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19 marzo 2013

Seconda R by MaPo

Inverno al lumicino e non vedi mai che all’ormai prossima Pasqua ci ritroviamo con in mano un campionato? Incredibile a pensarsi, inspiegabile a ragion di logica, ma domenica è successo quello che ogni autore romantico avrebbe posto irrimediabilmente nelle pagine antecedenti a quello che della sua opera è chiamato ad essere l’ultimo capitolo, fatalmente il più eccitante del libro.


L’escamotage della Seconda R è piazzare il big match della ventiquattresima giornata sul sabbioso sussidiario di La Cal, completando i novanta minuti con l’epico successo della damigella d’onore Cordignano sul territorio della capolista. Il fato che opprime le sicurezze del Limana, sempre salda in vetta ma privata di quella conscia e inconscia sicurezza di terminare il campionato in testa. Sono ancora otto i punti di vantaggio della truppa di Dino Da Rold, anche grazie alla suicida trasferta del Cappella Maggiore a La Rossa, ma i gialli sono solo all’inizio del loro tour d fuoco che li vede di fronte a tutte le inseguitrici, una in fila all’altra. Peggio ancora se si pensa che la gara appena persa è l’unica che il Limana doveva affrontare in casa: adesso in programma ci sono le trasferte di San Giacomo di Veglia, Cappella Maggiore e Sarmede.

Sogna il Cordignano, partito con altri obiettivi, ma sempre più convinto e sempre più forte. Abbiamo detto della beffarda sconfitta del Cappella sul campo dell’Alpina, i trevigiani sarebbero saliti a meno sette dal primo posto, ma le fatiche infrasettimanali di Coppa Veneto si sono fatte sentire e i gialloblu di Galli mettono a segno il colpo più prestigioso del loro campionato continuando nella loro strada per diventare protagonisti nella prossima campagna. In Coppa la squadra di Del Puppo ha guadagnato con un’impresa la qualificazione alle semifinali della competizione regionale che può regalare la quasi automatica certezza della Prima Categoria.

Ci da dentro forte il Vittsangiacomo. La trippa di Charlie Pierobon va a vincere nei minuti di recupero sul finora inviolato campo del Sarmede, guadagnando la gioia infinita della conquista del derby e guadagnando soprattutto la possibilità di andare terzo ad un punto dal Cordignano vincendo il recupero in Comelico (in programma mercoledì ma difficilmente disputabile visto il metro di coltre bianca scesa sul sintetico di Lacuna tra domenica notte e lunedì). Fondamentale comunque è la perentoria sicurezza con la quale la truppa di San Giacomo di Veglia è andata a trionfare sul campo di una squadra solida e quasi mai in difficoltà nel corso della stagione. Il Vitt è ancora in corsa e domenica potrà farsi strada da solo perché accoglierà nella sua tana il Limana per riaprire definitivamente il campionato.

Il Sarmede resta momentaneamente davanti ai rivali in classifica ma con una gara in più, ma anche un eventuale successo del Vitt nel recupero e la conseguente discesa al quinto posto non ci sarebbero problemi per la compagine di Da Frè in ottica play-off. Il Castion sesto è a dieci punti dal Vitt e undici dal Sarmede: per la post-season è tutto già deciso. A chiudere il lucchetto il pirotecnico due a due tra Fulgor Farra e Castion con gli alpagoti che si fanno raggiungere dopo essere stati sopra di due gol. Ma a metà classifica tutto è concesso.

Più intrigante si fa la storia invece più in basso, là  dove si lotta per sopravvivere. Innanzitutto perché a suo malgrado rientra in corsa anche il Tarzo Revine Lago, sconfitto a Gron da una straordinaria Sospirolese che si rifiuta in maniera categorica di cedere e ci mette tutta l’anima per rimanere in corsa fina alla fine. Con questi tre punti la truppa Schiocchet è a meno otto dall’undicesimo posto ma con una gara in meno rispetto al Cortina. Un Cortina rinato che con una maestosa furia agonistica piega il Cadore e lo seppellisce sotto cinque reti meritate dopo aver dominato i cugini nella maniera più assoluta durante i novanta minuti. Dopo l’uno a sette subito dall’Auronzo gli ampezzani hanno vinto tre scontri diretti in fila togliendosi dalle ultime cinque posizioni e portando a undici il vantaggio sul penultimo posto. Il Cadore torna là dove l’aria si fa putrefatta, senza colpo ferire. Un altro pomeriggio disastroso in questa grama stagione dei biancorossi.

Importante anche il risultato dell’Orzes dove uno sciagurato Auronzo lascia campo al Ponte nelle Alpi che conquista tre punti dall’enorme peso specifico abbandonando anche il penultimo posto superando un Comelico morente. I verdi di Candido soccombono a Fortogna regalando la prima vittoria stagionale al fanalino di coda che con merito acciuffa tre punti che lo portano a meno sei dai verdi penultimi. Chissà…

Matchday twentyfour ai raggi X

Limana (56) – Calcio Cordignano (48) 0-1. Il gol a dieci minuti dal termine di Limana-Cordignano di Mattia Franzago si candida per essere uno dei più pesanti di questo campionato. È la rete che sancisce il trionfo del Cordignano sull’imbattibile capolista, imbattibile per tutti ma non per i trevigiani di Fioretti che con lo stesso risultato anche all’andata ebbero la meglio sulla truppa di Da Rold. Per questo successo, per i sei punti conquistati nei due scontri diretti con la capolista e per la stupefacente stagione i rossoblu meritano la seconda piazza e la possibilità di giocarsi fino alla fine il primo posto. È incredibile la striscia di risultati utili consecutivi della squadra di Fioretti che aveva iniziato balbettando per poi scatenarsi e scatenare la sua furia sul campionato tutto. Ma questo è un risultato che apre scenari inauditi con il Limana ancora salda con i suoi otto punti di vantaggio ma che vacilla già dopo la pria scarica ricevuta dalla Marca. Ora in fila arrivano Vitt, Cappella Maggiore e Sarmede (intervallato solo dal Comelico). La pressione si fa via via sempre più opprimente, adesso il gruppo in giallo vestito deve dar prova di unità e carattere in palcoscenici dove la minima debolezza verrà fatta pesare. Sogna allora il Cordignano che ha fatto il suo da valoroso generale dell’armata trevigiana alla caccia del Limana. Squadra vera quelle di Fioretti che però non deve avere cali di tensione e di attenzione. Si ricomincia comunque dall’impegno interno con il Fortogna, l’inizio di uno sprint di sette partite non agevole ma una passeggiata di salute a confronto del cammino che aspetta il Limana.

Alpina (33) – Cappella Maggiore (46) 2-0. Il Cappella Maggiore si mangia unghia, dita e mani. Il Limana ha perso, ma il Cappella si arrende all’Alpina in un pomeriggio dove le gambe dei trevigiani non sostengono il ritmo e l’intensità di una squadra che sul suo campo ti fa passare novanta minuti in apnea. Forse Del Puppo non poteva chiedere di più ai suoi dopo l’epica e storica impresa di mercoledì scorso quando il suo team sbancava il campo de La Salute rimontando lo zero a uno subito in casa due settimane prima per poi andare a vincere ai rigori timbrando il biglietto per il passaggio alle semifinali di Coppa Veneto. Fu una battaglia di oltre centottanta minuti su un terreno pesante, una battaglia che il Cappella ha pagato a La Rossa. Rimangono dieci le lunghezze da recuperare al Limana, probabilmente tutto è ancora aperto, ma se c’è qualche possibilità in palio maggiori sono quelle in mano a Vitt e soprattutto Cordignano. Comunque i trevigiani restano in corsa su due fronti: vincere la Coppa significa primo posto nella classifica di ripescaggio e dunque Prima Categoria. Intanto l’Alpina si gode la vittoria più prestigiosa della sua storia recente, un successo che per la classifica non conta quasi nulla, ma che proietta la truppa di Galli verso una dimensione superiore. In prospettiva i gialloblu valgono qualcosa in più della metà classifica e con qualche piccolo aggiustamento la prossima stagione si può puntare in alto. Merito comunque a Galli e ai suoi uomini di avere 33 punti con ancora 24 in palio (l’Alpina mercoledì dovrebbe recuperare con la Fulgor Farra) nella stagione del ritorno in Seconda Categoria. Davvero complimenti ai gialloblu. Tre punti così poi arricchiscono maggiormente la stagione. Decidono il rigore di Markovic e il contropiede finalizzato da Uberti. Domenica l’Alpina andrà a Longarone per sfidare l’Auronzo, il Cappella proverà a riprendere la marcia ospitando il Cortina alla vigilia della super sfida del sabato di Pasqua contro il Limana.

Calcio Sarmede (45) – Vittsangiacomo (44) 0-2. A Sarmede si vede probabilmente il miglior Vittsangiacomo della stagione. La corazzata marcata Charlie Pierobon impone gioco e ritmo ai cugini del Sarmede, gioca novanta minuti da applausi che però diventano produttivi solo nel recupero. Il gol che sblocca il match lo sigla Ortolan al 90’ e quello che chiude la gara lo mette a segno Mirko Collodel al 95’. Sofferenza vera ma gioia ancor più grande quella che esplode nello spogliatoio vittoriese. È l’affermazione che mancava al Vittsangiacomo, su un campo dove nessuno aveva vinto, contro una signora squadra che del Vitt è rivale diretto. Entrambe affronteranno i play-off e entrambe vogliono la posizione migliore per imbarcarsi nella nave della post-season. Ma dopo una domenica da leoni e fatale per il Limana, il Vittsangiacomo può ancora fare un pensierino al colpo grosso. Attenzione: il Limana dista dodici punti alla situazione attuale, ma i trevigiani hanno una gara in meno dei gialli e di tutte le corregionali situate nei posti d’onore (recupero con il Comelico mercoledì forse), e soprattutto domenica c’è Vitt-Limana, a tutti gli effetti la partita dell’anno. È il grande carattere delle squadre di Pierobon. Il Vitt convive con molte assenze da inizio stagione (ora Viel è fuori fino ai play-off e altri si alternano in infermeria e nella panca dei cattivi) ma è ancora lì con le speranze accese. Cade il Sarmede in casa, ed è una brutta botta. Per tanti motivi ma soprattutto per il modo con cui i rivali si sono imposti. Ma il posto nei play-off è assicurato e il grande gruppo di Da Frè riuscirà sicuramente a rialzarsi. Si riparte da un altro derby: quello a Tarzo.

Fulgor Farra d’Alpago (30) – Castion (34) 2-2. Gara divertente e accesa nonostante le quasi nulle pretese che le due bellunesi possano ancora presentare. La classica gara tra chi non ha più nulla da perdere, ma non può far altro che giocare spensierato e divertendosi avendo come unico obiettivo quello di mettere le basi per il futuro prossimo. A metà classifica ci si può permettere di partire alla grande segnando due volte e poi fermarsi e farsi rimontare, come è successo alla Fulgor Farra. Bortot e Padovan al 10’ avevano già fatto 2-0. Ma il Castion è squadra tosta per antonomasia e riaprono la questione agli sgoccioli della prima frazione con Lorenzo Bortot. Nel acceso e divertentissimo secondo tempo i verdi trovano anche il pari con l’ex Damiano Biz. Un punto che accontenta tutti e che fa divertire i tifosi nel modo in cui è arrivato. Può proseguire così la stagione di Fulgor e Castion che sicuramente prima della fine si toglieranno qualche piccola grande soddisfazione e certamente giocheranno un ruolo fondamentale come ago della bilancia per le varie questioni di classifica ancora in bilico. Chiunque affronterà queste due squadre dovrà fare i conti con un avversario vero e temibile. Cominceranno Cadore e Sospirolese, entrambe imbrigliate in zona play-out, che se la vedranno rispettivamente con alpagoti a Codissago e con i verdi al Savaris.

Ponte nelle Alpi (16) – Auronzo (30) 1-0. Clamoroso all’Orzes. Lo scatto d’orgoglio del Ponte nelle Alpi regala ai granata una vittoria di prestigio e tre punti che permettono di superare il Comelico in classifica, sebbene i verdi abbiano due partite da recuperare nei confronti del Ponte. Ma ora c’è molto entusiasmo nello spogliatoio di Imerigo Salvador. Dopo essersela vista brutta a Fortogna sette giorni prima i giovani granata mettono sul piatto una prestazione di orgoglio e di buona volontà che, affiancata alla poca brillantezza auronzana di questa stagione, permette al Ponte nelle Alpi di sperare ancora lì in fondo alla classifica. Sono tre punti pesanti perché i granata sono terzultimi e da questa posizione ci sarebbe meno da preoccuparsi del distacco da chi sta davanti perché ai play-out si sfiderebbe la quartultima. Ma l’affermazione dei pontalpini è importante anche considerato il successo del Fortogna che si è pericolosamente avvicinato al penultimo posto. Il gol di Capraro dunque è una manna dal cielo e chissà che non sia un segnale. Uscire dalla zona play-out è quasi un’utopia, anche se è giusto crederci, ma avere la certezza di giocare il primo turno sarebbe già una conquista. Poi in una piazza così ci si deve aspettare di tutto. La squadra di Salvador si doveva giocare la stagiona a Fortogna una settimana fa, a questo punto si ritroverà nella stessa situazione domenica prossima anche se guardando da un gradino più in alto. Domenica si va a Lacuna per mettersi di fronte al Comelico. Vincere darebbe ancora più coraggio e farebbe scendere la mannaia sui verdi. Anche perché poi è vero che il sabato di Pasqua il Ponte si ritroverà di fronte il Sarmede, ma dopo aver scartato le uova c’è subito l’altro scontro diretto con il Cadore. Male invece l’Auronzo che non ha più nulla da dire sotto tutti gli aspetti. Potremmo essere davvero di fronte alla fine di un ciclo e questa sconfitta mette alla luce le ferite. Alpina e poi derby per l’ultimo guizzo.

Sospirolese (18) – Tarzo Revine Lago (28) 1-0. Il grande cuore della Sospirolese e il gol di Alessandro Garlet tengono in vita la squadra di Michele Schiocchet e tutto il popolo di Gron di Sospirolo. Crederci sempre è lo slogan della stagione della neopromossa bellunese che è ancora di fronte ad una scalata ma che in primis ha il merito di tenersi in gioco per la salvezza nonostante evidenti difficoltà tecniche e logistiche. Un inverno così a Sospirolo e dintorni si fa sentire, magari non come in Cadore ma le difficoltà incontrate dalla truppa di Schiocchet non possono essere poste in secondo piano. Ma questi tre punti iniettano tanto entusiasmo e riscaldano la situazione in coda alla classifica. Intano il Tarzo Revine Lago non è più al sicuro, ma la truppa di Titton non deve fare altro che recitare il Mea Culpa. I trevigiani erano arrivati a sfiorare i play-off ma dopo la sconfitta con il Castion del 10 febbraio sono andati in crollo verticale. Il Cadore quintultimo è a quota 23, cinque sotto il Tarzo, con i trevigiani attesi dalla trasferta a Calalzo il 10 aprile nel recupero del ventunesimo turno. Questo risultato apre a tutti gli scenari possibili là dove la lotta per la salvezza impazza. Merito della Sospirolese che ci mette grande organizzazione e grande sacrificio nel contenere l’assalto del Tarzo nel finale. Tutto aperto alla vigilia di Tarzo-Sarmede e Castion-Sospirolese: due impegni a cinque stelle per le due compagini in lotta per rimanere in categoria.

Cortina (26) – 1919 Cadore (23) 5-0. Il Cortina si riprende tutto: a partire dalla reputazione. Gli ampezzani, sospinti e trascinati da un monumentale Alessandro Lo Deserto, infliggono una punizione pesantissima ai cugini del Cadore, sorpassano in classifica i biancorossi uscendo dalle ultime cinque posizione e ottengono la rivincita contro tutto e tutti dopo lo schianto frontale subito dopo la sconfitta 1-7 nel derby con l’Auronzo due settimane prima. Da quel momento in poi tre successi, nove punti conquistati in tre scontri diretti. È questo il potente segnale che il Cortina manda a tutte le rivali nella corsa alla salvezza. Con cuore e un po’ di fortuna contro il Comelico, con naturalezza nel recupero con la Sospirolese e con autorità e merito contro il Cadore. Domina tutti i novanta minuti la squadra biancazzurra e si merita tutti i 5 gol realizzati. È una vittoria di grinta, determinazione e voglia di riscatto condita dalle giocate dai grandi singoli dell’attacco, soprattutto l’eterno Lo Deserto autore di una magnifica tripletta che è anche una rivincita personale per il leader ampezzano. Le altri due reti sono di Alessandro Talamini e di Zammichielli, un altro che pian piano sta tornando ai suoi mostruosi livelli. Può essere la molla che spinge il Cortina nella retta via per ottenere i punti necessari per la salvezza. Al tempo stesso è una bastonata sui denti per il Cadore che trema. Non c’è sicurezza e continuità nella stagione del Cadore, privo di tutto ciò che serve per lottare per la salvezza. È davvero in pericolo la truppa di Iannaccone. Al momento sarebbero play-out e il successo del Ponte sull’Auronzo ha complicato un po’ tutto, anche se la possibilità di avere più di dieci punti di vantaggio sul penultimo posto c’è ancora. Da sfruttare la sfida interna alla Fulgor Farra per non affondare. Il Cortina andrà a Cappella per continuare il suo periodo positivo, ma di fronte ci sarà una super compagine che è anche arrabbiata dopo l’occasione sfumata.

Amici di Fortogna (9) – Comelico (15) 2-0. Partiamo dal dato storico: è la prima vittoria della storia degli Amici di Fortogna in un campionato regionale. Considerato che siamo in marzo è comunque un bel traguardo per una società così piccola ubicata in una piccola frazione di Longarone. Poi è obbligatorio tuffarci nel concreto, nel presente duro e crudo. Si sono incrociate le due squadre più disperate della Seconda R che dopo questi novanta minuti si ritrovano all’ultimo e penultimo posto della classifica. Ma dopo questa sconfitta forse sta addirittura peggio il Comelico. I verdi crollano al penultimo posto e concedono un soffio di speranza ad un Fortogna a cui si era già fatto il funerale. La squadra di Candido ora deve guardare sia in alto che in basso, e con preoccupazioni in entrambe le direzioni. Deve innanzitutto risuperare il Ponte perché da penultimi si rischia di retrocedere direttamente al secondo turno di play-out (ora i punti di distacco dal Cadore sono otto anche si il Comelico ha una gara in meno dei cadorini e due in meo del Ponte). Poi la truppa di Candido deve guardarsi alla potenziale risalita  del Fortogna sesto che è a meno sei, anche se con due partite in più. Ma dopo un colpo così si rischia di perdere tutto. Ci vuole un gran carattere. Soprattutto ora che c’è l’altro drammatico scontro diretto contro il Ponte nelle Alpi perché mercoledì difficilmente si giocherà il recupero con il Vitt. A firmare la giornata storica del Fortogna è Da Riz che con una doppietta piega il Comelico. Applausi alla matricola di De Marchi.

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