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14 marzo 2012

DOPPIETTA…la rubrica delle interviste doppie di calciobellunese

MONICA CALCINONI (Dynamo Vellai) 
vs
CRISTINA DAL BORGO (Keralpen Belluno)

Sarà l’aria di primavera, sarà l’8 marzo appena passato o semplicemente spirito di sano femminismo ma, questo giovedì “Doppietta” si tinge di rosa. Ebbene sì: come avrete già potuto notare negli aggiornamenti dei risultati della domenica, è bene ricordare che nell’universo calcistico esiste anche un piccolo mondo femminile, in cui non esistono solo pentole, panni da lavare e pannolini da cambiare, ma anche scarpini e parastinchi…ed N.B.: non sono i vostri che puntualmente lasciate in giro per la casa, cari maschietti!!! 
Ecco perchè, ospiti dell’intervista di oggi, abbiamo due calciatrici con cui potremmo chiacchierare e permettere anche agli scettici di capire che, per quanto differente da quello maschile, il calcio femminile non è una “banfa” per ragazzine che vogliono giocare a fare i maschiacci bensì una realtà ugualmente seria ed impegnativa, che merita lo stesso rispetto e visibilità. 
Fatta questa dovuta intro, passiamo la palla alle protagoniste di questo giovedì: Monica Calcinoni, che per calcio bellunese cura proprio la sezione dedicata al calcio femminile, e Cristina Dal Borgo.

Mi sono permessa di fare una dovuta precisazione sul mondo del calcio femminile per presentarvi, ovviamente potete aggiungere o obiettare quanto ritenete più opportuno! 
MONICA: Giustissima premessa! Direi che il calcio femminile meriterebbe un po' più di visibilità, appunto! Quindi assolutamente nulla da obiettare...anzi invito gli scettici a venirci a vedere: vi divertirete...noi non facciamo nemmeno pagare il biglietto!:-)
CRISTINA: Per quanto mi riguarda penso che il calcio femminile sia ancora molto bistrattato e sottovalutato in provincia, ma in generale in Italia...anche se negli ultimi anni è cresciuto molto rispetto a 17 anni fa quando ho iniziato io a praticare questo meraviglioso sport di cui sono molto appassionata. Ancora oggi molte persone definiscono il calcio come uno sport "per soli uomini" in cui le ragazze non possono centrare...ed invece, anche se ben diverso,con altri ritmi e velocità, dietro c'è tutto un universo da scoprire…ma c'è troppo scetticismo, allora mi chiedo: anche la pallavolo dovrebbe essere uno sport per "sole donne"??? Non credo sia così! 

Eccoci a cominciare: sarà un’intervista un po’ atipica rispetto alla scaletta che seguo con i colleghi maschi poiché, appunto, l’intento è quello di far conoscere un po’ di più anche il calcio femminile in generale. Quindi entriamo subito nel merito: presentatevi nella vostra figura da calciatrici, ovvero ruolo, caratteristiche e breve curriculum…proprio come i veri!!! 
MONICA: Ruolo difensore centrale, caratteristiche...mah, come pregi potrei dirti senso della posizione, sono una che "guida la difesa" e come difetti...la lentezza!! Il mio curriculum è molto vario, mi sono trovata a girovagare per varie squadre, ma non per scelta personale: inizio nel 2001 con il San Gregorio, squadra che si scioglie l'anno dopo, arrivo nel 2002 al Salce, che l'anno dopo diventa Sedico e successivamente Tris Alpina (la squadra è la stessa, cambiano solo nome, campo e sponsor, nonchè vari allenatori). 
La Tris Alpina si scioglie nel 2008 (e lì ci lascio un pezzo di cuore, tant'è che da allora collaboro ancora come co-segretaria con l'Alpina maschile) e finisco a giocare a Spinea (VE)...due anni di grandi sacrifici dal punto di vista chilometrico! Dallo scorso campionato gioco per la Dynamo Vellai, sono passata perciò dalla serie D alla serie C (e nel frattempo poi hanno pure eliminato la serie D, sempre per mancanza di squadre)...e quest'anno ho concluso con la fine dell'andata, o almeno sospeso, la mia carriera e mi sono messa in licenza maternità...faccio la tifosa!
CRISTINA: Mi chiamo Cristina Dal Borgo,detta DB o volpina...gioco a calcio da quando ho 10 anni, ho iniziato a giocare con i maschi in quanto all'epoca non sapevo dell'esistenza di squadre femminili nei dintorni. Ai tempi solo io ed un’altra ragazza giocavamo coi ragazzi e ci siamo anche scontrate qualche volta. Era una cosa ANOMALA dire "io gioco a calcio" ai tempi. Ho iniziato a giocare con il SOIS...Successivamente quando la FIGC non permetteva più alle ragazze di giocare coi maschi (ovvero coi "giovanissimi") sono passata alla mia prima squadra femminile, ovvero il SALCE-SOIS. Avevo 13 anni e quell'anno vincemmo il campionato CSI (1999). Nel 2002 sono passata in una categoria superiore cioè la serie C femminile col KERALPEN (storica antagonista del BELLUNO).Qui ho passato degli anni splendidi...segnando 48 gol in 2 stagioni...non abbiamo mai vinto il campionato ma lottavamo sempre fino alla fine per vincerlo ed eravamo comunque sempre nella zona nobile della classifica. Nel frattempo ho partecipato con la Rappresentativa Regionale VENETO a due Tornei delle Regioni, portando a casa sempre il secondo posto purtroppo. Nel 2006/2007 ho fatto un’esperienza nel BARCON nel campionato serie A2...non è stato un anno fortunato: oltre ad un brutto infortunio siamo anche retrocesse. Dal 2007 ad oggi sono tornata a giocare con il KERALPEN-BELLUNO che disputa il campionato si serie C e con cui l'anno scorso ho vinto la tanto attesa COPPA VENETO. Io sono un trequartista che ama il numero 10...e ogni tanto segno... 

Ovviamente in quest’intervista parleremo del campionato femminile di serie C, in cui si scontrano squadre da tutta la regione e dove presenziano un buon numero di formazioni bellunesi; fateci una breve panoramica della situazione al momento attuale: capolista, potenziali inseguitrici e chi rantola a fondo classifica, con un vostro personale pronostico. 
MONICA: Il nostro campionato spazia fra le province di Belluno, Treviso, Vicenza e il Friuli...in testa c'è il Bearzi, a 38 punti e noi inseguiamo a 35, seguite dal Keralpen Belluno a 32...direi che ce la giochiamo fra noi tre...e infatti ci siamo scambiate ripetutamente finora la posizione da capolista! Staremo a vedere come finirà, non mi sento di fare pronostici..!! Certo, se domenica il Bearzi non pareggiava contro di noi in zona Cesarini, saremmo prime a pari punti con loro adesso...peccato!! In fondo alla classifica ci sono le nostre "cugine" dell'Alpes Cesio, hanno soltanto un punto e credo tanta tanta sfortuna, oltre che un po' di esperienza in meno rispetto alle squadre più "quotate".
CRISTINA: Purtroppo devo rispondere a questa domanda in un momento in cui le cose per noi non vanno molto bene...dopo un girone d'andata strepitoso con una sola sconfitta (inattesa e all'ultima giornata) chiuso al secondo posto,ora complice diversi eventi sfortunati siamo terze con 3 punti di ritardo sul Vellai e mi pare 6 sulla capolista (che all'andata siamo state in grado di battere). Un pronostico è difficile ma credo che l'attuale capolista BEARZI e il Vellai, squadra molto grintosa ,ci daranno filo da torcere...c'è da dire che noi puntiamo anche alla COPPA VENETO, cercando di qualificarci per la finalissima. 

Nel calcio femminile, quali sono a vostro parere le differenze e le caratteristiche che determinano il valore aggiunto di una squadra piuttosto che l’altra?
MONICA: Credo che nel calcio femminile conti ancora di più lo spirito dello spogliatoio: c'è poco da dire, siamo donne, con i pregi e i difetti che questo comporta...quindi l'unione del gruppo, l'affiatamento sono fondamentali!! E non è sempre facile far andare d'accordo una ventina di donzelle, che vanno (almeno nel nostro caso) dai 14 ai 35 anni di età! Ovviamente anche le doti tecniche contano, eccome...e nella nostra categoria non ci sono i settori giovanili (tranne la primavera del Belluno), per cui ci troviamo ad avere in squadra ragazze che hanno appena iniziato e ragazze che giocano ormai da diversi anni...non è semplice allenare tutte allo stesso modo e avere in panchina sempre i ricambi pronti in caso di infortuni. 
CRISTINA: Secondo me una cosa molto importante per una squadra è il gruppo. Cercare di non trovarsi solo per gli allenamenti o le partite ma condividere momenti anche al di fuori per creare l'affiatamento necessario per ottenere dei buoni risultati anche sul campo. Oltre a questo serve sicuramente grinta (di cui non siamo molto fornite noi della mia squadra e questa è sicuramente una pecca) e soprattutto saper divertirsi giocando.

Questo tipo di intervista fino ad ora l’abbiamo sempre fatta in occasione di un derby domenicale e quindi facendo la fatidica domanda che ripropongo anche a voi: pregi e difetti dell’altra, calcisticamente parlando…ma se volete punzecchiarvi anche riguardo il personale, via libera!!!
MONICA: Non conosco benissimo Cristina, almeno personalmente, pur conoscendola da sempre calcisticamente parlando. Posso dire come pregio il non aver mai mollato, se non sbaglio ha avuto vari infortuni e vari lunghi stop, ma è ancora in campo e quando c'è fa pure goal! 
CRISTINA: Preferisco non andare sul personale in quanto non potrei giudicare una ragazza che comunque non conosco molto bene. Calcisticamente parlando so che gioca libero...per cui non potrei giudicare un difensore essendo io trequartista...ognuno sa il suo, no?

E delle altre vostre colleghe calciatrici (compagne di squadra e non), chi a vostro parere è particolarmente degna di nota e perchè? 
MONICA: Delle mie compagne potrei fare varie citazioni, ad esempio il nostro bomber Pamela Polcino, a quota 17 goal, con la quale gioco ormai da 8 anni, ma anche il nostro capitano Laura Pederiva, che non molla mai e ora si è pure improvvisata, con successo, da centrocampista a difensore centrale per sostituirmi. Anche il nostro portiere Federica Soppelsa e il vice capitano Anna Antoniol, sono due pedine fondamentali per noi. Non me ne vogliano le altre, ma le citassi tutte diventerei noiosa!! Delle avversarie, non posso non nominare Erica Dassiè del Keralpen Belluno, che mi ha fregata anche nell'ultimo derby!!!
CRISTINA: Beh io guardo al mio KB (KERALPEN-BELLUNO) ovviamente e posso sicuramente citare una mia compagna di squadra che giocava l’anno scorso nella primavera e che quest’anno ha fatto il salto nella prima squadra definitivamente: SANDRA SOMMARIVA, ha 17 anni ed è una numero 10 senz'altro, ha tecnica e soprattutto visione di gioco, cosa che a mio parere è difficile trovare nel calcio femminile. Sono rimasta colpita da come gioca: è fortissima!

Ora vi congediamo, ma non prima di giocarci le ultime due domande simil-personali come da tradizione di quest’intervista: scomodiamo i ricordi e raccontateci com’è nata la passione per il calcio e quali sono stati i calciatori/calciatrici a cui avete sempre guardato con stima reverenziale e che considerate da esempio. Vogliamo nomi importanti ma anche di coloro che vi sono state/i da esempio nell’esperienza personale e nella vostra carriera calcistica! 
MONICA: Il mio primo amore è stato Gullit, seguito da Savicevic...ma il mio idolo vero posso dire sia Paolo Maldini. Riguardo a compagne con cui ho giocato, ricordo sempre con affetto il capitano della Tris Alpina Nadia Canei, credo di aver imparato molto da lei. La passione per il calcio è nata quasi per caso: mia sorella giocava a calcio nell'allora Keralpen (ancora non era fuso con il Belluno) e seguivo sempre le partite la domenica, finchè non ho provato a fare qualche allenamento...da lì mi sono innamorata e non ho più smesso! 
CRISTINA: La mia passione per il calcio nasce sui prati sotto casa. Niente bambole o roba da bambine: solo un pallone. Nella mia famiglia nessuno è appassionato di calcio! Mio zio però ha fatto per anni il portiere, così come mio cugino che ora gioca da portiere in una squadra di calcetto. Poi come non ricordare che mia cugina VETTORETTI JESSICA ha giocato in serie A oltre che aver avuto l’onore di indossare la maglia della Nazionale! Diciamo che dalla parte mia avevo solo una gran passione di rincorrere il pallone e di tifare il mio grande Milan. Ecco com'è nato tutto. 

Ultimissima e poi vi salutiamo: cosa vi aspettate nel futuro e quale sarebbe il vostro sogno per poter dire di esservi veramente realizzate dal punto di vista calcistico? 
MONICA: Come ti dicevo prima, la mia carriera al momento è sospesa e sono felice così, anche se sento già la mancanza del campo e del pallone...staremo a vedere in futuro se tornerò in campo solo per i tornei estivi o per qualcosa di più!
CRISTINA: Il mio sogno sarebbe semplicemente quello di poter giocare ancora a lungo ma purtroppo non so se sarà possibile dato le mie condizioni fisiche: da 3 anni cerco di curarmi le ginocchia; ho subito 2 interventi ma non ho risolto il problema. Diciamo ke gli ultimi anni sono stati sfortunati perche ho subito moltissimi infortuni e non ho potuto giocare con costanza. Ma nonostante tutti gli infortuni che ho subito ho sempre continuato, mettendo in secondo piano la salute. Giusto o sbagliato??? Sicuramente sbagliato, ma non mi vedo assolutamente lontano dalla mia maglia numero 10 e lontana dal calcio. Posso comunque dire che tutti i complimenti che ho ricevuto in questi anni, il campionato CSI vinto, la Rappresentativa VENETO, la serie A2 e la Coppa Veneto 2011 mi hanno comunque realizzata calcisticamente!!! Il sogno era la nazionale ma...va bene così, voglio solo continuare a giocare e divertirmi!!! I LOVE FOOTBALL 

Eccoci alla fine: mille grazie per esservi prestate a quest’intervista e in bocca al lupo per tutto!!! 
MONICA: Crepi!! e Grazie a te!:-)

N.D.A.: Cosa aggiungere? Non me ne voglia il pubblico maschile, ma finalmente ho potuto scrivere un’intervista e non un telegramma!!! Scherzo ovviamente, ma era un modo ironico per ringraziare le “ospiti” di questa settimana per la chiarezza e l’esaustività con cui ci hanno risposto e ci hanno permesso di scoprire il mondo del calcio femminile. Ammetto di essere brutalmente di parte in questa “battaglia anti discriminazione” ed è un piacere personale aver avuto l’occasione di pubblicare quest’intervista! Augurissimi di cuore a Monica per la cicogna che passerà fra qualche mese a trovarla ed altrettanti a Cris per il suo campionato: dopo tanta sfortuna con i suoi millemila infortuni, il futuro non può che riservarle grandi soddisfazioni!

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