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23 marzo 2013

Foen-Fiori Barp: provvedimenti disciplinari non condivisi

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Denis Fiorot, dirigente del Foen, in merito ai provvedimenti disciplinari presi dal Giudice sportivo in seguito a Foen-Fiori Barp.

Dopo alcuni giorni di riflessione ho ritenuto opportuno portare a conoscenza del mondo del calcio bellunese la versione dei fatti in merito alla solita tempesta abbattutasi sulla società A.C. Foen.


Faccio una premessa scrivo a titolo personale, e pertanto la società non è responsabile delle mie dichiarazioni.

Ritengo infatti che dopo il resoconto e relative considerazioni in merito agli accadimenti “qualcuno” potrebbe decidere che io non possa più entrare in un campo di gioco come dirigente.

Sono una persona che ha superato la cinquantina, svolgo un lavoro di libera professione, stimato e considerato nel mio campo; che mi porta a confrontarmi, quotidianamente con persone di un certo livello e trattare affari su tutto il territorio nazionale; pertanto mi ritengo mediamente una persona equilibrata. Faccio il dirigente di calcio, per passione, dedicando tempo e soldi, come altri dirigenti di questa piccola società.

Sono veramente stufo di essere in balia di qualche “personaggio” che soffrendo di mancanza di personalità, o di complessi vari, o autore di qualche oscuro motivo di vendetta nei confronti dell’A.C. Foen, diventi giudice incontrastato di tutto, affermando anche il falso…tanto i referti degli arbitri sono top secret… e facendo pagare ad altri le proprie mancanze .

Tutti i fatti sono reali e riscontrabili,  tanto che pure i dirigenti avversari ci hanno dimostrato la loro solidarietà e disponibilità a confermare quanto accaduto.

Andiamo al sodo; gli arbitri per regolamento  mi consta che dovrebbero arrivare un’ora prima dell’inizio ? Giusto, non dovrebbero fare un minimo di riscaldamento fisico? Giusto, non dovrebbero controllare le mute delle squadre?

Certo che se si arriva alle 14.40, come il sig. Cardarelli, quando la partita comincia alle 15.00 è difficile svolgere il proprio compito in modo concentrato e serio , e ciò dimostra il grado di rispetto per le società ed i giocatori di entrambe le compagini già al campo dalle 13.30/13.40.

L’arbitro non ha arbitrato a favore degli avversari , che sono stati sempre corretti, ma semplicemente e costantemente contro il Foen.

Ci ha concesso, credo per errore(per la sua gestione) ed in modo magnanimo un rigore, come da me testimoniato nella cronaca in questo blog e riferito alla stampa (vedi Gazzettino).Già prima del fatto tutti i falli laterali controversi venivano regolarmente e solo assegnati agli avversari e dopo il penalty il metro di giudizio ha preso una piega molto strana a ns. sfavore. Nonostante questo nessuno di noi in panchina ha protestato per le due espulsioni, dovute al fatto che i nostri giocatori devono imparare a stare zitti in campo, anzi le abbiamo ritenute giuste  ns. malgrado.

Il secondo tempo vede una pioggia di cartellini gialli cadere su di noi per ogni più piccolo evento.

Ma veniamo al fatto che mi riguarda. Al 30’ del secondo tempo già in nove e con altri tre  giocatori con un giallo chiedo una sostituzione.  Come da regolamento mi porto sulla linea di centro campo con la tabella .

L’arbitro annota il cambio e contravvenendo al regolamento autorizza il giocatore in uscita ad allontanarsi dal lato opposto verso gli spogliatoi . Come il giocatore entrante (Filosa Daniel) fa due passi dentro il campo l’arbitro estrae il giallo . Io  chiedo “scusi chi sta ammonendo?”, risposta “ il giocatore appena entrato perché il suo compagno non è ancora uscito” (si trovava sul lato opposto, ad un metro dalla linea, e stava uscendo velocemente).
Ribatto senza nemmeno alzare la voce “ non scherzerà ... non siamo mica in Champion League”,  silenzio, al che aggiungo “ se Lei la vede così …certo che Lei vede, mi sembra, le cose ultimamente sempre in modo sbagliato”. A questo punto senza proferire parola l’arbitro mi fa segno di uscire ed il sottoscritto senza insultare nessuno, ne aggiungendo niente , basito,  mi  giro ed esco dalla recinzione.

Quindi dentro il campo non ho insultato nessuno . Mi chiedo come mai a fine partita  sulla distinta l’arbitro non annota l’ammonizione a Filosa Daniel???? Perché poco concentrato ? Non credo è stato oltre 40 minuti a scrivere il referto, nello spogliatoio precisando nei miei confronti cose non vere. Mi sorge un cattivo pensiero che volesse deliberatamente provocarci con quella insulsa ammonizione per farci reagire , pertanto non l’ha annottata e si è inventato i miei insulti in campo. Cosa avrebbero detto i vertici dell’AIA su questa ammonizione? Fuori del recinto  invece l’ho insultato soprattutto quando dopo aver dato 5 minuti di recupero,  al 7’ extra time, il ns. portiere pativa un serio infortunio in uno scontro, ma il signor Cardarelli non blocca il gioco;  il portiere come sapete di norma viene sempre tutelato, se non fino che la palla viene allontanata dagli avversari, nonostante le urla di dolore del giocatore.

Pochi minuti prima aveva allontanato l’altro dirigente Trevisan  quando al 87’ questi apostrofa l’arbitro con “ ma allora sei proprio un pezzo di m….” dopo che pur distante oltre venti metri ha girato contro di noi una punizione   chiaramente a ns. favore, per un intervento falloso su Biasion.  Si è pure sentito il colpo sulle scarpette da gioco. Mi chiedo come mai per una così lunga inibizione (due mesi) per Trevisan sul comunicato non c’è ombra di motivazione!!!!!!! Chi legge i comunicati sa bene che soprattutto in questi casi ci sono sempre le motivazioni . Non Vi sembra strano? Cosa c’è sotto??

Credo che sia giusto punire le mancanze al regolamento ma qui scusatemi io sento puzza ….di bruciato o di qualcosa che lascio alla Vs. libera interpretazione.

Scusate la lunghezza e buon calcio a tutti …se potete.

 

Denis Fiorot

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