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24 aprile 2012

27ª Giornata Seconda R by MaPo


Di nuovo calcio, quello vero almeno in seconda categoria. E in Seconda R i colori rossoblu della ZTLL continuano a dominare. Gli zumellesi passano nella tana dello Schiara, il fanalino di coda onora come pochi l’impegno, anche se la terza categoria è ormai una certezza, e costringe la capolista a stringere i denti fino in fondo per portare a casa il tre a due finale. I tempi dei sorrisi nello spogliatoio di Signoretto arrivano però dopo il triplice fischio perché da Barbisano arriva la notizia del pareggio del Ponte nelle Alpi. I granata non sono riusciti nell’impresa di espugnare il terreno della quarta in classifica e ora sono costretti ad inseguire da meno tre con soli quattro turni a disposizione. Per i trevigiani è un pari prestigioso ma che non aiuta in classifica perché l’Auronzo vince a Pian Longhi con il Coi de Pera e agguanta la compagine di Casagrande a quota 44 al quarto posto. Il Cadore, quella che al momento resterebbe fuori dai giochi del post-campionato, è a meno tre dalla coppia perché non va oltre l’uno a uno in casa contro un vivissimo Comelico in un derby molto spettacolare.

Tranquilli voi di San Giacomo di Veglia, non ci siamo dimenticati di voi. Si, perché il Vittsangiacomo piega ferocemente il Castion tra le proprie mura e mantiene la terza piazza a meno quattro dal vertice. Adesso però il Ponte è sopra solo di un punto e il secondo posto è si un ripiego per i trevigiani, ma in vista play-off non sarebbe poi così male. Ben lungi comunque dal considerare la lotta al primo posto chiusa.
Sotto al Cadore è praticamente ora di sventolare la bandiera bianca a Farra di Soligo. La Virtus Sernaglia è fermata a domicilio dal Cappella Maggiore e scende a meno sei dalla zona play-off. Prende sempre più quota invece una stupefacente Fulgor Farra che espugna con determinazione Fiames costringendo il Cortina ad arrendersi all’evidenza che recita il nome dei play-out. Ma quel che più conta è che gli alpagoti restano a meno cinque dai play-off. È tanto, ma non un enormità visto cosa propone il calendario.
È salvezza sicura invece per il Sarmede. I trevigiani rimandano al mittente il Tarzo Revine Lago e salgono a più sette sul quintultimo posto. Il Tarzo di Poser invece deve ancora lottare dato che il Cappella è a soli tre punti.
Il Castion è la squadra su cui fare la corsa per salvarsi. I verdi di Salvador ritornano a fare i conti con la sconfitta e perdono un punto dal Cappella Maggiore, la quintultima. Gli uomini di Del Puppo poggiano a ventinove punti, a due dalla salvezza e dunque dal Castion, a tre dal Tarzo. Sotto è ancora vivo il Comelico, giunto a tre risultati utili consecutivi e a meno cinque dalla compagine del Savaris. Rassegnate invece Cortina e Coi che possono solo lottare per una posizione in griglia migliore.
Mercoledì si torna in campo per il recupero della ventesima giornata. Un turno infrasettimanale molto delicato, forse l’ago della bilancia del rush finale.

Matchday twenty-seven ai raggi X

Schiara (12) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (51) 2-3.
È necessaria la giornata di grazia di bomber N’diaye per mettere sotto l’ultima della classe. Non c’è niente da fare, sono gli scherzi di questa Seconda R così equilibrata in cui ogni partita può riservare la trappola perfetta. La ZTLL si aggrappa al suo attaccante per strappare tre punti che al novantesimo acquistano un valore ancora più rilevante del semplice risultato di una partita. Infatti il pari del Ponte consenta alla truppa di Alex Signoretto di guadagnare ancora lì davanti a tutti, ora l’immagine della ZTLL traspare in maniera più nitida sopra a tutte le altre. Vantaggio di più tre sui granata e destino saldamente nelle mani zumellesi. Una partita davvero poco prevedibile e per questo il merito dei blaugrana è ancor maggiore, successo che è lì per dimostrare la riuscita del percorso di maturazione di un gruppo che nel lontano ottobre aveva perso tutte le sicurezze dopo essersi lasciato beffare in una sfida del genere contro il Coi de Pera. Questa volta le certezza ci sono, la più consistente porta il nome di Daouda N’diaye che con questa pesantissima tripletta lievita a ventitré gol in campionato. I nobili sforzi della compagine di Alessandro Zecchin si compiono nelle reti di Albano e Sbardella che però non bastano ai gialloneri per mettere a segno quello che sarebbe stato forse il risultato più sbalorditivo dell’intera stagione. Purtroppo per loro allo Schiara alla fine non resta nulla e da adesso in poi ogni domenica potrebbe essere quella giusta perché le venga consegnata l’amara matematica che attesti la retrocessione. Il rischio si correrà già da mercoledì quando il fanalino di coda farà visita all’Auronzo. La capolista invece è attesa da un rischioso impegno interno contro il Cappella Maggiore.

Barbisano Eclisse (44) – Ponte nelle Alpi (48) 1-1.
Pareggio totale: stessa anticamera, stessa prestazione, stesse conseguenze in classifica. Senza contare che entrambe finiscono in dieci per le espulsioni di Davide Mares e Piai. L’uno a uno non sta bene a nessuno. Il Ponte nelle Alpi perde due punti nella corsa al primo posto, il Barbisano in quella lotta non c’è più definitivamente e non si scrolla nemmeno di dosso quel rischio, non utopico, colorato di biancorosso. Il Cadore è a meno tre ed è lì a testimoniare che chi è sotto all’asticella del quinto posto ci crede ancora. Mercoledì lo scontro diretto in casa dei trevigiani che potrebbe si mettere il Cadore fuori dai giochi, ma anche avere l’effetto opposto. Forse per la prima volta nella stagione la pressione la sentono anche all’interno dello spogliatoio di Luciano Casagrande. Non è di certo il momento migliore anche per la serenità del gruppo di Charly Pierobon. Il Ponte non riesce più a trovare i tre punti e la trasferta a Barbisano è l’emblema di questa situazione. Granata avanti con De Min nel primo tempo, vengono raggiunti dal puntello di Saccon quando mancava poco più di un quarto d’ora. La determinazione e l’ambizione ci sono, è venuta meno quella forza risolutrice che ha condotto il Ponte nelle Alpi nei quasi sei mesi che gli uomini dell’Orzes hanno passato in testa alla classifica. E ora può piovere sul bagnato. Il 25 aprile c’è il derby con il Coi de Pera che non vede l’ora di complicare la vita ai cugini, poi domenica la trasferta in Auronzo. O il Ponte tira fuori l’artiglieria pesante oppure la ZTLL se ne va, e il Vitt potrebbe sfruttare per rubare anche la seconda piazza.

Vittsangiacomo (47) – Castion (31) 4-1.
Non tiene il Castion alla corte del Vittsangiacomo. I trevigiani controllano la partita e vanno a segno quattro volte per piegare la resistenza verde. Il primo posto è ancora un obbiettivo plausibile visto a distanza di quattro punti. Domina a centrocampo la squadra di De Nardi e il Castion non può nulla anche se non manca a livello di grinta e spirito combattivo. La partita non muore mai fino a quando Mazzer mette il sigillo finale con la quarta rete di squadra. Le prime tre dei trevigiani sono di Mattiuzzi, Ortolan e Vienna, la marcatura bellunese è di De Min. Ora sul cammino del Vitt ci sono due trasferte dolomitiche: prima il Cortina il 25 aprile, poi in Comelico. Due battaglie in cui il Vitt non può permettersi di non dare il cento percento. Quando gira il centrocampo però i trevigiani diventano una macchina da guerra, dura per chiunque da bloccare, tanto meno per un Castion encomiabile ma non di certo con a disposizione le stesse qualità dei padroni di casa. La striscia positiva dei verdi si ferma dopo quattro risultati utili consecutivi e tre vittorie in fila. Il Cappella Maggiore non ha vinto dunque la compagine di Salvador resta fuori dalla zona rossa, anche se due punti da gestire sui trevigiani di Del Puppo non sono di certo una garanzia. Serve una grande prova a Revine Lago mercoledì in uno scontro diretto che potrebbe mettere fine alle preoccupazioni di chi ne risulterà vincitrice. La temperatura si fa sempre più calda.

Coi de Pera (20) – Auronzo (44) 3-4.
Non c’è logica nella trama del match, molta di più invece quella riscontrabile nel risultato finale he in ogni caso premia la squadra più forte. Anche se a detta di tutti un pari avrebbe rispecchiato di più l’andamento della partita più pazza della stagione. L’Auronzo ottiene i tre punti grazie anche alla maturazione di una squadra a cui non serve più dominare per vincere. Finalmente anche io galletti sanno sfruttare gli episodi a loro congeniali, come i ripetuti errori della difesa e del portiere pontalpino. Non c’è logica perché è la difesa di De Biasi a regalare reti a grappoli agli ospiti, la stessa difesa in cui gioca il terzino Piazza che è l’autore di tutte e tre le reti dei padroni di casa. Le marcature auronzane sono di Da Vinchie, Pitarevic, Bombassei e Cian. Un festival di botta e risposta fino al 2-2 poi la compagine di Ben allunga fino al 4-2 mentre nel finale Piazza mette a segno l’ultimo gol della giornata. L’Auronzo raggiunge il Barbisano al quarto posto e allunga sul Cadore sesto: più tre sui cugini. Non è un vantaggio decisivo, ma già importante considerando che mercoledì allo Zandegiacomo salirà lo Schiara mentre Barbisano e Cadore si incroceranno in terra trevisana. È l’occasione per sistemare ancora la situazione lì all’interno della zona play-off. Il Coi de Pera non può più sperare nella salvezza diretta. Undici punti di ritardo dal Castion su dodici ancora in palio sono una sentenza, il peggio è che il Cappella Maggiore si è presa un punto in trasferta ed è salita a più nove dai pontalpini di De Biasi. Ricordando che con dieci punti di margine il play-out non verrà disputato.
1919 Cadore (41) – Comelico (26) 1-1.
Spettacolare, ricco di episodi, ma senza vincitori. Questo è il succo di questo sentito derby tra Cadore e Comelico. Il pari è giusto anche se le reti potrebbero essere state almeno un paio in più per parte. Il Comelico va in vantaggio presto con Bergagnin che batte Michielli anche grazie ad una deviazione, il Cadore trova il pari all’alba della ripresa con il primo gol in prima squadra di Mario De Bon. Molte le occasioni da entrambe le parti e la partita è comandata a tratti dall’una e a tratti dall’altra. Un punto che non serve a molto. Il Cadore perde due punti dal quinto posto, il Comelico in realtà ne guadagna uno sul Castion (ora distante cinque punti) ma non basta. Certo è che la squadra di Magistro sta bene su più fronti però il rischio è che si un po’ troppo tardi. Cinque punti possono essere tanti con solo quattro turni da giocare, serve un ruolino di marcia da top team. Sette punti nelle ultime tre sono una nobile e meritata base, ma ora andare a Farra d’Alpago e poi ospitare il Vitt non può essere cosa troppo gradita. Un obbiettivo potrebbe essere anche quello di sopravanzare il Cappella Maggiore per approfittare poi di tutti i vantaggi che l’arrivare dodicesimi conduce in vista dei play-out. Il Cadore mercoledì andrà a Barbisano per quella che è l’ultima spiaggia che può salvare una stagione.

Cortina (22) – Fulgor Farra d’Alpago (39) 1-3.
La Fulgor Farra non ha davvero intenzione di fermarsi. Nemmeno i cenni di miglioramento del Cortina bastano a rallentare la corsa degli alpagoti che ormai si lanciano verso l’alto senza confini e soprattutto senza nulla da perdere. Di fatto la Fulgor si è tolta dalla zona play-out per elevarsi fino addirittura a cinque punti dai play-off. Difficili da recuperare in quattro partite, ma c’è ancora uno scontro diretto con l’Auronzo sulla strada degli uomini sulla riva del lago di Santa Croce. Non c’è nulla da fare per gli ampezzani che vanno anche in vantaggio con Cristian Pompanin e chiudono avanti il primo tempo. Nella ripresa la riscossa della Fulgor che pareggia con Simone Padovan poi mette la freccia e conquista i tre punti con le reti di Costa e Segat. Davvero nulla sembra poter intaccare questa risalita che ormai sembrava ai più impossibile. Di tutto altro colore il destino del Cortina che ormai si deve rassegnare ai play-out. I nove punti di distacco dal Castion sono un’enormità incolmabile a questo punto, ma sarà anche dura recuperare quel meno quattro dal Comelico che consentirebbe almeno di fregiarsi del terzultimo posto che in vista degli spareggi darebbe non pochi vantaggi. Ma in una stagione così sfortunata la compagine di Gioioso ha il suo bel da recriminare. Mercoledì a Fiames c’è il Vitt, mentre la Fulgor Farra ospiterà il Comelico per una partita che potrebbe regalare la possibilità di sognare dato che poco più in alto Cadore e Barbisano convolano in uno scontro diretto di fuoco.

Virtus Sernaglia (38) – Cappella Maggiore (29) 1-1.
Non si pungono Virtus e Cappella Maggiore, ma così facendo nemmeno una delle due riesce nel suo intento, o almeno nella piena realizzazione di esso. Si perché al Cappella un punto qui non risolve di certo i problemi, però almeno consente di accorciare sul Castion, adesso distante due punti. Invece chi ormai non ha quasi più nulla su cui poggiare le speranze è la Virtus Sernaglia. Questi due punti persi portando alla dilatazione dello svantaggio dal quinto posto fino a sei punti. Ormai solo un miracolo potrebbe rimettere in gioco i trevigiani di Stefano Merlo a cui non basta la rete del solito Gerlin, perché Ferri riesce a pareggiare i conti. Gli ospiti di Del Puppo non mollano la presa anche se la situazione cominciava a farsi pesante. L’indole è quella della squadra che lotta, e fino all’ultimo respiro ci sarà battaglia dato che non è aperta soltanto la lotta contro il Castion e il Tarzo per la salvezza diretta, ma uno scenario importante è anche quello che si potrebbe aprire se il Cappella riuscisse ancora a guadagnare un paio di punti sul Coi de Pera da qui alla fine della stagione. Concludere con più di dieci punti di vantaggio sulla penultima permette di salvarsi senza giocare la gara di play-out. Tutto questo per credere ancora. Per la Virtus è in programma mercoledì la trasferta di Sarmede, mentre per il Cappella c’è l’impegno più duro che al momento la Seconda R può proporre: la trasferta a Mel contro la capolista.

Calcio Sarmede (36) – Tarzo Revine Lago (32) 3-1.
Non c’è matematica, ma il Sarmede è salvo. Più sette sul Cappella è una distanza più che rassicurante. Non c’è verso per il Tarzo nei novanta minuti, la compagine di Da Frè è più solida e determinata e ottiene tre punti che consegnano la giusta serenità al finale di stagione del Sarmede. Non sarà per nulla sereno invece il finale del Tarzo che con soli tre punti da difendere sul Cappella Maggiore non può considerarsi tranquillo. Bisogna ancora fare punti pesanti, ancora affrontare gare ad alta tensione per poter gridare alla salvezza. La prossima, il 25 aprile, la tensione forse toccherà il suo picco massimo perché in riva al lago giungerà il Castion per una sfida che può segnare una stagione. Punti che valgono il doppio. Il Sarmede ora può giocarsele tutte con più tranquillità cercando di ottenere il maggior numero di risultati utili possibile. Mercoledì c’è l’opportunità per cercare una vittoria prestigiosa in casa con la Virtus che ormai potrebbe avere esaurito ogni velleità. Complimenti a Da Frè che con il suo lavoro è riuscito ancora una volta a condurre i trevigiani ad una salvezza diretta, questa volta senza nemmeno dover attendere l’ultima giornata come era accaduto nella stagione passata.

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