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12 febbraio 2013

Seconda R by MaPo

Seconda R o Central Court di Wimbledon!? Un dubbio può venire leggendo gli esiti di alcune partite di questo ventesimo turno. Un turno che esplicita in modo disarmante il gap tra i due lati della classifica. 5-0 del Limana al Ponte nelle Alpi, 0-4 del Cordignano al Cortina a Soverzene, e addirittura 6-0 del Vittsangiacomo contro il Cadore. Questi sono i segnali che le prime tre della classe si sono scambiate vicendevolmente.
Si, prime tre perché il derbissimo tra Sarmede e Cappella Maggiore termina a reti bianche e le due contendenti rimangono un passetto indietro rispetto alle altre corregionali all’inseguimento del Limana. In realtà il Cappella ha gli stessi punti del Vitt, però gli uomini di Charly Pierobon  hanno differenza reti migliore e una gara in meno. Secondo in solitaria un Cordignano ormai inarrestabile.

Treviso dietro a Limana. Il 5-0 dei gialli ai granata è la risposta dopo il mezzo passo falso in casa del Cadore e la truppa di Da Rold tiene un morbidissimo cuscino di nove punti tra sé e il Cordignano che, per altro, ha una gara in più rispetto a tutte.

Comincia a formarsi un gap rilevante anche tra quinto e sesto posto, rispettivamente dentro e fuori i play-off.  Quinto è il Sarmede a quota 32, sesto il Castion a 29 si, ma con una partita giocata in più rispetto a tutte (Cordignano escluso). I verdi di Sommacal conquistano la battaglia di Revine Lago, uscendo vincitori là dove erano cadute Cappella Maggiore e Auronzo. Una partita con tutti i tratti dell’epica per un Castion che si invola alla ricerca dell’impresa e un Tarzo che forse deve dire immediatamente addio ai sogni di gloria fermo restando che i trevigiani stanno costruendo una stagione di spessore.

Perde l’Auronzo a Sospirolo, cade per la terza volta consecutiva ed è ad un passo dal dire addio ai play-off, non per il margine da recuperare ma per l’andamento che questa stagione sta assumendo. è una sconfitta sanguinosa per i galletti, una vera e proprio impresa per la Sospirolese che torna al successo e si carica per provare un’impresa.

A godere della sconfitta dei galletti è la Fulgor Farra che passa via la squadra di Ben grazie alla quarta vittoria consecutiva, quella ottenuta in casa con il Comelico. Gli alpagoti volano, per la verità sfruttando anche un calendario non impossibile, ma in meno di tre settimane si ritrovano dal pieno rischio di finire tra le ultime cinque alla possibilità di avere camera con vista sui play-off.

Risale bene anche l’Alpina che non lascia scampo agli Amici di Fortogna. Siamo agli sgoccioli per le speranze della squadra di De Marchi.

Per quanto riguarda la zona play-out non cambia nulla perché perdono tutte. Ma rimangono in sei per cinque posti. Al momento si salva il Cadore che vanta tre punti di vantaggio sul Cortina e cinque su Comelico e Sospirolese, ma è preoccupante la situazione della squadra di Iannaccone. Più disperata ancora la situazione del Ponte nelle Alpi.

 

Matchday twenty ai raggi X

Limana (44) – Ponte nelle Alpi (9) 5-0. Da urlo la ripresa del Limana. Da fantascienza il poker di Daniele Vedana che volta pagina a modo suo dopo la deludente prestazione sua personale e del Limana tutto contro il Cadore. Va a segno anche David e Christian Da Rold fa a tempo anche per sbagliare un rigore. Questo 5a0 è quello che Dino Da Rold cercava dopo il pareggio con il Cadore, è la risposta ideale per i gialli, una risposta a loro stessi prima ancora che rivolta alle rivali inseguitrici. La fiammella della speranza per chi sta sotto è ormai al lumicino. Se ogni mezzo passo falso il Limana si rialza così allora è davvero utopia pensare che questa squadra perda i nove punti di vantaggio sul secondo posto (otto se il Vitt vincerà il recupero in Comelico). Vero anche però che una partita in casa con il Ponte nelle Alpi non può dare una risposta totale e incontestabile. Troppa la differenza tra i due team in campo: solo un suicidio giallo avrebbe colorato di tinte granata il pomeriggio della ventesima giornata. Il Ponte nelle Alpi invece subisce l’ennesima batosta della sua stagione. Si torna in solitaria al penultimo posto, senza alcuna speranza di uscire dalle ultime cinque e pregando che il Fortogna rimanga su questi livelli, altrimenti il rischio ultimo posto diventerebbe soffocante. Ultima spiaggia per gli uomini di Salvador la sfida con la Sospirolese da giocarsi però sul campo dei biancazzurri. Il Limana ospiterà il Cortina con tutte le intenzioni di continuare la marcia.

Cortina (14) – Cordignano (35) 0-4. Il risultato è sicuramente troppo pesante: il primo tempo è piuttosto equilibrato e tutti i gol arrivano nella ripresa, di cui tre quando gli ampezzani restano in nove per le espulsioni di Da Col e Alessandro Talamini. Però ciò che appare come prodotto finale è l’ennesima grande affermazione del Cordignano e l’ennesima pesante sconfitta di un Cortina sempre bloccato a quattordici punti. Il Cortina non fa punti dal 3-0 del 4 novembre al Comelico, dopo di che sono arrivate ben nove sconfitte consecutive. Davvero incredibile. Incredibile, ma dal punto di vista opposto invece è la striscia vincente del Cordignano che raggiunge sette risultati utili consecutivi di cui cinque vittorie e due pareggi. Tradotto in termini di classifica significa secondo posto in solitaria, a meno nove dal Limana, e soprattutto con sei punti di vantaggio sul sesto posto. Sei punti effettivi perché sesto è il Castion, l’unica squadra che ha le stesse partite dei trevigiani che invece hanno una giocato una gara in più di tutti gli altri. Infatti il Vitt potenzialmente ha un punto in più della squadra di Fioretti, ma quanto fatto dal Cordignano è eccezionale. Una crescita impetuosa con tanti giovani che stanno facendo la differenza. Grandissimo Cais, autore di una doppietta anche in questa partita. Contro il Cortina a segno due volte anche Bozzon, altro protagonista abile partendo sempre dalla panchina. Stupendo il confronto che domenica prossima opporrà il Cordignano proprio al Vittsangiacomo. Il Cortina a Limana rischia un’altra sbandata da capogiro. I tre punti di distacco dal Cadore non sono ancora compromettenti, ma di questo passo rischiano di diventare tali.

Vittsangiacomo (33) – 1919 Cadore (17) 6-0. Troppo Vittsangiacomo si, ma soprattutto troppo poco Cadore che forse tocca il punto più basso della sua storia. Disperazione dopo il sei a zero. Il Vitt è una grandissima squadra, soprattutto ora che ha aggiustato tutti gli equilibri, ma un anno fa i cadorini qui pareggiarono giocando una grande partita. Non cambia nulla ai biancorossi in classifica, il vantaggio sulla dodicesima è sempre di tre punti, ma un passivo del genere resterà impresso nella mente dei giocatori per tutta la stagione. Ad aggravare la situazioni c’è il fatto che guardando in su la squadra più vicina è il Tarzo a quota 25, ben 8 di più rispetto alla truppa di Iannaccone. Situazione difficilissima da gestire per lui, e in queste condizioni in Cadore andrà a far visita al Cappella Maggiore domenica prossima. Animo opposto per il Vitt che ha finalmente intrapreso il suo volo. La corazzata di Pierobon potenzialmente è seconda. Devastante la capacità di colpire dei trevigiani che una volta segnato il primo gol diventano automaticamente irraggiungibili. Vanno a rete nel primo tempo Filippo Da Dalt due volte, segnature supportate anche dall’autogol di Moser. Nella ripresa completano il massacro Daniele Viel, Ortolan e De Col. E si che ai trevigiani mancava il centrocampo titolare. È così che il Vitt si prepara al big match di domenica quando a San Giacomo di Veglia giungerà il lanciatissimo Cordignano per una sfida scintillante e decisiva.

Calcio Sarmede (32) – Cappella Maggiore (33) 0-0. Il fascino del derby della Marca si consuma in uno zero a zero comunque non avaro di emozioni. Esattamente un tempo a testa per Sarmede e Cappella Maggiore con gli ospiti più pronti dopo il calcio d’inizio e un Sarmede reattivo nel reagire nella ripresa. Gli ospiti di Del Puppo giocano davvero una grande prima frazione schiacciando i padroni di casa nella loro metà campo, ma nella ripresa le cose cambiano e le occasioni sono quasi esclusivamente per la truppa di Da Frè. Ma la solidità delle due squadra ha consentito di resistere alle spinte che arrivano da entrambe le direzioni. Lo zero a zero non era un risultato inaspettato alla vigilia. Un punto conquistato dunque per entrambe, anche se tutte e due perdono posizioni in classifica a causa delle piogge di gol realizzate dalle avversarie dirette durante la domenica. Il primo posto è solo un miraggio ora, ma c’è da mettere al sicuro il posto nella griglia dei play-off. Non ancora scontato visto la rimonta della Fulgor e la grande determinazione del Castion. In questo senso la Seconda R ha ancora molto da dire. In ogni caso Sarmede e Cappella hanno tutto, dal punto di vista caratteriale e tattico, per realizzare il loro obbiettivo. La prossima settimana, nel recupero della prima di ritorno, il Sarmede ospiterà il Fortogna con l’obbligo di ritrovare i tre punti dopo il bilancio insufficiente nei due derby con Cordignano e Cappella. La truppa di Del Puppo invece accoglierà un Cadore in crisi nera.

Tarzo Revine Lago (25) – Castion (29) 2-3. Il Castion coglie il risultato che voleva e lo fa nel modo più esaltante possibile. Questa può essere la partita del lancio in orbita, la mossa che ha fatto scoccare la molla. Vincere così riempie lo spogliatoio di entusiasmo e autoconvince l’ambiente della sua forza. Il Tarzo va in vantaggio due volte, entrambe con Tery Andreolla, ma il Castion non molla mai: pareggia in entrambi i casi con fortuna e bravura, e a dieci dalla fine passa con il rigore trasformato da Nicola Bozzolla. La prima risposta è fortunosa perché arriva grazie al clamoroso autogol di Stefan, la seconda giunge dai piedi di De Zaiacomo. Dopo la sconfitta di Cappella Maggiore riparte alla grandissima la squadra di Stefano Sommacal e si porta a meno tre dal quinto posto, anche se con una gara in più con le avversarie che recuperando positivamente potrebbero rendere più tortuosa la rimonta degli uomini in verde. Ma con questo spirito il Castion può fare strada e rimanere nella contesa fino in fondo. Da segnalare e sottolineare il gesto di fair play di Nicola De Zaiacomo che nel primo tempo, sul punteggio di uno a zero per i trevigiani, induce l’arbitro a rivedere la sua decisione di indire un rigore a favore del Castion per fallo proprio su di lui. Giù il cappello. Domenica prossima i verdi si ritroveranno di fronte l’Auronzo al Savaris con la possibilità di mettere definitivamente i galletti fuori dai giochi. Perde il Tarzo ma lo fa con onore. Era troppo ambizioso per la squadra di Titton puntare ai play-off, troppo inesperta la compagine trevigiana e questa sfida lo ha fatto emergere. Ma questo non cancella quello che il Tarzo ha fatto nelle ultime settimane. I trevigiani sono praticamente tranquilli e possono giocare senza tensioni la seconda parte della stagione. Devono però battere il Comelico in casa nel prossimo turno.

Fulgor Farra d’Alpago (27) – Comelico (12) 1-0. Fulgor Farra nel segno di Loris Bortot. La rimonta della Fulgor Farra nel segno di Loris Bortot. L’attaccante di De Bona si erge ancora a protagonista nella vittoria di misura con il Comelico, aiutato anche dalla fortuna perché la sua punizione decisiva viene anche deviata da un avversario. Conta poco, gli alpagoti centrano la loto quarta vittoria consecutiva. Dodici punti nelle ultime quattro che fanno lievitare la Fulgor dal quintultimo posto a più  uno dai play-out fino a un bel meno cinque dai play-off che permette di sognare. La stagione della squadra di De Bona assomiglia maledettamente a quella passata quando la Fulgor dopo un girone d’andata deludente si ritrovò all’ultima giornata con la possibilità di arrivare tra le prime cinque. È vero che il calendario è stato clemente con la Fulgor e bisogna attendere qualche test probante, ma l’andamento della stagione è molto indicativo. Bella la prossima sfida in casa con l’Alpina che ci dirà qualcosa di più certo sul valore di questa squadra. Perde ancora il Comelico che non è più capace nemmeno di fare un gol. La volontà c’è da parte dei verdi ma mancano le risorse. I verdi di Candido non vanno a segno dall’uno a uno del 2 dicembre a Cordignano che per altro è l’ultimo risultato utile del Comelico. Uscire da questa situazione è difficile però il fatto che il sestultimo posto è di fatto a soli cinque punti ed è occupato dal Cadore potrebbe dare all’ambiente le giuste motivazioni. La prossima a Revine Lago però sarà un’altra prova ad alto coefficiente di difficoltà.

Sospirolese (12) – Auronzo (26) 1-0. Galletti uccide i galletti. Già questo suona come una beffa alle orecchie di un Auronzo che si è letteralmente bloccato. Dopo la vittoria di misura nel derby con il Comelico sono arrivate tre sconfitte consecutive per la squadra di Ben con zero gol realizzati e cinque subiti. È quasi un addio ai play-off. Sei punti sono ancora recuperabili con un ruolino di marcia importante, ma non è più l’Auronzo bello ed efficacie del recente passato. Questa sconfitta a Sospirolo è davvero un passo falso che potrebbe segnare la fine di un ciclo. Staremo a vedere la reazione, partendo da domenica a Castion, ma se l’Auronzo non si riprenderà questa partita verrà ricordata come l’emblema della fase calante dei rossoblu. Non ha rubato nulla la Sospirolese con mister Schiocchet che indovina la tattica e i giocatori che mettono tutto in campo. È sbagliato esaltarsi troppo, è sbagliato ritenere questo risultato come la risoluzione dei problemi, ma questo successo può dare all’ambiente la giusta carica per continuare a lottare e lavorare per provare l’impresa. Salvarsi senza play-out sarebbe un miracolo, ma ora come ora non è più un’utopia. Anche se è giusto aspettare altre prestazioni per valutare bene il peso specifico di questa risultato che rimane comunque il più prestigioso della storia di questa società. La compagine di Schiocchet domenica ospiterà il Ponte nelle Alpi, una gara delicatissima che potrebbe proiettare ancor più in alto la Sospirolese ma anche riazzerare definitivamente le speranze.

Alpina (26) – Amici di Fortogna (6) 3-1. Come da pronostico. Senza troppi patemi l’Alpina archivia la pratica fanalino di coda e mantiene vive le residue speranze di conquistare un posto nelle prime cinque. L’obiettivo è ambizioso, forse troppo, ma potrebbe aiutare la squadra di Galli a mantenere alta la concentrazione fino alla fine. L’impresa è complicata non tanto per la distanza dal quinto posto, ma perché in mezzo ci sono tante squadra valide e pericolose. Il 3-1 al Fortogna è netto, anche se dopo il 2-1 siglato da Nadir Pavei un po’ di preoccupazione era subentrata. I gol dell’Alpina sono opera di Hajdaraj, Messi Messi e Mauro Collazuol. Risultato però che non è così imponente come si pensava, viste soprattutto le assenze che minavano e riducevano all’osso la squadra di De Marchi. Comunque i gialloblu centrano l’obiettivo in vista del prossimo decisivo appuntamento al Bortolo Canevini di Farra d’Alpago. Il Fortogna ringrazia il Limana e rimane a meno tre dal Ponte nelle Alpi, ma le speranze sono veramente ridotte ai minimi termini. E ora si va a Sarmede.

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