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30 dicembre 2012

Intervista ad Alberto Tibolla

di Gianluca Da Poian


Il centrocampista del Chievo, Alberto Tibolla, si sta facendo conoscere sempre di più a livello nazionale per le frequenti convocazioni con la rappresentativa under 17 dell' Italia. L' ultima, in ordine di tempo, per la trasferta in Grecia, partita persa 1-0 dalla nostra selezione. Le vacanze di Natale rappresentano un' occasione per far ritorno nella sua Sedico e perciò abbiamo deciso di intervistarlo, per raccogliere le sue impressioni relative ai suoi attuali impegni calcistici.


Allora Alberto, la tua presenza con la Nazionale under 17 sta diventando pressochè costante; che cosa provi quando scendi in campo con la maglia azzurra?
E' sempre un' emozione grandissima quando, prima di ogni partita, si canta l' Inno. In quei momenti la tensione è altissima perchè si concentrano tutte le aspettative e i desideri di chi pratica e ama questo sport. Poi affrontare nazionali come Germania, Inghilterra, fare gli allenamenti a Coverciano....insomma ogni volta è una bellissima esprienza.

Quali sono i prossimi appuntamenti con l' Italia?
A marzo ci sarà la seconda fase dell' Europeo di categoria, dove siamo arrivati dopo aver vinto il nostro girone nella prima fase, alla quale io non avevo partecipato a causa di un infortunio. Se passeremo la seconda fase andremo direttamente alla fase finale di quest' estate che potrebbe essere il pass per i Mondiali.

Se sei arrivato in Nazionale è anche merito delle tue prestazioni con il Chievo; come procede la vita a Verona?Verona è una città molto bella e tranquilla, poi ho anche la fortuna di vivere in un convitto in centro insieme ad altri miei compagni. Ormai è il mio terzo anno nella città scaligera e ho fatto l' abitudine anche alla nostalgia di casa. Però, quando posso tornare, sono sempre molto felice, perchè ho la possibilità di stare con la mia famiglia e i miei amici.

Dal punto di vista dei risultati personali e di squadra invece vosa ci racconti?Quest' anno sono il capitano degli Allievi Nazionali; mi fa piacere essere uno dei punti di riferimento della sqaudra e cercare, per quanto possibile, di dare una mano ai miei compagni.  Attualmente siamo secondi in campionato a due punti dall' Inter e ho messo a segno anche quattro reti, fra cui una al Milan su punizione.

Qual è la differenza per un giocatore fra trovarsi a disputare una partita con la propria squadra di club e con la propria Nazionale?
Bè la differenza ovviamente esiste; con l' Italia è sempre un test da sfruttare al massimo perchè non è detto che, se sei convocato per 2-3 partite, poi questo avvenga automaticamente anche in seguito. Con il Chievo invece sono più tranquillo perchè posso contare sulla maggior coesione con i miei compagni e anche la società ti lascia il tempo di crescere sia come giocatore che come persona.

Grazie mille per la tua disponiblità, Alberto e in bocca al lupo per la tua carriera!

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