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29 dicembre 2012

Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento sul Sedico.

Sedico: i giovani per uscire dalla crisi?

“La crisi si combatte coi giovani preparati”. Con le dovute proporzioni, e con il dovuto rispetto, la frase pronunciata qualche giorno fa da un esponente politico sardo può essere applicata anche a Sedico. Non per la sfera politica, in questo caso, ma per quella calcistica.

I biancocelesti sono in evidente difficoltà. L’ultimo posto in classifica, le zero vittorie e il solo pareggio ottenuto in queste tredici giornate di campionato sono un bollettino disastroso. Il cambio alla guida tecnica, sul piano dei risultati, non ha espresso sostanziali differenze. A variare, tutt’al più, è stata l’entità delle sconfitte: se prima esse avevano, talvolta, un differenziale più elevato, ora sono sempre con una sola rete di scarto. Ma, nella sostanza, ciò conta poco.
Il penultimo posto si allontana di domenica in domenica. Ora i punti di distanza sono nove. Addirittura tredici le lunghezze che separano i sedicensi dalla salvezza diretta. Ma parlare di ciò, in una situazione così pesante, risulta una considerazione velleitaria.

Veniamo al match di domenica scorsa. 1-2 con la Ztll, dodicesima sconfitta e ventisettesima rete subita. E’ stato segnato anche un gol, però. A rete è andato Gabriele Zanella, attaccante della formazione Juniores, con una bella conclusione dal cuore dell’area su cross dal fondo. E, seppur per meno di due minuti, il Sedico era riuscito a riequilibrare il punteggio.
Che stia proprio nel vivaio di giovani la possibilità di risollevarsi per il Sedico? In panchina, l’altra domenica, c’erano i giovanissimi Vanz, Zanella (che, appena entrato, ha segnato), Grebic e Cella.

Perché non provare ad impiegarne qualcuno, allora, con maggior continuità? L’anno scorso avevano trovato posto con una certa frequenza l’esterno Simone Cella (impiegato anche nella stagione della promozione dalla Seconda e andato più volte in gol) e il centrocampista Carlo Piccoli. Riproporli, magari anche dall’inizio, non sembrerebbe un rischio eccessivo.
Proprio nella finestra di mercato invernale se ne sono andati due esperti come Gigi Gorza e Saverio Trizio. Due esperti, è vero, che però non hanno saputo incidere (forse per una condizione atletica non più ottimale?) in positivo.

Ecco allora che la soluzione può arrivare dal basso, dal “terzo soppalco”. In altre parole, insomma, dai giovani.

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