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12 marzo 2013

Seconda R by MaPo

Tutto ben distinto. Confini ben marcati ai vertici della Seconda R dopo la ventitreesima giornata in calendario. Ci sono ancora sei gare da recuperare in aggiunta a quel diciassettesimo turno che verrà giocato completo il sabato di Pasqua, il 30 marzo. C’è ancora tanta carne sul fuoco, ma servirà davvero tanto pepe per rimescolare le carte.


C’è poco da dire. Il Limana guida con naturalezza vantando il forte divario di dieci punti sul secondo posto. I gialli di Dino Da Rold dovrebbero perdere più di un punto a partita rispetto alla damigella d’onore Cappella Maggiore per vedersi privare della gloria e del passaggio automatico in Prima Categoria.

La truppa della Sinistra Piave stende anche il Tarzo Revine Lago in trasferta. Ci è voluto però tanto sudore per la capolista che si intasca uno 0-1 dopo novanta minuti di dura battaglia in terra trevigiana. Ci è voluto spirito e rabbia per avere la meglio su una squadra combattiva fino in fondo e in cerca di quei pochi punti che mancano per mettersi definitivamente in salvo. Una bella scarica di adrenalina alla vigilia dell’ultimo, ma anche il più difficile, rettilineo che conduce al trono del girone R di Seconda Categoria. Da domenica comincia il periodo terribile per la squadra di Da Rold che comincerà ospitando il Cordignano terzo in classifica. Dunque trasferte a San Giacomo di Veglia e Cappella Maggiore prima del più facile impegno interno con il Comelico che fungerà da vigilia per l’ultima grande sfida di Sarmede il 14 aprile alla ventisettesima giornata. Possiamo ancora divertirci allora.

Da sotto ci sperano ancora, soprattutto il Cappella Maggiore che da seguito al successo esterno sull’Auronzo con un facile tre a zero ad una Sospirolese encomiabile ma troppo inferiore alla compagine trevigiana. La squadra di Schiocchet si giocherà stasera (martedì) le ultime speranze rimaste di evitare i play-out nel recupero in Comelico contro il Cortina. Per ora i punti di distacco dalla salvezza sono otto.

D’altronde le quattro trevigiane all’inseguimento non possono far altro che guardare in alto, il vantaggio sul sesto posto è ormai davvero rassicurante dopo il pareggio esterno del Vittsangiacomo a Castion. I verdi di Sommacal giocano una grande gara ma non basta per piegare i combattenti di Charlie Pierobon che restano incollati al quinto posto ma mantengono il vantaggio di otto punti sulla più diretta inseguitrice. Entrambe le protagoniste del match del Savaris hanno una gara in meno rispetto a chi le precede.

Sopra al Vitt, con quattro punti di vantaggio, si colloca il Cordignano che da la paga ad un Alpina convinto ma non ancora all’altezza di competere in trasferta con le potenze di questo campionato. Davvero una super stagione per i rossoblu che ora proveranno a riaprire anche i discorsi sul primo posto nella prossima trasferta sul campo della capolista.

Terzo, anche se a pari punti con il Fioretti’s team c’è il sempre più cinico e sempre più vincente Sarmede di Da Frè che va a guadagnarsi l’intera posta a Codissago contro il Cadore grazie ad un successo di misura. Certezza play-off per i trevigiani, di nuovo sconfitta per il Cadore dopo le due importantissime vittorie consecutive su Sospirolese e Comelico in trasferta. Trascendentale il derby di domenica prossima contro il Cortina per la truppa di Iannaccone.

A metà classifica non si fanno male Auronzo e Fulgor Farra che si spartiscono la posta in un match senza troppi significati giocato sul prato del Comunale di Longarone. Un punto che avvicina la salvezza matematica che comunque è fuori dubbio per queste due squadre.

Piovono sentenze invece nelle due sfide salvezza. In primis il derby di Lacuna che al 90’ va agli ospiti del Cortina che ritornano in corsa per la salvezza diretta. Un’altra scoppola invece per il Comelico dopo l’altro derby perso in settimana, sempre in casa, con il Cadore. Momentaccio per i verdi, sarà dura rialzarsi.

Finisce in pari invece il match kamikaze tra Amici di Fortogna e Ponte nelle Alpi. Partita dall’asfissiante spessore agonistico che si chiude tra le polemiche ma che, di fatto, condanna i primi alla retrocessione in Terza e i secondi a giocarsi i play-out, sempre che lo svantaggio sulla quintultima non cresca in maniera spropositata. Sopra i dieci punti non si giocherà il primo turno play-out con la penultima già nel baratro del drammatico secondo turno.

 

Matchday twentythree ai raggi X

Tarzo Revine Lago (28) – Limana (56) 0-1. Ci vuole la precisa zuccata di Christian Da Rold per regalare alla capolista gli ennesimi tre punti del suo campionato. È la diciottesima vittoria su ventidue partite per i gialli che ormai vedono da vicino la Prima Categoria. Più dieci sul Cappella Maggiore era, e più dieci rimane con ancora 24 punti sul tavolo. Non manca tanto, ma manca il difficile per la truppa di Dino Da Rold. E forse ci voleva una partita tesa come questa, terminata con il risultato positivo, per attingere al serbatoio di tutte le energie nervose alla vigilia del momento più difficile. Cordignano in casa, poi Vitt e Cappella Fuori, dunque Comelico per staccare prima della trasferta di Sarmede. Tutte le più dirette inseguitrici, una dietro l’altra, che ancora non ci stanno ad arrendersi. Ora possono allearsi per provare a dare un senso alla lotta per il primo posto. Tutti contro il Limana dunque. Per la Prima Categoria è richiesto tutto l’ardore dei lottatori, e Da Rold dovrà forgiare con il fuoco i suoi di lottatori per uscire da questo mese con il campionato in tasca. A Tarzo è stato un duro allenamento che il Limana ha cominciato bene segnano il gol dopo 20’, ma poi sono usciti i trevigiani che hanno messo in difficoltà la capolista con tutti i mezzi a loro disposizione dando vita ad un finale movimentato e nervoso. Un rigore molto discusso assegnato ai padroni di casa poi sbagliato da Uliana (parata di De Nadai) che poteva dare il pari alla truppa di Titton e soprattutto la doppia espulsione a Galli (Tarzo) e Paolo Vedana (Limana). Quest’ultimo salterà il Cordignano. Il Tarzo si dimostra squadra ostica che però ah bisogno di far punti per non far avvicinare troppo il quintultimo posto. Fondamentale in questo senso la trasferta a Gron di Sospirolo di domenica.

Cappella Maggiore (46) – Sospirolese (15) 3-0. Buttignol, Ferri e De Luca danno un senso alla rincorsa del Cappella Maggiore al primo posto. Ci sperano ancora alle pendici meridionali del Cansiglio, ed è giusto che sia così. Il calendario da la possibilità e il Cappella sta ritrovando smalto quando stiamo entrando nel momento decisivo della stagione. Solida e con la giusta qualità per esaltare la fase di possesso: così è stata costruita la squadra dal condottiero Del Puppo e così i trevigiani si giocheranno fino in fondo le loro carte. Era già stato molto indicativo il successo sull’Auronzo nel recupero di mercoledì scorso, questa vittoria rotonda da anche il senso di continuità seppur la Sospirolese appartenga ad una sfera di calcio diversa, inferiore ovviamente. Per la prova del nove faranno testo i prossimi impegni: a La Rossa domenica sarà una verifica significativa. Ma il Cappella sembra pronta. La Sospirolese invece sta pian piano vedendo svanire le speranze di salvezza diretta. Meno otto dal Cadore che è il riferimento. Decisiva, a dir poco, la trasferta in Comelico per sfidare il Cortina in questo martedì dal profondo sapore europeo. Forse l’ultima chance per la truppa di Schiocchet che comunque ha sempre il merito di giocarsi tutte le partite con lo spirito giusto e con l’impegno massimo, anche se, come a Cappella, il divario tecnico con l’avversaria è incolmabile. Poi domenica a Gron arriverà il Tarzo.

1919 Cadore (23) – Calcio Sarmede (45) 0-1. La brutalità, la cattiveria, ma allo stesso tempo l’imprevedibilità che racchiude la bellezza del calcio. Il Cadore gioca una grande partita contro uno dei top team del campionato, creando occasioni e a tratti mettendo sotto l’avversaria, ma il Sarmede all’unico vero affondo colpisce mortalmente come più volte ha fatto in questo campionato. Al di là della compattezza del gruppo, questa capacità di soffrire e colpire in modo imprevedibile è la vera forza di questa squadra che ha vinto di misura la maggior parte delle tredici volte che ha prevalso in questo campionato. Un campionato davvero stupendo per la truppa di Da Frè che continua imperterrita la sua marcia verso i play-off che ormai, a meno di clamorosi ribaltoni, appartengono ai trevigiani. Ma la rete a quasi dieci dal termine di Sandrin  mantiene vive addirittura le speranze di primo posto, anche se non è un reale obbiettivo per il Sarmede. Comunque è giusto ambire ai traguardi più prestigiosi finche si può. Ora avanti con il grande derby-scontro diretto di domenica quando al Comunale di Sarmede giungerà il Vitt. Stop immeritato per il Cadore che deve arrendersi dopo i sei punti messi in saccoccia negli ultimi due scontri diretti che avevano comunque indirizzato in maniera positiva la corsa verso la salvezza. Ora il quintultimo posto è distante solo tre punti e ad occuparlo ci sono i sempre scomodi cugini del Cortina, niente meno che i prossimi avversari dei biancorossi. Gli ampezzani potrebbero addirittura arrivare allo scontro diretto a pari punti (seppur con una gara in più) se riusciranno a vincere il recupero. Un’altra sfida decisiva dunque per gli uomini di Iannaccone.

Calcio Cordignano (45) – Alpina Calcio (30) 2-0. Non si ferma più il Cordignano. Non può nulla nemmeno l’Alpina che deve arrendersi pur giocando un’ottima gara per determinazione e coraggio. Decidono i gol del solito Cais su rigore e Franzago, autore del raddoppio. Vince ancora il Cordignano dunque che si mantiene appaiato al Sarmede al terzo posto, a meno uno dal Cappella secondo e soprattutto con la grande chance di riaprire il campionato domenica prossima a Limana. Sarà infatti proprio la truppa di Carlo Fioretti a tentare di sferrare il primo di una serie di potenziali colpi alle sicurezze della capolista. Servirà la partita perfetta, ma i giovani trevigiani non potevano arrivarci in condizioni fisiche e mentali migliori. Il Cordignano gioca in grande sicurezza e non va mai in affanno, nemmeno nel primo tempo contro l’Alpina quando i gialloblu ci hanno provato seriamente. In più non ha nulla da perdere perché i play-off ormai sono assicurati e il Limana l’avevano già battuti all’andata. L’unica, assieme al Castion, nel riuscire nell’impresa. L’Alpina perde con onore, senza grandi soddisfazioni ma comunque positiva la prima stagione dei gialloblu di Galli dal ritorno al calcio regionale. Servono ancora tre vittorie per avere la certezza della salvezza, ma probabilmente basterà anche meno. Nelle nove partite rimaste l’Alpina proverà a levarsi alcune soddisfazioni e metterà le basi per la prossima stagione che potrà vederla come protagonista. Un’opportunità importante capiterà domenica quando a La Rossa arriverà il prestigioso ospite Cappella Maggiore.

Castion (33) – Vittsangiacomo (41) 1-1. Al Vittsangiacomo basta lo sforzo finale eseguito in superiorità numerica per ottenere il risultato minimo che basta per chiudere in maniera pressoché definitiva la lotta per i play-off. Sono tanti gli otto punti da recuperare per la squadra di Sommacal sul quinto posto per pensare che ci possa essere una bellunese nella prossima edizione dei play-off di Seconda R. Il Vitt fa un piacere a sé stesso ma a tutte le corregionali che al momento lo precedono. Resta comunque quinta la squadra di Charlie Pierobon che ha si una gara in meno rispetto a tutte e quattro le squadre che le stanno davanti, ma comunque distante quattro punti dalla coppia Sarmede-Cordignano e addirittura meno 15 dal Limana. Dovrà dar tutto nei play-off per dare addito alle ambizioni promozione. Il primo tempo è tutto di marca castionese con i padroni di casa che vanno in vantaggio con il solito Nicola Bozzolla. Nella ripresa le cose cambiano un po’, poi l’espulsione dello stesso Bozzolla per doppia ammonizione favorisce la reazione del Vitt che a 2’ dalla fine trova il pari con il mai domo Varaschin, autore fin qui di un grandissimo campionato. Il Castion ha comunque giocato una grande partita, degno di una squadra che vuole i play-off e ha dimostrato di valere i primi cinque posti della classe. Probabilmente però la truppa di Sommacal pagherà il periodaccio vissuto in autunno. Le speranze residue sono legate alla speranze che le prime cinque si ostacolino a vicenda nei diversi scontri diretti ancora in programma, il primo di questo domenica con il derby tra Sarmede e lo stesso Vitt. I verdi andranno a Farra d’Alpago.

Auronzo (30) – Fulgor Farra d’Alpago (29) 1-1. Non si fanno male Auronzo e Fulgor Farra in un incontro che serviva più che altro per le statistiche. È vero che per la matematica salvezza mancano ancora dei punti, ma davvero auronzani e alpagoti non hanno nulla da preoccuparsi per la permanenza in categoria. Giocheranno partita per partita facendo il meglio possibile, senza obiettivi e magari rimpiangendo qualche occasione persa di troppo durante la stagione. Perché ad entrambe mancherebbero solo dei dettagli per dire di valere i primi cinque posto. Forse un po’ di cattiveria agonistica. La partita non è giocata a ritmi alti, ma è discretamente gradevole. Primo tempo equilibrato chiuso in vantaggio dagli ospiti grazie alla perla dal limite di Alex Bortoluzzi, nella ripresa scende in campo un Auronzo convinto che al 90’ ottiene il pari con il redivivo D’ambros. Per i galletti di positivo c’è l’esperienza che i molti giovani schierati da Enrico Ben ogni domenica stanno maturando in vista delle prossime stagioni dove saranno chiamati ad essere protagonisti. Alcune buone indicazioni anche per Luca De Bona, ma il treno buono è già stato perso. Domenica l’Auronzo andrà di scena a Ponte dove ha tutte le chance di tornare alla vittoria, mentre la Fulgor ospiterà un determinatissimo ed arrabbiato Castion.

Comelico (15) - Cortina (20) 1-2. Il Cortina conquista i tre punti più importanti della sua stagione. Successo di importanza capitale per gli ampezzani dopo l’uno a sette subito in casa dall’Auronzo. Riprendersi era di per sé un’impresa e farlo sul campo degli indemoniati cugini rendeva il tutto ancor più arduo. I biancazzurri invece mettono in campo il loro lato migliore e si danno ancora delle chance di salvarsi direttamente. A meno tre dal Cadore con in programma il recupero casalingo (in Comelico) contro la Sospirolese e la partita di domenica sempre in casa (a Soverzene) contro il Cadore, al Cortina è data una chance imperdibile. Sarà difficile fare sei punti, ma questo successo a Lacuna aiuta moltissimo. Lasciando dietro il Cadore la salvezza sarebbe automatica, ma c’è anche la concreta possibilità di evitare i play-out pur arrivando quintultimi. Bisogna mettere almeno dieci punti tra sé e la penultima. Ora sul Ponte nelle Alpi ce ne sono sette con una gara in meno. È giusto e necessario anche fare questi conti. Più importante è però affrontare nel modo giusto le prossime partite. In casa Comelico si vivono giorni difficili. La sconfitta interna con il Cortina non è altro il coltello nella piaga però. È l’occasione gettata al vento mercoledì con il Cadore la vera svolta in negativo. Dopo aver rimontato fino al 2-1 a favore i verdi si erano fatti riprendere e superare a loro volta dai cugini concludendo la serata nella disperazione. L’autogol al 90’ di De Martin che ha regalato i tre punti al Cortina è l’emblema della condizione comeliana. I verdi di Candido erano riusciti con Cirigliano a pareggiare il vantaggio iniziale ampezzano siglato da Alex de Villa su punizione, ma non è servito a nulla. Domenica c’è la trasferta a Fortogna per riprendersi un po’.

Amici di Fortogna (6) – Ponte nelle Alpi (13) 2-2. Quando lo sport confonde i suoi confini la sfera del drammatico. Il calcio si mette a nudo grazie ad una sfida che per forza di cose rimarrà nella storia della stagione. Due squadre che mettono sul piatto della bilancia l’ultimo respiro in dote alla loro anima per  potersi giocare l’ultima grande chance che questa Seconda R mette loro a disposizione. Per evitare la retrocessione diretta da una parte, per poter ancora puntare ad uscire dagli slot play-out dall’altra. Amici di Fortogna e Ponte nelle Alpi mettono in campo tutto, dando fondo alle riserve più nascoste della loro anima, ma così facendo finiscono per autoannullarsi nella partita e nel campionato tutto. Il pareggio che ne scaturisce condanna i padroni di casa alla Terza Categoria e gli ospiti ai play-out o peggio. I granata dovranno lottare per non sforare lo spread dei dieci punti di ritardo dalla quintultima per non retrocedere direttamente al secondo turno. Novanta minuti di emozioni intense, pure, quelle che solo il calcio sa regalare. Vissute da tantissime persone scese per incitare i loro rappresentanti nel giorno del giudizio. Soddisfazione, euforia, sicurezza, speranza e gioia che si accavallano a delusione, disperazione, avvilimento e tristezza per sfociare nella rabbia e nell’impotenza. È finita davvero adesso. Non c’è più nulla da fare. Una partita dalla trama emozionante, arricchita da un finale thriller con due rigori solari a detta di tutti negati al fanalino di coda che fanno scendere la ghigliottina. Due episodi a cui fa seguito l’ultima eroica occasionissima del Fortogna strappata dal miracolo del giovanissimo estremo granata Orzes. Nel primo tempo Balest aveva calciato fuori un tiro dagli undici metri che avrebbe potuto portare avanti il Ponte. Il gol arriva nella ripresa, è il Fortogna però a siglarlo con il neoentrato Pavei. Ma il Ponte non ci sta e Colombo e Capraro ribaltano la situazione. La super capocciata di Feltrin eguaglia il bottino prima del pittoresco finale. Crudele, ma il calcio va goduto anche per partite come queste. Fortogna in Terza dunque e Ponte nelle Alpi, squadra e piazza, a struggersi per rimanere aggrappato al calcio regionale.

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