Notizie, interviste e approfondimenti sui campionati di calcio in provincia di Belluno.
Comunicati e decisioni dal mondo della Figc.
Aggiornamenti in diretta da tutti i campi, dalla Serie D alla Terza categoria.

31 dicembre 2012

Plavis: determinazione e voglia di vincere per uscire dal tunnel

Una squadra che l’anno scorso aveva centrato i play-off, uscendo immeritatamente contro l’SP Calcio 2005; un mercato estivo degno di nota, con gli arrivi di Emanuele Scopel, Denis Lira, Selim Rexhaj e dei fratelli De Lazzer; la riconferma di giocatori importanti per la categoria come Fin, Nogarè, Oppio, Brandalise, Garlet, Marsango, ecc. ; un inizio di stagione da schiaccia sassi, con 7 vittorie in altrettante gare, 21 gol realizzati e solamente 3 subiti.


Questi qui sopra sono nomi e numeri che appartengono alla Plavis, una squadra che, fino a fine Ottobre, era praticamente da record. Con Novembre però, qualcosa si è rotto nei meccanismi quasi perfetti di una squadra che guidava il girone G di Prima categoria. Il 4 Novembre, il pareggio, nemmeno troppo meritato, a reti inviolate contro la Cisonese e poi la tempesta: quattro gare e quattro sconfitte, 10 reti subite in 360 minuti e solamente un gol fatto, oltretutto su rigore.

Difficile capire quale potrebbe essere il problema che ha afflitto i bianco-azzurri in questi due ultimi mesi. La prima sconfitta, forse l’unica immeritata, è arrivata in quel di Fregona, ma poi le prestazioni poco convincenti sono continuate e sono arrivate le batoste contro la Vazzolese ed il Lovispresiano. Il culmine del momentaccio è stato però toccato alla vigilia del Natale quando la Plavis è crollata in quel di Altivole per 4 a 0, cedendo ad una squadra che, con tutto il rispetto, non si è certo dimostrata trascendentale. I 90 minuti contro l’AltivoleseMaser sono stati il riassunto perfetto delle ultime partite: difesa da registrare, attacco privo di idee ed incapace di pungere, centrocampo non in grado di illuminare il gioco offensivo e soprattutto di funzionare da diga davanti alla linea difensiva, ma la cosa peggiore, è che si vista una squadra demotivata, dove nessuno ha dato il 100 per 100 e dove la voglia di combattere e di far punti era rimasta, senza ombra di dubbio, in terra bellunese.

Sicuramente le condizioni climatiche dell’ultimo mese e mezzo, fra forti piogge, ghiaccio e neve, non hanno certo favorito le sedute di allenamento, ma come ben sottolineato da capitan Nogarè al termine del 4 a 0 di Altivole, il problema non è certo quello o comunque non è quello principale.

La Società ed in primis il direttore sportivo Giuseppe Pol, si attendono una risposta forte dalla squadra già nel recupero di domenica 6 Gennaio in quel di San Gaetano. Una sconfitta potrebbe costare la panchina di mister Dario Tollardo. Settimana scorsa c’è stato un confronto a “parecchi occhi” fra Società, mister e giocatori: da quella che in gergo si può chiamare “tirata d’orecchie”, non è trapelato poi molto, ma ad oggi, tutti sono ancora con mister Tollardo e quindi, nel giorno della Befana, i bianco-azzurri cercheranno di vincere e convincere, per loro, per la classifica, per la Società e a questo punto, soprattutto per il tecnico di Callibago.

In quel di San Gaetano saranno sicuramente disponibili Nogarè che rientra dalla squalifica, Lira che ha risolto i problemi di lavoro e dovrebbero essere nuovamente disponibili fin dal primo minuto bomber Brandalise ed anche i centrocampisti centrali Scopel e Garlet. Mister Tollardo avrà quindi la possibilità di schierare la miglior formazione possibile contro una neo promossa, che fin qui, grazie soprattutto ai gol di bomber Fruscalzo, sta facendo un grande campionato. Resta comunque ovvio che, l’indiscussa qualità dei singoli giocatori bianco-azzurri potrebbe non bastare se chi scenderà in campo non sarà pronto a dare anche più del 100 per 100, a sostenere ed aiutare il compagno in difficoltà, a lottare con la giusta cattiveria su ogni singolo pallone. In definitiva, servirà una prestazione di cuore per i ragazzi bianco-azzurri, perché le partite ed i campionati sono vinti dalla Squadra, dal Gruppo e non dai singoli. In un periodo in cui tutto sta girando storto, nell’attesa che arrivino momenti migliori, forse una prestazione meno ricercata dal punto di vista del gioco, ma fatta della giusta determinazione e voglia di vincere, potrebbe essere la “giusta medicina” per uscire da un tunnel che si sta facendo sempre più lungo e buio.

Nessun commento:

Posta un commento