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05 marzo 2013

Seconda R by MaPo

Ci siamo. Non ci sono più dubbi: è il momento decisivo della Seconda R. Accelerazioni e allunghi, situazioni che si delineano sempre più. Ma ancora tanto da giocare, soprattutto ora che il calendario si infittisce di impegni per l’addensarsi dei molteplici recuperi. Si comincia già da mercoledì 6 marzo con la quasi totalità dei recuperi della quattordicesima giornata. Chissà che al terzo tentativo non si riesca nell’impresa di scendere in campo per questo delicato turno.


Domenica è già successo molto nella ventiduesima giornata. Il Limana si rialza facilmente dopo il tonfo di Castion e seppellisce il fanalino Amici di Fortogna sotto una pioggia di quattro reti. Tocca a Gianluca Tormen, Ugo De Toffoli, Matteo Pongan e Christian Da Rold la parte dei protagonisti che iniettano una dose di calmante sufficiente nelle vene delle inseguitrici che sette giorni prima avevano ritrovato vigore. Come successe un mese fa dopo il pari con il Cadore la capolista si riprende alla grande da una brutta prestazione, anche se ampiamente facilitata dal calendario. Per il Fortogna la Terza Categoria si avvicina sempre più. Con soli 5 punti, frutto di 5 pareggi, e con il Ponte a quota 12 il penultimo posto diventa sempre più un miraggio. Chissà se il team di De Marchi riuscirà a sfruttare il recupero interno contro il Tarzo Revine Lago di mercoledì. Si gioca alle 15. E poi l’ultima chance domenica, sempre in casa, contro il Ponte nelle Alpi.

Alla conquista dei tre punti per la squadra di Dino Da Rold si aggiunge anche lo stop dell’ex damigella d’onore Cappella Maggiore che non trova la via del gol in quel di Farra d’Alpago vedendosi così costretta allo zero a zero da una buona Fulgor Farra. La squadra di Domenico del Puppo era forse anche un po’ stanca dopo l’impegno, tra l’altro nefasto, in Coppa Veneto di mercoledì scorso. Il Cappella nell’occasione perse in casa per uno a zero l’andata della semifinale con La Salute di Livenza. Ora prendere il Limana non può essere considerato l’obiettivo, il vero obbiettivo ora deve essere quello di rimettersi in moto immediatamente. Il compito è durissimo però perché mercoledì alle 20.30 c’è la pericolosissima trasferta di Longarone per far visita ad un Auronzo in grado di martirizzare il Cortina. Per gli alpagoti un punto importante per il morale e per aumentare la consapevolezza nei propri mezzi, ma per la classifica non serve gran che. Il distacco dal Vitt quinto è di nove punti anche se sfruttando nel migliore dei modi i recuperi questo gap potrebbe essere ridotto dato che la compagine di De Bona ha si le stesse gare del Vitt, ma una in meno rispetto a Cappella e Sarmede, addirittura due in meno del Cordignano. Intraprendere il sentiero dell’impresa però comporta un passo complicatissimo: nel recupero di mercoledì alle 20.30 è previsto il recupero a domicilio della capolista Limana.

Ne approfitta nuovamente il mai domo Cordignano che espugna agevolmente l’Orzes inchiodando il Ponte nelle Alpi al penultimo posto e soprattutto riprendendosi la piazza d’onore seppur con il supporto di una partita giocata in più rispetto alle altre (due in più del Vitt). Infatti la truppa di Carlo Fioretti mercoledì non scenderà in campo e dunque potrebbe vedere allungarsi il divario dalla capolista dagli attuali otto punti fino ad un massimo di undici. Tre a zero il risultato finale, anche se le tre reti (doppio Cais e Gaiot) arrivano tutte nella ripresa dopo che un generoso Ponte aveva dato tutto nella prima frazione. I granata non riescono a dare continuità alla grandissima vittoria sull’Alpina di sette giorni prima che aveva restituito entusiasmo all’ambiente e ravvivato un pochino la fiammella della speranza. Ora il distacco dal sestultimo posto e dalla salvezza diretta è di otto punti con il Cadore, il riferimento, avente anche una gara in meno.

Al terzo posto si colloca il Sarmede che batte di misura il Castion ottenendo l’intera posta in una gara fondamentale che riduce in modo preoccupante le speranze play-off dei verdi di Sommacal. 2-1 il risultato finale per una partita molto vivace in cui il Castion prova in tutti i modi a sfondare il muro trevigiano ma è costretta ad andare sotto di due reti per le segnature di Pepe e Venturato. A nulla è valso il gol nel finale di Piol. I trevigiani di Da Frè ottengono un risultato dal peso specifico dell’oro per cominciare a far fluire i titoli di coda anche sulla lotta per i play-off. Il Castion era ed è l’avversaria già pericolosa per le quattro trevigiane che attualmente occupano i quattro posti validi per la post-season e ora si ritrova a cinque punti dal Vitt con una gara in più e a otto dal Cappella Maggiore che ha le stesse partite dei verdi del Nevegal. I giochi non sono chiusi, ma è un brutto colpo per un Castion che però non dovrà recuperare perché quella contro il Cordignano fu l’unica partita disputata del quattordicesimo turno il 20 gennaio. La marcia della squadra di Sommacal riprenderà domenica con la visita al Savaris del Vittsangiacomo per quello che forse è il match più importante nella stagione.

Un Vittsangiacomo che proverà a sfruttare in maniera completa il passo falso del Castion già da mercoledì quando alle ore 15 nel recupero affronterà la trasferta a Ponte nelle Alpi. Non un ostacolo trascendentale in condizioni normali per la truppa di Charly Pierobon che invece sarà costretto a tornare all’Orzes con una squadra piena di juniores visto l’orario che ovviamente fatica ad adattarsi con gli impegni lavorativi dei tesserati trevigiani. Comunque un passo importante il Vitt lo ha fatto domenica battendo per 2-1 il Tarzo Revine Lago in un derby difficile giocato dopo un paio di partite non brillantissime (il pari interno con il Cordignano e soprattutto la sconfitta a Cappella Maggiore). Due derby che hanno sicuramente destabilizzato un ambiente che comunque ha reagito bene. Non era facile affrontare un altro derby contro una squadra che non aveva nulla da perdere come il Tarzo. I padroni di casa rimontano dopo il vantaggio iniziale di Andreolla grazie alle reti di Nardin e Fontanive su rigore. Per il Tarzo in ottica salvezza il grosso del lavoro è già stato fatto dato che stiamo parlando di una squadra con 25 punti con ancora 33 punti in palio, però dopo il rocambolesco 3-2 al passivo subito per mano del Castion il 10 febbraio la truppa di Titton si è bloccata. Per evitare di cadere in una spirale negativa i trevigiani devono muoversi subito. A soccorso dei lacustri viene il recupero di Fortogna.

La vittoria dell’Alpina in rimonta sul Comelico invece è ossigeno puro per i gialloblu dopo il pesantissimo stop nel derby con il Ponte. Un risultato così richiede tempo per essere digerito e domenica a La Rossa si è visto. A complicare le cose l’eurogol del capitano dei verdi Willy De Candido che dopo 4’ pennella una meravigliosa punizione alle spalle di Calvi. L’Alpina in campo si fa sentire ma non riesce a concretizzare. Nella ripresa le cose cambiano, complici anche l’espulsione di Mattia De Candido e l’infortunio di Alex Marchesin dopo che mister Candido aveva già sfruttato tutte le sostituzioni a disposizione. Hajdaraj aveva già pareggiato i conti dopo un minuto della ripresa, ma il gol vittoria la squadra di Galli lo trova solo con il Comelico rimasto in nove e ad andare a segno è ancora il fortissimo attaccante dei padroni di casa. Con questi tre punti l’Alpina sale a 29 mettendo in cassaforte la salvezza, ora solo un cataclisma in casa gialloblu potrebbe mettere in discussione la permanenza in categoria. Guardare in su per ora è un'utopia ma il recupero delle 15 con il solidissimo Sarmede potrebbe fungere da scintilla. Staremo a vedere: mercoledì a La Rossa sarà grande spettacolo. Il Comelico rimane al quartultimo posto con la salvezza che si allontana. Il Cadore, vittorioso al “Cicci Vigne” di Gron di Sospirolo, sale a più cinque sui verdi che però hanno una gara in meno rispetto ai cugini. I biancorossi saranno i prossimi avversari del Comelico mercoledì alle 20 a Lacuna per un derby che vale una stagione intera. Sfida caldissima: raramente il derby tra Comelico e Cadore è stato così intriso di significati. Qui ci si gioca la permanenza in categoria e la tensione è alle stelle. Un periodo di fuoco per la truppa di Candido che domenica ospiterà anche il Cortina. Il Cadore ha passato il primo ostacolo verso la salvezza conquistando in trasferta lo scontro diretto con la Sospirolese. Decide la doppietta nei primi minuti di Simone Cruzzola che sintetizza la superiorità tecnica dei biancorossi di Iannaccone nei confronti della avversarie in questa lotta per la sopravvivenza. La strada torna ad inerpicarsi per il team di Michele Schiocchet che ha gli stessi punti del Comelico però con una gara in più. I biancocelesti il recupero della quattordicesima giornata lo giocheranno martedì prossimo per un altro match clou per la parte bassa della graduatoria contro il Cortina. Si giocherà alle 20.30 a Lacuna, nel sintetico che è casa del Comelico tanto per rendere ancora più morbosi questi intrecci di fine inverno. Senza contare che sette giorni fa non si giocò un potenzialmente decisivo Sospirolese-Comelico. Insomma la lotta per la salvezza vivrà nelle prossime settimane il momento decisivo.

In questa lotta abbiamo detto rientra il Cortina che subisce la più inspiegabile delle sconfitte in casa contro l’Auronzo. I galletti, provenienti da quattro sconfitte consecutive, ne fanno sette senza colpo ferire e schiantano un Cortina che di fatto non scende nemmeno in campo. Una prestazione inguardabile degli ampezzani che davvero non mettono in campo nulla, con un atteggiamento quasi menefreghista. Situazione grave che rischia davvero di condurre i biancazzurri ad un’altra retrocessione. Perché un Cortina così in un derby non si era mai visto. Incredibile l’uno a sette finale. Igor De Mattia ne fa due, Elvir Pitarevic addirittura quattro, con Buzzo a completare il tutto. Inutile, per usare un eufemismo, il gol nel finale dell’ex Alex De Villa. Torna al sorriso l’Auronzo che pensa di mettere in cascina i pochi punti che gli mancano per ufficializzare la salvezza. Un test vero è in programma mercoledì quando a Longarone ci sarà il Cappella Maggiore.

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