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20 marzo 2012

24ª giornata Seconda R by Mapo


Fuori una! Ricorderemo così la giornata numero ventiquattro in calendario nella Seconda R. Con la sconfitta a Mel nello scontro diretto con la ZTLL il Cadore può dire addio alle ambizioni per il primo posto. Tra le cinque regine i ragazzi di Liguori sono i primi ad arrendersi. Il Ponte nelle Alpi torna al successo dopo tre turni, batte lo Schiara fanalino di coda e va a più otto sui biancorossi che sono addirittura costretti ad uscire dalla zona play-off. Infatti l’Auronzo a fatica fa suo il derby con il Cortina e mette la freccia sui cugini cadorini, quinto posto per gli uomini di Enrico Ben.
La corsa per il titolo è questione per quattro. Ponte nelle Alpi, Vittsangiacomo, Barbisano e ZTLL. Una di queste il sei di maggio potrà gettarsi nel tripudio, alle altre tre non resterà altro che depositare le loro speranze di promozione nella lotteria dei play-off. La quarta a giocarsi gli spareggi uscirà dalla triade Auronzo, Cadore e Virtus Sernaglia. Certo, cogliendo l’instabilità logica di questo campionato tutto è ancora molto relativo, ma guardando stati d’animo, caratteristiche e calendario alla mano questo sembra essere lo scenario più probabile con ancora ventuno punti in palio.
Se di questi ventuno il Ponte ne raccoglierà diciannove avrà la certezza del primo posto. Infatti i granata dopo la sconfitta a Farra di Soligo si erano visti il Barbisano ad un punto. I trevigiani non sono andati oltre il pari interno con il Sarmede e sono tornati a meno tre dai granata facendosi superare nuovamente dal Vittsangiacomo. Gli uomini di Mirco De Nardi espugnano Revine Lago con il marchio di Mazzer. È la prima tripletta del suo campionato per il bomber immortale. Secondo posto ma sempre a meno due dal vertice.
Chi non vuole smettere di volare è la ZTLL. Sono tornati i bomber e nel momento più delicato della stagione non potevano mancare i gol di N’diaye. È lui a decidere la sfida con il Cadore e a tenere gli zumellesi a tre punti dal Ponte nelle Alpi. La squadra di Signoretto sembra essere tornata ai fasti di inizio campionato.
Nella lotta per i play-off abbiamo detto del successo dell’Auronzo che conquista la quinta piazza, e della seconda sconfitta consecutiva del Cadore, passiamo ad un altro ko di lusso. La sconfitta della Virtus Sernaglia a Farra d’Alpago non è una sorpresa assoluta, ma i trevigiani possono solo recitare il mea culpa dopo aver giocato buona parte del match in superiorità numerica. Due a zero per la Fulgor Farra che si allontana in modo deciso dalla zona calda scrutando finalmente un finale più tranquillo. I trevigiani di Merlo ora sono a meno tre dai play-off. A meno sei dall’Auronzo non sono nemmeno svaniti i sogni di un Sarmede sempre più sicuro di sé.
Nella lotta salvezza è d’importanza capitale il sudato successo del Castion sul Comelico. I verdi di Salvador dedicano il successo al dirigente Ivo Bogo e si portano a due punti dal Cappella Maggiore che non va oltre l’uno a uno in casa con il Coi de Pera. Due punti sopra i trevigiani di del Puppo c’è anche il Tarzo, mentre Coi, Cortina e Comelico possono quasi alzare bandiera bianca rassegnandosi ai play-out non dando per scontata la situazione dello Schiara che non ha sfigurato con la capolista.

Matchday twenty-four ai raggi X
Ponte nelle Alpi (45) – Schiara (12) 2-0.
Ossigeno granata. Pareggio con il Cadore, pareggio con il Vitt, sconfitta a Farra di Soligo. Non era più il Ponte nelle Alpi perfetto che Charly Pierobon ci aveva abituato a presentare e il vantaggio sul secondo posto era passato da quattro ad un punto. Questo due a zero all’ultima della classe non è certo un segnale di tutto risolto, ma consente di riprendere fiato e di risalire a più due. Sicuramente quello visto all’Orzes non è il Ponte nelle Alpi migliore di sempre, anzi. Però risulta difficile criticare una squadra che da ottobre è in testa alla Seconda R giocando un girone intero (il periodo tra l’andata e il ritorno con la Virtus Sernaglia) quasi impeccabile. Contro lo Schiara è bastata la solidità e i guizzi di capitan Viel e Davide Mares. Certo è che ci vorrà un Ponte nelle Alpi di gran lunga migliore domenica prossima a Sarmede per poter almeno confermare il vantaggio in classifica. Sarà una di quelle partite in cui è necessario far valere lo status di grande squadra, con grande carattere, grande sicurezza, grande controllo dei nervi. Tutto questo il Ponte ha dimostrato più volte di disporlo, questa volta però è di importanza capitale. Lo Schiara è da elogiare ancora una volta, anche se il tempo passa e lo svantaggio sul Comelico non si accorcia. Resta il fatto che i gialloneri fanno una gran figura all’Umberto Orzes e si apprestano a giocarsi le ultime carte domenica prossima quando al Camp de Nogher arriverà una Fulgor Farra in formissima.
Tarzo Revine Lago (29) – Vittsangiacomo (43) 2-3.
Distanti un soffio in linea d’aria, distanti un gol in questo esaltante derby trevigiano. Ne esce vincitore il più cinico e forte Vittsangiacomo che espugna la lacustre località potendo conseguentemente ancora guardare il Ponte nelle Alpi da una distanza lunga una vittoria, anzi meno. Due punti tengono dietro i trevigiani che domenica prossima se la vedranno con la ZTLL. Partita da cuori forti e dai punti pesantissimi. La perdente potrebbe uscire dai giochi, forse. Intanto per la compagine di De Nardi ci voleva questo significativo successo esterno. Non era facile alla vigilia, e la situazione si è complicata ancora dopo una manciata di secondi quando Uliana aveva portato in vantaggio i padroni di casa. Poi ci ha pensato Mazzer, finalmente. Tre gol, tutti su azione, per il super bomber acquistato in estate da Alessandro Cadalt. Nel finale ancora Uliana riaccende le speranze per gli uomini di Adriano Poser, ma non basta. Il Tarzo si fa rimontare tre punti dal Castion che è salito fino a meno quattro. C’è ancora da stare allerta nonostante i trevigiani vengano da un periodo molto positivo. Ora tutto potrebbe sfumare perché tra sette giorni c’è la trasferta a Farra di Soligo.
Barbisano Eclisse (42) – Calcio Sarmede (32) 1-1.
Niente da fare. Il Barbisano si ferma sull’uno a uno nella sfida tutta trevigiana con il Sarmede. È durato una settimana il favoloso meno uno dalla vetta. Il Ponte vince ed è di nuovo meno tre. A dirla tutta non cambia molto nella lettura di questa meravigliosa stagione del Barbisano di Luciano Casagrande. Essere a questo punto, con soli sette match ancora da giocare, in piena corsa per vincere il campionato è straordinario per un matricola. Quindi questi due punti persi lasciano solo un pochino di rammarico, e nulla di più. Dalla settimana prossima il Barbisano proverà senza imbarazzo e senza troppe pressioni a ricominciare a vincere in casa di una della squadre più disgraziate dell’annata, ovvero il Cortina di mister Gioioso. Nonostante i trevigiani giochino in trasferta potrebbero avere una giornata a loro favore. Ma fare calcoli non servono, una squadra come il Barbisano ha tutto il diritto di pensare partita dopo partita. Poi alla fine potrà guardare la classifica e in ogni caso nella frazione di Pieve di Soligo potranno essere davvero molto orgogliosi. Il pareggio con il Sarmede è arrivato grazie al gol di Antoniazzi che sta finalmente trovando buona continuità in zona rete. Gli ospiti erano passati con Elvis Dal Cin. È un pareggio importante e prestigioso per gli uomini di Da Frè che continuano a vantare un periodo molto positivo. La questione salvezza non dovrebbe essere più un problema, a meno di sfracelli, e guardando verso l’alto i play-off sarebbero a sei punti. Non uno svantaggio incolmabile, ma parlare degli spareggi come obbiettivo è troppo forse. In ogni caso al Sarmede vanno riservati enormi complimenti. Una bella scossa però la potrebbe dare la partita di domenica con il Ponte nelle Alpi. Se ci dovesse essere il colpaccio allora ogni cosa potrebbe assumere un sapore diverso.
Z.T.L.L. Sinistra Piave (42) – 1919 Cadore (37) 1-0.
Passa la ZTLL. Passa con N’diaye, passa un ostacolo decisivo e mette una pietra miliare nel sentiero suo personale e della Seconda R tutta. Perché questi tre punti, ottenuti in uno scontro diretto, consentono agli zumellesi di raggiungere il Barbisano al terzo posto, di mantenere il meno tre dal Ponte e eliminano il Cadore dalla questione primo posto. Non si può riassumere in maniera migliore il pesante esito di questa sfida. È un duro colpo quello inferto dalla compagine di Signoretto ai cadorini che sembrano avere completamente perso lo smalto necessario per puntare in alto. Sono molti i problemi che si ripercuotono sulla compagine di Mario Liguori e sulle sue prestazioni. Si è rotto l’incantesimo della squadra giovane e bella e le ragioni potrebbero essere più profonde di quanto da fuori si possa rilevare. Questioni che si fanno sentire all’interno del gruppo che paga non esprimendo più la determinazione dimostrata nella prima metà del campionato. È vero, potrebbe bastare una partita per rovesciare le cose e la classifica non piange così tanto se lo sguardo si limita all’ottica play-off. Il Cadore ha sperperato un vantaggio di otto punti sull’Auronzo ed è uscito per la prima volta dalle prime cinque, ma i cugini sono suolo un punto sopra, e da quel punto di vista ancora tutto è in gioco. Ma i biancorossi hanno gettato al vento la reale, tangibile possibilità di competere per il primo posto in un campionato alla portata di un gruppo dall’elevatissimo tasso tecnico. Comunque i titoli, nella sfida di Mel, se li merita tutti la ZTLL che sta ritrovando gli automatismi e la volontà per la grande ambizione. Molto però i blaugrana si giocheranno nella prossima decisiva trasferta a San Giacomo di Veglia. È in palio la verità delle cose.
Auronzo (38) – Cortina (20) 3-2.
Rimane lo stereotipo del derby in grado di cancellare le differenze tecniche, ma nonostante tutto l’Auronzo ottiene un successo che cambia l’orizzonte di una stagione. I galletti non giocano di certo una partita memorabile, stando molto lontani dai livelli di gioco espressi in molte situazioni, ma vincono contro il Cortina e agguantano il quinto posto. Servono tutte le reti di Bombassei, De Mattia e Soravia per superare gli ampezzani che provano a rimediare con Santer e Polese. Ora la classifica sorride ai ragazzi di Ben a cui però manca ancora qualcosa per restare con sicurezza sul pezzo, senza il bisogno di aggrapparsi soltanto ai super singoli a disposizione: De Villa (anche se non illuminante nella situazione) e De Mattia. Probabilmente tutto quello che manca è l’avere a disposizione un attaccante. La differenza è dal giorno alla notte quando Alex Soravia fa il suo ingresso in campo stringendo i denti per i dolori alla schiena. Questioni di doti tecniche individuali, ma soprattutto di profondità e movimenti. Un attaccante è indispensabile, e nella rosa dell’Auronzo ne manca sicuramente uno. Vedremo se i galletti sapranno ovviare al problema fino al termine del campionato. Sul Cortina c’è ben poco da dire se non rimarcare ancora una volta le sfortune che dilaniano la compagine di Francesco Gioioso. Un’annata da archiviare al più presto per gli ampezzani che ormai sono condannati ai play-out. In Ampezzo si spera nella lotteria per rimanere in categoria. È dura convivere con tutto che gira dal verso sbagliato. Infortuni, situazioni ed episodi sfortunati. Di tutto e di più. Nonostante tutto i biancazzurri giocano al Zandegiacomo una partita eccellente. Nel prossimo week-end per l’Auronzo c’è il derby con il Comelico, mentre al Cortina toccherà il Barbisano.
Fulgor Farra d’Alpago (30) – Virtus Sernaglia (34) 2-0.
Grande Fulgor Farra! Gli alpagoti regalano emozioni e spettacolo ai fedelissimi del Bortolo Canevini. Rimasti presto in dieci per la cacciata di De Piccoli, gli uomini di Celeste Mognol rimediano con grinta, cuore e la tanta classe a loro disposizione per mettere sotto un’avversaria molto forte ed organizzata come la Virtus Sernaglia che solo sette giorni prima aveva sfoderato la grande prestazione per battere con merito il Ponte nelle Alpi. A decidere è la doppietta di Saviane, uno che se motivato ci sa fare. È una Fulgor nuova, piena di nuova linfa vitale quella che sta guidando l’ex capitano Mognol. I giocatori importanti ci sono sempre stati, ora c’è ance l’amalgama giusta e lo spirito di sacrificio. Dal mercato sono arrivati due aggiunte eccezionali come Simone Padovan, sempre in evidenza, e il portiere De Nadai che partita dopo partita si va dimostrando sempre più decisivo. In più il resto della rosa è sempre stato di primo livello. Più cinque sui play-out ora, ma anche un meno otto dai play-off da non considerare troppo ma da coccolare visto le vicissitudini di questo pazzo campionato. Quello che conta in riva al lago però è mantenere la concentrazione, l’attenzione e le motivazioni fino alla fine, senza sottovalutare nessun avversario, a partire dallo Schiara di domenica prossima che si dovrà giocare il tutto per tutto. Si blocca la Virtus che vede allontanarsi il quinto posto, anche se di solo un punto. Quattro da recuperare, ma non è la prima volta che arrivati lì i trevigiani perdono un colpo. Serve maggiore continuità alla squadra di Merlo, tutto lì. Sembra facile a dirlo, il compito in realtà è molto complicato. Intanto servono tre punti contro il Tarzo.
Cappella Maggiore (27) – Coi de Pera (20) 1-1.
Corsaro il Coi de Pera che strappa un punto non del tutto meritato sul campo del Cappella Maggiore. Ma è comunque un punto che fa morale in vista di quelle che ormai è diventata una semi-preparazione in vista dei play-out che a Pian Longhi sembrano ormai inevitabili. L’elettrocardiogramma comunque non è piatto nello spogliatoio di De Biasi, e non lo è mai stato. Un successo in terra trevigiana avrebbe riaperto la lotta anche per la salvezza diretta, sette punti da recuperare invece sono tanti, ricordando ovviamente che il Cappella Maggiore è la squadra su cui fare la corsa per evitare anche i play-out. La compagine di Del Puppo sembrava in controllo della situazione in vantaggio con il rigore di Moret e in superiorità numerica per l’espulsione di De Vettor. Poi i pontalpini la riprendono con il gol di Lotto. È un’occasione sfumata per i trevigiani che si fanno rimontare due punti dal Castion, ora a meno due. La situazione non è ancora tranquilla nello spogliatoio della squadra più blasonata del girone che la prossima settimana salirà in Cadore per sfidare un’altra squadra in una situazione molto delicata. Ci sarà parecchia tensione attorno al match dell’Agostino Lozza di Calalzo. Il Coi invece attende il Castion e, indirettamente, potrebbe dare una mano proprio al Cappella Maggiore. Motivato dal fatto che anche la posizione occupata nella griglia sarà determinante per quando si andranno a giocare gli spareggi.
Castion (25) – Comelico (19) 1-0.
De Min decide un match molto ma molto significativo in casa Castion. I vedi del Nevegal volevano dedicare il successo a Ivo Bogo e ci sono riusciti. C’è anche e soprattutto una componente emotiva in questa vittoria. Almeno questa minuscola parte del lutto è vissuta con il sorriso. Poi c’è la classifica e una lotta salvezza che con questi tre punti torna a riacquisire il Castion come decisa pretendente alla salvezza diretta. I ragazzi di Salvador non si sono piegati con il 5-0 subito a Cappella Maggiore nello scontro diretto di due settimane fa. Successivamente sono arrivati quattro punti: prima il pareggio contro il più quotato Auronzo, poi questo fondamentale successo sul Comelico. A meno due dal Cappella Maggiore si può ancora combattere con motivazioni importanti al seguito. Per di più aver battuto il Comelico significa lasciare gli uomini di Magistro, penultimi, a meno sei. Comincia a prendere piede l’ipotesi di una partita di play-out in meno tenendo presente che se il distacco tra quintultima e penultima fosse maggiore di dieci punti la quintultima sarebbe salva senza passare per la sfida di spareggio (per correttezza è giusto precisare che lo stesso regolamento vige per quartultima e terzultima). Castion e Comelico sono rispettivamente quintultimo e penultimo e i punti a dividerle sono sei. Il più dieci non è più utopia soprattutto guardando le difficoltà che il Comelico sta affrontando. Non è facile per Magistro e la classifica piange. Diventa determinante il derby con l’Auronzo.

Classifica marcatori
19: N’diaye (ZTLL);
14: Mazzer (Vittsangiacomo), Gerlin (Virtus Sernaglia);
12: Uliana (Tarzo), Costan (Comelico);
11: Zoppè (Fulgor Farra);
10: Bombassei (Auronzo), Andreolla (Tarzo);
9: Bressan (Virtus Sernaglia);
8: Paia (Barbisano), De Col (Ponte nelle Alpi), L. Bortot (Castion);
7: Laurenti, Dal Cin (Cappella Maggiore), Pin, De Luca (Sarmede), Viel (Ponte nelle Alpi), Simone (Virtus Sernaglia), Salvador (ZTLL);
6: Damato (Barbisano), Fontana (Schiara), Romdhani (Cadore), Iannuzzi (ZTLL), Caneve (Castion), Soravia (Auronzo), L. Bortot (Coi de Pera);
5: Grava (Cappella Maggiore), A. Talamini, Lo Deserto (Cortina), Bortot (Virtus Sernaglia), Antoniazzi (Barbisano), G. De Silvestro (Cadore), E. Dal Cin (Sarmede), Collodel (Vittsangiacomo);
4: Robassa (Castion), F. Bortot (Coi de Pera), Leiballi (Sarmede), De Candido (Comelico), Del Puppo (Cappella Maggiore), De Min, Sovilla (Ponte nelle Alpi), Giacomelli (Cadore), Franzolin (Schiara);
3: Polese, Rimoldi, Santer (Cortina), Marchesini, Pellegrina (Comelico), Frescura, Tremonti (Cadore), Corona (Fulgor Farra), Balest, Lotto, Della Vecchia (Coi de Pera), De Col, Cibien (Fulgor Farra), Martinig, De Mattia (Auronzo), Da Grava, Bounafaa (Tarzo), Vienna, Tomasella (Vittsangiacomo), Favero (Virtus Sernaglia), Moret (Cappella Maggiore), Codogno (Barbisano), Venturato (Sarmede);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti (Barbisano), Sinigaglia, Alpago, Camporese, Gaiot, Goridan (Tarzo), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion), Ortolan, Dall’anese, Mattiuzzi (Vittsangiacomo), Lazzaretti (Ponte nelle Alpi), D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara), Stella, Jakhane (Virtus Sernaglia), Casagrande, Buttignol, Ferri (Cappella Maggiore), Sella, Padovan, Saviane (Fulgor Farra), N. Gaspari (Cortina), Ben, Brancher (ZTLL), Vidal (Barbisano), Riva, Ale. Lauro, De Bernardin, Iannacone (Cadore), Stò (Coi de Pera);
1: Vendramini, Armelin, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet, L. Giozet, Lazzarotto, Sandoni, De Paoli, Merella (Schiara), Maddalin, Cirigliano, Corea, Bergagnin, M. De Martin, R. Zandonella (Comelico), Vettorel, Pra Mio, Pierobon, Simonetti, D. Mares (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De Silvestro, Tiric, Cruzzola (Cadore), Sarton, Galli, L. Balbinot (Tarzo), Chittaro, Bernard, Isotton (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, Laguna (Auronzo), Landi, Piol, Stefani, De Min (Castion), Lot, D’abramo, De Luca, Dal Bo, Cagnato, Poldelmengo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa, Bortoluzzi (Fulgor Farra), De Faveri, Pavan, Nardi (Virtus Sernaglia), Caravetta, Boldrin, De Col, Viotto (Cortina), Tres, Zanette (Sarmede), Savasta, Bonanni, Falso (Coi de Pera), Nardi, Pizzol (Cappella Maggiore);

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