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26 aprile 2012

Recupero 20° Giornata Seconda R by MaPo


Un tormento, un grattacapo. La Seconda R è un rebus da cervelloni. A tre dalla fine ancora ombre offuscano la risoluzione dell’enigma. 25 aprile dannato per la ZTLL che in un sol colpo si mangia i tre punti di vantaggio che la incollavano apparentemente in maniera sicura al vertice. La compagine di Signoretto cade inerme in casa con il Cappella Maggiore mentre il Ponte nelle Alpi regala un senso ancora più profondo alla rivincita ottenuta contro il Coi de Pera nel derby. Di nuovo aria di cime, oltremodo tempestose, per i granata.

Non dorme il Vittsangiacomo che va a vincere in sicurezza a Cortina e lievita a meno uno dalla coppia al comando. Per il titolo ci sono anche i trevigiani di De Nardi ricordando che in caso di arrivo a pari punti si giocherà un elettrizzante spareggio.
Si entra poi nel contesto della frenetica corsa ai play-off. Si avvantaggia l’Auronzo che si libera dello Schiara, stacca il Barbisano al quarto posto e va a più cinque sul sesto. Per i galletti prende forma anche un miracoloso meno quattro dalla vetta.
Quinto è il Barbisano che mantiene i tre punti di vantaggio sul Cadore impattando in casa contro gli avversari diretti. Due a due che non aiuta nessuno se non la Fulgor Farra che prosegue nella sua memorabile rimonta grazie al successo casalingo sul Comelico. Gli alpagoti sono a pari punti con il Cadore a meno tre dai play-off.
Pareggio scritto tra Sarmede e Virtus Sernaglia tra due squadre che non hanno più nulla da chiedere a questo campionato, mentre il Castion espugna Revine Lago nello scontro diretto contro il Tarzo. Per i verdi è un passo decisivo, quasi definitivo verso la salvezza diretta.
Una zona play-out che assume forme sempre più solide. Comelico, Cortina e Coi de Pera sono condannate, c’è da vedere la posizione in griglia e soprattutto l’evoluzione dei distacchi in queste ultime tre giornate.
I tre punti di Mel consentono al Cappella di raggiungere il Tarzo e di mettere un più dodici sulla penultima, quel Coi de Pera che a questa distanza non potrebbe affrontare il primo turno dei play-out retrocedendo direttamente al secondo turno. Il distacco deve rientrare a meno dieci oppure i pontalpini devono cercare di superare il Cortina che ha due punti in più.

Matchday twenty ai raggi X
Z.T.L.L. Sinistra Piave (51) – Cappella Maggiore (32) 1-2. 
La doppietta di Del Puppo regala al Cappella Maggiore il momentaneo sapore della salvezza diretta ai trevigiani. Ma l’effetto più incisivo lo ha indirettamente sui pericolosi giochi di vertice. Lassù l’aria si fa sempre più rarefatta per la ZTLL che perde clamorosamente tre punti in casa consentendo al Ponte nelle Alpi di riequilibrare le sorti in cima alla classifica. È un primo tempo senza capo ne coda quello che mettono in piedi gli uomini di Alex Signoretto e i trevigiani ne sanno approfittare alla grande. I padroni di casa provano nella ripresa a rimettersi nella retta via, ma non è giornata e il gol di Salvador nel finale non è altro che un brodino. Le tre giornate che ci separano dal termine della stagione regolare saranno lunghissime. Ancora una volta questo campionato ha saputo dimostrare quanto ogni tappa possa nascondere insidie e sorprese. Clamoroso è anche che una compagine come quella di Domenico Del Puppo possa avere così pochi punti. La situazione ora è molto migliorata ma ancora non definitiva. Ricapitolando: il Cappella è a pari merito con il Tarzo al quintultimo posto. Se tutto fosse nella norma ci alla fine ci sarebbe uno spareggio tra le due per decretare chi si salva e chi deve invece fare i play-out, invece il vantaggio di più dodici della coppia sul Coi de Pera (il teorico avversario nei play-out) permetterebbe di salvarsi anche senza giocare quella partita mandando i pontalpini direttamente al maledetto turno successivo. Da qui alla fine saranno tutte partite decisive anche se il prossimo step non è certo il più duro per ZTLL, che ospita un Sarmede senza più nulla da dire, e per Cappella Maggiore, cha attende lo Schiara che con una sconfitta sarebbe matematicamente retrocesso.
Ponte nelle Alpi (51) – Coi de Pera (20) 1-0. 
Incredibile come questo risultato segni in maniera compromettente il destino delle due protagoniste del match di Mel. Il Ponte nelle Alpi vince il derby, ottiene la rivincita e raggiunge la ZTLL in vetta al girone. Il Coi de Pera perde ancora e scende inesorabilmente a meno dodici dalla coppia Tarzo Revine Lago-Cappella Maggiore. Destini incrociati per novanta minuti. La truppa di Pierobon riaccende i motori e si riporta lassù. Un successo non di certo brillante, ma sicuramente pesante. Conquistare il derby ti lascia sempre qualcosa di speciale, una carta in più sul piano psicologico da giocarsi nelle tre finali che attendono Ponte e rivali da qui al termine del campionato. Decide nel primo tempo la frustata di Simone De Min e all’Orzes non potevano augurarsi un 25 aprile migliore. Il Coi de Pera si batte con tutto l’orgoglio possibile, ma non basta. La situazione si sta facendo drammatica sportivamente parlando. Recuperare qualcosa dal meno dodici è molto più difficile di quanto possa sembrare, più alla portata è cercare il sorpasso sul Cortina per mandare gli ampezzani nei guai perché da terzultimi si affronterebbe il Comelico, e lì il distacco non è così profondo. La truppa di De Biasi proverà a rialzarsi nella sfida interna con i Cadore, mentre il Ponte è atteso dalla trasferta a cinque stelle in Auronzo.
Cortina (22) – Vittsangiacomo (50) 0-3. 
Cagnato, Mazzer e Tomasella: il trittico infernale che scioglie il Cortina e ripropone il Vittsangiacomo come pericolo pubblico numero uno per le altre pretendenti al titolo della Seconda R. I trevigiani sfruttano in pieno lo scivolone della ZTLL e adesso il primo posto è distante soltanto un punticino, anche se sono due le compagini ad occuparlo. A San Giacomo di Veglia ci credono e fanno bene. La rosa ha le qualità per competere con le avversarie, ma dispone di più esperienza rispetto a Ponte e ZTLL. Potrebbe essere questa la chiave di lettura decisiva in vista del rush finale. Domenica per De Nardi e compagnia c’è il viaggio in Comelico, partita delicata che potrebbe però regalare un momento estremamente importante nel cammino verso la gloria. Il Cortina non riesce ad equilibrare il confronta che la vedeva nettamente perdente sul piano tecnico. Non è bastata la consueta buona volontà, ma era difficile aspettarsi diversamente in una stagione così avara di fortune. Il rischio ora per la squadra di Gioioso è quello di farsi superare dal Coi de Pera, e il penultimo posto metterebbe in discussione anche la possibilità di giocarsi il primo turno dei play-off. Sono fondamentali dunque le ultime tre gare per il destino dei biancazzurri, a partire dalla prossima trasferta che sarà proprio a Revine Lago. Un rischio e un’opportunità allo stesso tempo. Può decidersi tutto.
Auronzo (47) – Schiara (12) 4-1. 
Momento magico per l’Auronzo. Non fa certo notizia il quattro a uno con cui gli uomini di Ben si sono sbarazzati dell’ultima in classifica, ma il fatto che questi tre punti spediscono i galletti a meno quattro dal vertice è quanto basta per togliersi il cappello di fronte alla corazzata in maglia rossoblu. A meno tre dal termine l’Auronzo può dirsi quasi interessato alle questioni che riguardano addirittura al primo posto. Certo è quasi un’utopia a meno quattro e partendo dal quarto posto, ma la possibilità di sentire l’odore delle altissime sfere è quanto gli auronzani si meritano. Conta di più però il più cinque sul Cadore sesto, manca poco per i play-off, ma non è scontato. È l’altra terribile faccia della medaglia che presenta un trittico di partite finali che spaventerebbe chiunque. È vero che due saranno alla Zandegiacomo, la prima e l’ultima, però Ponte nelle Alpi, la maledizione Cadore e Fulgor Farra fanno paura. Si avete letto bene: domenica ad Auronzo saranno di scena i granata di Pierobon per affrontare l’ostacolo più consistente della loro corsa al primo posto. Match magnifico. Contro lo Schiara i padroni di casa vanno addirittura in svantaggio per la rete del mai domo Andrea Viel. Un po’ di spavento, poi però i galletti si mettono a giocare e pareggiano con Pitarevic prima di dilagare nella ripresa con De Mattia, Da Vinchie e Martinig. Se perderà a Cappella Maggiore la truppa di Zecchin domenica sarà matematicamente retrocessa.
Barbisano Eclisse (45) – 1919 Cadore (42) 2-2. 
Quattro gol ma poche emozioni. Due a due che consegna un punto quasi inutile ad entrambe perché l’Auronzo ha la possibilità di provare la fuga e da sotto la Fulgor raggiunge il Cadore al sesto posto a meno tra dal Barbisano e dai play-off. Domenica c’è proprio Fulgor-Barbisano, ovvero il primo di tre impegni complicati per i trevigiani che da nelle ultime due affronteranno Tarzo Revine Lago e la trasferta a Mel contro la ZTLL. È alto il rischio di bruciare tutti i miracoli costruiti con il sudore fino a questo momento per gli uomini di Luciano Casagrande. In ogni caso resterà una stagione straordinario però l’amaro in bocca sarebbe difficile da ingoiare per i ragazzi che rappresentano una frazione di Farra di Soligo. È evidente a tutti il calo del Barbisano nell’ultimo periodo, ed è proprio questo fattore che fa pensare ad un possibile crollo dei trevigiani nelle ultime tre giornate. Anche il Cadore non sta proprio al meglio, sul campo si nota una squadra un po’ impaurita e priva di freschezza atletica. Nelle ultime tre giornate è ancora possibile una rimonta ma diventa obbligatorio andare a vincere a Pian Longhi sul terreno del Coi de Pera domenica. Le motivazioni devono riuscire a prevalere sui problemi. Nelle ultime due i biancorossi di Liguori avranno Auronzo e Vittsangiacomo.
Fulgor Farra d’Alpago (42) – Comelico (26) 2-1. 
È da raccontare in un film quanto sta facendo la Fulgor Farra. Dal cambio del mister gli alpagoti sono imbattuti e con questo successo raggiungono il Cadore issandosi a meno tre dai play-off. Oltre alla sempre crescente autostima e alle cose buone che si vedono sul capo, alla Fulgor vanno bene anche gli episodi. Il primo gol è siglato da Bortoluzzi dopo uno scambio con Simone Padovan, il secondo lo segna Padovan in prima persona ma l’attaccante è bravo a sfruttare un evidente svarione della retroguardia comeliana. A questo ritmo tutto è possibile alla squadra ufficialmente assegnata a Celeste Mognol. Il vero banco di prova è la partita di domenica con il Barbisano. Per il Comelico è una sconfitta che ormai chiude definitivamente le porte per la salvezza diretta. Sei punti sono troppi a questo punto e domenica in Comelico arriva il Vittsangiacomo in lotta per il titolo. La squadra di Magistro ora deve puntare a restare dov’è, al quartultimo posto con la possibilità poi di pareggiare nella doppia sfida di play-out per salvarsi. I verdi danno comunque buoni segnali nel secondo tempo quando riescono ad accorciare con Romano che precedentemente aveva anche colpito la traversa. Il Comelico può salvarsi.
Calcio Sarmede (37) – Virtus Sernaglia (39) 1-1
L’uno a uno certifica quanto ci si aspettava. Sarmede e Virtus Sernaglia possono ormai rilassarsi perché la loro stagione ormai non potrà avere né infamia né lode. Rigore di Pavan per gli ospiti, l’eterno Omar De Luca per i padroni di casa, la posta è spartita e tutti se ne tornano a casa tranquilli. Al Sarmede può anche andar bene, salvezza ottenuta senza troppi patemi in un campionato più agile rispetto a quello dello scorso anno. Chissà che prima o poi la compagine di Da Frè non ci regali una stagione da protagonista ai piani alti. Meno soddisfatti saranno quelli di Farra di Soligo e Sernaglia della Battaglia. La fusione non ha portato i risultati sperati, sicuramente da quelle parti qualcosa in più si aspettavano. La squadra di Stefano Merlo si trova a meno sei dai play-off con tre gare da giocare, ormai non c’è più nulla da sperare. Magari un finale di orgoglio potrebbe rendere un po’ meno amaro l’estate.
Tarzo Revine Lago (32) – Castion (34) 1-2. 
Qui si compie il risultato più importante del 25 aprile. Il Castion espugna Revine Lago, sorpassa il Tarzo e si getta nelle amorevoli braccia della salvezza. Non è ufficiale, ci sarà ancora da lottare, ma i numeri parlano chiaro: più due sulla coppia Cappella Maggiore-Tarzo, ma soprattutto più quattordici sul Coi de Pera che in caso di arrivo al quintultimo posto diventerebbe la potenziale avversaria dei verdi del Nevegal. A questo si aggiunge un calendario tutt’altro che proibitivo da qui alla fine del campionato: due squadre che non hanno più nulla da chiedere come Virtus Sernaglia e Sarmede in casa, e la trasferta sul campo dello Schiara ultimo e tra una settimana probabilmente già retrocesso. Basta non rilassarsi e la questione è fatta. Sembrava impossibile dopo lo 0 a 5 di Cappella Maggiore, poi quattro vittorie, un pari e una sconfitta. Un ruolino di marcia eccezionale per Salvador dal suo approdo a Castion. Decisiva la doppietta dagli undici metri di capitan Caneve, l’uomo decisivo nel momento decisivo e nel corso di tutta la stagione. Anche il gol trevigiano è dal dischetto, lo sigla il solito Uliana, ma non basta alla compagine di Adriano Poser per portare a casa punti. È una sconfitta pesante tra le mura amiche. La salvezza potrebbe arrivare lo stesso, ma occorre fare ancora un po’ di punti per avere la sicurezza di tenere il Coi de Pera più indietro di più di dieci punti.



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