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10 aprile 2012

Due petardi, una lattina e una maglietta sfilata

di Gwynplaine


Le cronache sportive non lo hanno quasi riportato (Gigi Sosso ne ha fatto rapidissimo cenno) . Ed, infatti, di sportivo, in tutto ciò, c’era – e c’è - molto poco. Quanto basta, tuttavia, per una riflessione e, magari, un invito a segnalare la questione nelle sedi opportune. Perché i regolamenti vanno, se necessario, rivisti, sottolineati, comunque applicati. Nulla di straordinario, per carità, perché cose del genere si vedono abbastanza spesso. Comunque troppo spesso. Quanto basta, in ogni caso, per intervenire ed evitare che la palla di neve diventi valanga.

Finale di Coppa Dolomiti, 37’ del secondo tempo. Marjan Palushi, il migliore in campo, segna un gran gol, il secondo della giornata. Beccato per tutta la gara (lui ed i dirimpettai interessati sapranno perché) il numero 7 del Longarone si precipita sulle reti, verso la tribuna dei tifosi. I suoi? Manco a pensarci. Verso il settore del Mix. Toglie la maglia (nessuno ha visto, o forse tra i dilettanti ciò è concesso?) ed esulta. No, non esulta. Inveisce, o qualcosa del genere. Perché se avesse esultato si
sarebbe precipitato verso i suoi sostenitori. Dalla tribuna piove di tutto, sul numero 7. Di certo una lattina di Coca Cola e due petardi non piccolissimi. Ci fosse stato dell’altro tra le mani dei lamonesi, anche quello sarebbe finito in campo. E, d’altro canto, non ci fosse stata la rete, Palushi sarebbe finito contro chissà chi...
Finisce lì: l’arbitro (Turrin) fa finta di non vedere. E forse è meglio così, per la gara. Per lo sport forse no.

Perché - si domanda questo sfigurato - è comportamento sportivo provocare la tifoseria avversaria?. E’comportamento sportivo, d’altro canto, provocare per tutta la gara un giocatore? Eppure cose del genere si ripetono sempre più spesso.

Altro esempio. Una gara di Promozione, un mese fa, circa. Nel Bellunese. La gara finisce: un giocatore ospite, vittorioso, esce sfilando davanti alla tribuna (in terra, e chiamarla tribuna è già esagerato) e mostra un dito (non quello per indicare l’Ok). Ripetutamente, alternandolo con il gesto dell’ombrello. In passerella, appunto.

Domanda. Il regolamento non consente al direttore di gara di sanzionare un giocatore che provoca così platealmente la tifoseria? Il regolamento non consente al direttore di gara di sanzionare il capitano della squadra la cui tifoseria mantiene comportamenti oltremodo antisportivi?

O forse il regolamento consente solo di ammonire un giocatore che si toglie la maglietta, magari esultando con i suoi compagni, le lacrime agli occhi, per il primo gol fatto in carriera?

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