare l’atmosfera di una prima squadra noi si era disposti a riempire e a portare le borracce per anni perché giá l’essere lí per fare quello era importante, alla faccia dei ragazzini viziati e prime donne che in queste stagioni abbiamo visto passare. La serietá e la professionalitá di Stefano Zampieri, probabilmente il secondo portiere di A2 piú forte del nostro girone, che, con una lealtá spaziale nei confronti di Steve e con un attaccamento veramente speciale alla nostra maglia, da due anni  non manca ad un allenamento dopo aver lavorato tutto il giorno ed é sempre pronto a salutarti con il sorriso sulle labbra. Le lacrime di Jonatas quando a dicembre gli abbiamo comunicato che saremmo stati costretti a cederlo. L’ultimo minuto contro il Gorizia con tutto il pubblico in piedi ad applaudire i nostri ragazzi come se avessero vinto.

Non sappiamo che futuro ci aspetterá, ci godiamo questo splendido traguardo che i ragazzi hanno dimostrato di meritare sul campo e che significherebbe A2 per l’ottavo anno consecutivo (per capire quello che hanno e abbiamo fatto provate pure a scorrere l’elenco di tutte le squadre di A2 di entrambe i gironi e provate a vedere dove erano quasi tutte quelle squadre otto anni fa e per quante fusioni è dovuto passare chi è ancora lí). Penso che i nostri giocatori e collaboratori abbiano meritato il diritto per una sera di sedere al tavolo dei dirigenti ed esprimere il loro parere circa quello che potremmo fare per il futuro e state pur certi che il peso dei loro pensieri sará determinante. E in fondo dobbiamo essere anche grati a questa crisi, ci ha fatto scoprire che si puó puntare anche sui ragazzi bellunesi che fino alla passata stagione giocavano in serie C2 e soprattutto ci ha fatto scoprire l’importanza e la carica che ti puó dare il settore giovanile.  E sul settore giovanile noi, da qui in avanti, vogliamo investire la maggior parte delle nostre limitatissime risorse.

Ringrazio tutti gli sponsor che ci hanno accompagnato fin qui e che ci accompagneranno, senza dimenticare chi non puó piú aiutarci unicamente perché non puó e non perché non abbia piú la voglia di farlo. Probabilmente non cambieremo piú le tute ogni anno, probabilmente lo faremo ogni due e forse anche ogni tre anni, probabilmente non saranno piú belle come quelle che abbiamo sempre avuto, probabilmente anche i palloni dovranno arrivare a non rimbalzare piú prima di essere sostituiti, tutto dovrá costare meno, ma chi ha voglia di star con noi troverá una Societá ancora viva, povera di soldi ma piena di valori. Noi siamo la Canottieri Belluno, dove i propri collaboratori non solo non ricevono un euro che sia uno e che spesso fanno il pieno di gasolio ai pulmini pagando di tasca propria senza nemmeno dirlo alla Societá, dove i nostri tifosi organizzano ed offrono lo spiedo ai PROPRI giocatori, dove la nostra formazione Pulcini perde sempre…di un bel pò! oltre che per i meriti degli antagonisti anche perché mentre gli altri fanno ruotare di solito sempre i piú bravi da noi trovano tutti lo stesso spazio.

La prossima stagione festeggeremo i 15 anni di vita e sarebbe bello credere in un immaginifico sponsor che possa permetterci di fare una ennesima stagione di A2 e continuare a crescere bene con il nostro settore giovanile. Alvise ci crede in perfetta coerenza con il suo modo di essere, ottimista e sognatore. Abbiamo bisogno di nuova linfa, di nuovi dirigenti che non per forza debbano smuovere economie o mettere firme in banca, ma di entusiasmo e di idee sí che ne abbiamo un gran bisogno. Il mio sogno è quello di vedere fra dieci anni Xavier, Filippo, Mattia, Mario, Lorenzo, Andrea e tutti i loro piccoli compagni giocare in prima squadra e chiedo al nostro angelo Martina lassú di darci la forza per andare avanti in questo progetto.

Al gruppo Canottieri 4Ever un grazie grande grande e ai nostri giocatori cosa dire se non per l’ennesima volta “siete stati immensi”, ci fosse una classifica per lo spirito di gruppo l’anno prossimo saremmo in serie A e anche in quel caso con due giornate di anticipo! Adesso sotto con l’organizzazione della grigliatona di fine stagione: qualsiasi cosa ci aspetti l’anno prossimo, sia che possa essere A2, sia che sia B o sia che sia  C1 comunque NOI SIAMO LA CANOTTIERI BELLUNO!
Canottieri per sempre.  (dal sito della Canottieri Belluno)

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