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07 novembre 2012

Sedico | Intervista a Ciccio Esposito

di Nicola Pasuch
Guglielmo “Ciccio” Esposito, il neo tecnico del Sedico, che ha esordito sulla panchina biancoceleste domenica scorsa, nella rocambolesca sconfitta interna con l’Altivolese Maser, parla del suo ritorno a Sedico, della squadra che ha ereditato e della partita di domenica scorsa.

Due parole sul suo esordio: una sconfitta, maturata nel finale, in doppia inferiorità numerica.
“Ci ho creduto fino alla fine, ma abbiamo regalato due giocatori agli avversari. Il calcio è questo: gli episodi ti condannano. Il Sedico ha fatto un grande passo in avanti come mentalità. Abbiamo fatto bene sia per quanto riguarda la condizione fisica che il gioco, nonostante il campo non in perfette condizioni”.
 
Che gruppo ha trovato? Come ha visto, anche psicologicamente, i giocatori?
“Il gruppo è un po’ deluso dalle prestazioni e dai risultati, specie dopo la sconfitta con la Follinese. Ma già nell’allenamento di rifinitura di venerdì scorso ho visto i giocatori molto partecipi e motivati. So di dover fare anche un lavoro psicologico. Ma in questa squadra ci sono i singoli che possono fare la differenza”.
 
Quale sarà il suo lavoro sulla panchina sedicense?
“Devo lavorare molto ma sono convinto e molto fiducioso: ho a disposizione una squadra con carattere, determinazione e qualità. Dovremo essere bravi ad interagire tra società, allenatore e giocatori. Abbiamo già dimostrato di non essere inferiori a nessuno".
 
L'obiettivo salvezza è ancora raggiungibile?
"Cercheremo di portare a termine questa impresa, non facile. Ma a me le imprese piacciono e mi metto sempre in discussione”.
 
Quanto a lei, non è certo un volto nuovo a Sedico...
“A Sedico ero già stato come giocatore. Poi la dirigenza mi aveva chiesto di fermarmi per allenare la squadra Juniores. In seguito ho allenato i giovanissimi del Belluno e la Juniores elite del Cavarzano, prima di passare ad allenare alcune prime squadre”.
 
Tra l’altro, tre stagioni fa fu proprio lei, alla guida dell’Orsago, a condannare alla retrocessione in Seconda categoria il Sedico.
“Sì, è vero, ma è acqua passata: pensiamo tutti solo al presente. Ora dobbiamo ragionare partita per partita, senza pensare a programmare”.

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