Notizie, interviste e approfondimenti sui campionati di calcio in provincia di Belluno.
Comunicati e decisioni dal mondo della Figc.
Aggiornamenti in diretta da tutti i campi, dalla Serie D alla Terza categoria.

24 febbraio 2012

Seconda "R" by MaPo

Piace anche salterellare alla magica ranocchia della Seconda R. Dalla preziosa diciannovesima giornata
dello scorso week-end si passa direttamente alla ventiduesima, straordinaria, epica, mozzafiato. Tranquilli
esiste il venti anche nella matematica del regno dell’equilibrio, quale questo emozionante campionato, ma
è stato possibile recuperare solo una delle due giornate di sosta forzata causa maltempo, la diciannovesima
appunto. La ventesima andrà a Pasqua o dintorni.
Ma bando alle chiacchiere, ed è proprio il caso. Domenica saliremo su un’impetuosa marea di emozioni,
su un’automobile di adrenalina, sulla Torre di Babele, o meglio, su molte torri di Babele. Tante partite da
dentro o fuori, tanta adrenalina, tante emozioni.

Partiamo dalla cima, e attenti alle vertigini. Quarta contro prima, seconda contro terza. E potrei fermarmi
qui. Collidono i giganti. La capolista Ponte nelle Alpi prova il “fuori una” nella trasferta al Fiamma di
Sidney di Codissago. Là dove la brezza del Piave la fa da padrona gioca il Cadore di Mario Liguori, uno dal
passato granata, che dista cinque punti dal carrarmato di Pierobon. Banale dire che una vittoria del Ponte
metterebbe fuori causa i cadorini nella lotta per il primo posto.
Tensione a mille anche per la sfida tutta trevigiana tra Vittsangiacomo e Barbisano. I primi a tre lunghezze
dalla vetta, i secondi un punto più in basso. Tre punti pesantissimi, quasi decisivi. Pensate vincere
parallelamente ad una sconfitta del Ponte. Tutta da godere.
Le tre della corsa ai play-off sono alle prese con impegni apparentemente simili, tutte e tre le avversarie
sono coinvolte nella lotta salvezza, ma basta un minimo di intelligenza per capire che la trasferta
dell’Auronzo (sesto a due dai play-off) a Cappella Maggiore è di ben altro spessore rispetto all’impegno
interno della Virtus Sernaglia (settimo a cinque dai play-off) contro un Cortina tormentato dalle squalifiche.
Per entrambe il riferimento è la ZTLL che va a Castion per riscattare il capitombolo interno proprio contro
l’Auronzo che ha permesso ai galletti di rientrare pesantemente in corsa. Proprio quel Castion che ha
appena ricevuto le dimissioni Michele De Min (motivi di lavoro). Per domenica i verdi saranno diretti da
Michele Da Rold, poi si vedrà.
Nella terra di mezzo, anche se ancora preoccupato, c’è Sarmede a quota 24. Per i trevigiani c’è la trasferta a Cavarzano con lo Schiara. Trasferta che ultimamente è diventata parecchio complicata.
Poi due sfide salvezza vere e proprie. La Fulgor Farra è tornata a vincere e ora prova l’impresa di dare
continuità ai risultati nell’enigmatica trasferta nella tana del Coi de Pera, terzultimo a un punto dall’attuale
undicesima in classifica. Mentre Comelico e Tarzo occupano entrambe posti play-out e l’incrocio sul
sintetico di Lacuna lascerà strascichi incisivi in un verso o nell’altro.

Matchday twenty-one ai raggi X
1919 Cadore (35) – Ponte nelle Alpi (40). Andata 0-1. L’apice. La dimensione dell’ultraterreno. Paradiso
o inferno. Una in una direzione, l’altra nell’altra. Vittoria o sconfitta: il senso ultimo delle cose. Cadore
e Ponte nelle Alpi, una contro l’altra per esprimere il verdetto definitivo, forse. Probabilmente si se a
soccombere sarà il Cadore che parte con un meno cinque da limare. Finire a meno otto con lo scontro
diretto andato è quasi sentenza matematica, è sicuramente condanna a morte dell’animo. Si giocano tutto
i ragazzi di Liguori. È l’ultimissima generazione quella che i cadorini propongono per puntare alla vittoria
del campionato, la generazione degli I-pad per intendersi. Fatta di ventenni, diciannovenni, diciottenni,
diciasettenni, sedicenni, un quindicenne addirittura. Per questo il successo del Cadore in questa partita,
e magari in questo campionato sarebbe la classica storia da film. Ma è il momento di scontrarsi con la
dura realtà che ha le concrete sembianze di un gruppo di uomini vestiti in granata, una solida squadra di
calcio marchiata Charly Pierobon e ricca di giocatori di categoria superiore. Una compagine che è in testa
da praticamente tutto il campionato a cui avanzano tre punti da difendere sul Vittsangiacomo secondo in
classifica, ovvero il prossimo avversario della capolista. Si, sono cominciati i quindici giorni della verità per
il Ponte. Quindici giorni che possono praticamente consegnare la Prima Categoria ai pontalpini, oppure
spalancare le porte a tutte le contendenti. Si gioca al Fiamma di Sidney di Codissago, venite numerosi, ne
vale la pena. Pronostico: 1.
Vittsangiacomo (37) – Barbisano Eclisse (36). Andata 0-1. Per il titolo si gioca uno spareggio anche in
provincia di Treviso, e che spareggio. Due stili non troppo diversi, due storie quasi opposte. Il Vitt era
favorita d’obbligo alla vigilia. Il diesse Alessandro Cadalt in estate ha aggiunto la garanzia Mazzer ad
un gruppo già valido e da vertici, nello stesso periodo a Barbisano stappavano ancora bottiglie per
infervorare ancor di più i festeggiamenti per la promozione in seconda dalla Terza Categoria trevigiana. La
concretizzazione di un obbiettivo per i padroni di casa, l’esplicitazione di un sogno per gli ospiti. In tutto
questo mister De Nardi e mister Casagrande sono riusciti a costruire due squadre solidissime, in grado
pensate di essere ancora imperforate nelle quattro partite del 2012. Però se qualcuno adesso vuole fare
sul serio è il caso che l’avversaria di questo qualcuno cominci a prendere qualche gol. Quello fatto fino
a questo momento da entrambe è di tutto rispetto. Non per niente abbiamo a che fare con la seconda e
la terza in classifica, divise da un punticino. Per fare previsioni sul futuro della classifica serve rapportare
il risultato di questa sfida con quello del match di Codissago, però non serve andare oltre per certificare
l’importanza dei tre punti in palio. Incrocio esplosivo, appassionante, dove tutto accadrà con alto carico
emozionale. Pronostico: 1.
Castion (20) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (32). Andata 0-2. Il momento cruciale. Entrambe devono rifarsi di una sconfitta e entrambe non hanno tanto tempo a loro disposizione. Sulla ZTLL, appena caduta in casa con
l’Auronzo, risalgono quelli che ambiscono ai play-off (Auronzo e Virtus), sul Castion, sconfitto sempre in
casa dalla Fulgor Farra, incombe l’incubo della zona play-out. Su entrambe c’è pressione perché quelli
della settimana scorsa erano scontri diretti e perché, una per un motivo e l’altra per un altro, hanno
davvero paura di perdere. Il Castion ha si un’avversaria di livello di fronte, ma gioca in casa. Discorso
contrario per gli zumellesi che sono si in trasferta ma la sconfitta sarebbe sempre una sconfitta contro
una compagine che lotta per la salvezza. Sul lato verde però la novità più importante: via De Min e dentro,
momentaneamente, Michele Da Rold. Scelta coraggiosa quella di dimettersi per il mister, motivata da
impegni lavorativi. Staremo a vedere come reagirà lo spogliatoio. In questi casi di solito si imboccano due
strade opposte. Chissà quale intraprenderà il gruppo di Castion. Il neo tecnico può contare su un Lorenzo
Bortot in condizione super, mentre Signoretto in questo momento ha pochi appigli, solo tanto lavoro per
migliorare tatticamente e dunque partire da lì a rifornire di sicurezze i suoi ragazzi dopo una sconfitta
taglia-gambe. Molto starà nel capire quando l’organizzazione tattica del Castion riuscirà a contenere la
maggiore qualità tecnica presente nella formazione della ZTLL. Se basterà allora anche i padroni di casa
potranno utilizzare le loro armi che non sono per niente male. Due punti sulla sesta per la squadra di
Signoretto, undicesima ma a pari punti con la dodicesima la compagine di De Min. Squalificato Manzi nei
padroni di casa. Pronostico: 2.
Cappella Maggiore (22) – Auronzo (30). Andata 1-0. Un’altra trasferta pesante sulla strada dell’Auronzo
nella sua rincorsa al quinto posto. Con il successo di Mel il distacco è stato ridotto a due, ora occorre tenere
il passo. Vincere a Cappella Maggiore è uno sforzo importante, accentuato ancor di più dalla necessità
di punti che ormai da mesi incombe sui ragazzi di Domenico Del Puppo. I due punti di vantaggio sui play-
out non fanno dormire sogni tranquilli in casa della società più blasonata del girone. Prima o poi verrà il
momento in cui questa squadra batterà un colpo. Enrico Ben e i suoi sperano che questo avverrà a partire
dalla prossima settimana. Per i galletti fare tre punti qui sarebbe un gran bel trampolino di lancio. Dopo
ci saranno nell’ordine Sarmede in casa, Castion fuori, Cortina in casa e Comelico fuori. Tutte da tenere
d’occhio, ma niente di impossibile. Affrontarle con una grande carica di entusiasmo faciliterebbe il compito
dell’Auronzo e potrebbe consentirgli di entrare nelle prime cinque della classifica. Ben sta recuperando
il miglior De Mattia e questa è la chiave per scardinare la posta dei play-off. Il Cappella attenderà nella
propria metà campo per poi ripartire appoggiandosi ai centimetri di Del Puppo o sulla velocità di Grava.
I trevigiani hanno i giocatori di esperienza per venirne fuori indenni, sia dalla partita che dalla lotta
salvezza. Dunque l’Auronzo dovrà andare in casa del Cappella, priva di Nardi squalificato, con la massima
concentrazione e determinazione. Pronostico: X.
Virtus Sernaglia (27) – Cortina (20). Andata 2-3. Virtus con necessità assoluta di vittoria per sperare
ancora, Cortina senza uomini per provare almeno a tirare fuori un pareggio che di per sé sarebbe un mezzo
miracolo. Gli ampezzani scendono in terra trevigiana con tutti i soliti problemi dell’inverno e senza tre
squalificati, vittime dell’arbitraggio nel derby con il Cadore. Si tratta di capitan Rimoldi, Nicola Gaspari e
Polese. Molte delle armi del Cortina sono racchiuse in questi tre uomini e dunque è alto il rischio che in
questa trasferta la squadra di Gioioso faccia la parte della vittima sacrificale. Un danno questo, perché il
Cortina ha venti punti ed è allo stesso livello della quintultima in classifica. C’è il rischio di rientrare nelle
ultime cinque. I biancazzurri possono contare solo sulla grinta, sulla rabbia di una belva ferita. La Virtus
Sernaglia è squadra tosta, quadrata e con individualità importanti nel reparto avanzato. Sta pagando però
tanto, troppo gli errori individuali del reparto arretrato. I trevigiani subiscono tantissimi gol, lacuna che sta
compromettendo la corsa della squadra di Merlo verso i play-off. Domenica scorsa è arrivato un deludente
3-3 interno con lo Schiara che, guardando al bicchiere mezzo pieno, ha comunque permesso di accorciare di un punto sul quinto posto. Ma ora il margine d’errore è limitatissimo. Con un Cortina in queste condizioni la Virtus non può sbagliare. A Merlo mancherà Busetti in difesa. Pronostico: 1.
Schiara (9) - Calcio Sarmede (24). Andata 0-1. Il Sarmede con l’ultima in classifica per mettere un bel punto esclamativo sul discorso salvezza. Quattro lunghezze di vantaggio sul Tarzo Revine Lago che possono e devono aumentare in questa ventunesima giornata. Non possono fallire i trevigiani sul proprio campo.
Anche se lo Schiara sta facendo qualcosa da ammirare, in qualsiasi modo andrà a finire. Gli ultimi due
risultati dei gialloneri sono due pareggi contro Vitt e Sernaglia. Tanto di cappello. Da ammirare i progressi
che questo gruppo sta facendo da quando sulla panchina siede Alessandro Zecchin e da quando lo stesso
coach può lavorare con un gruppo amalgamato che possa dare un senso di continuità alle modifiche
apportate. È uno Schiara che da non fattore nel campionato è diventata capace di togliere quattro punti a
due squadre che lottano per i primi posti. Lavoro tattico certo, ma anche e soprattutto psicologico. È facile,
quasi fisiologico mollare quando nulla va bene e quando si prende una scoppola dopo l’altra. Pensare che
tutto sia finito. Invece i ragazzi di Zecchin sono rimasti sul pezzo e adesso tutti devono prendere in seria
considerazione la partita con lo Schiara. Per raggiungere i play-out e non retrocedere direttamente ci sono
da recuperare nove punti, forse sono troppi, però fino a che c’è vita c’è speranza. E lo Schiara ci crede.
Difficile però pensare che il Sarmede si faccia scappare questa opportunità (ai bellunesi mancheranno
Fregona e Viel squalificati). La compagine di Da Frè è squadra esperta e furba, che difficilmente scivola sulla
buccia di banana. Pronostico: 1.
Coi de Pera (19) – Fulgor Farra d’Alpago (22) 0-2. Andata. Aria pesante a Pian Longhi. Coi e Fulgor si giocano molto in questi novanta minuti. Vincere per prendere lo slancio verso la salvezza. I pontalpini devono confermare di aver trovato la formula giusta per approcciare agli scontri diretti, gli alpagoti possono dare continuità alla vittoria del Savaris di domenica scorsa. Se la Fulgor riuscirà a tirare fuori tre punti dalla loro seconda trasferta consecutiva allora si può cominciare ad affermare che la crisi sia nella sua fase calante.
Poi con maggiore autostima una squadra di queste qualità non può che risalire e risalire ancora. Chissà
fino a dove. L’arrivo di De Bona in panchina ha portato aria nuova, ora conta non esaltarsi troppo presto
o ripiombare nello sconforto senza motivi validi. Serve equilibrio anche fuori dal campo, e la prima a
predicarlo deve essere la società. Un lavoro comune, sinergico per uscire dai guai e cominciare a costruire
con efficacia qualcosa per l’imminente futuro. Contro il Coi gli squalificati peseranno e non poco: Manuel
Collazuol per la difesa e soprattutto Simone Padovan. Il giovane attaccante è out proprio appena dopo aver
trovato i primi gol in campionato. È lui l’uomo che può risolvere le situazioni più intricate. Quella sul campo
del Coi sarà una situazione intricata. Un degno equilibrio sembra averlo trovato anche la truppa di Dario
De Biasi e ora prova a cambiare marcia. Servono tre punti visto che si gioca in casa. Ora l’uscita dai play-out non è più così distante. Pronostico: X.
Comelico (18) – Tarzo Revine Lago (20) 0-4. Andata. Scontro diretto fatale. Il Comelico adesso e penultimo, ma il distacco dalla sestultima è di soli due punti, dunque tutto e ancora lì a portata di mano. E guardando agli spruzzi di entusiasmo che arrivano da Tisoi è meglio sbrigarsi ad accumulare qualche puntello per annullare i buoni risultati che lì sotto sta facendo lo Schiara. Tanto per stare un po’ più tranquilli. Qui i
verdi non possono fallire. Giocano in casa, con il loro tempio a supportarli, con i loro tifosi ad incitarli. È
troppo ghiotta l’occasione per farsela sfuggire. Tre punti per superare il Tarzo e fare un enorme passo verso
la luce. Ha tutto il Comelico per portarsi a casa questo match. Il Tarzo può essere messo in difficoltà con
poco nell’ultimo periodo. E non è più quella macchina da gol di dicembre. Si è bloccata l’armeria di Adriano
Poser, e le cose si sono conseguentemente complicate di brutto. Almeno rispetto a quelli che erano i
presupposti a fine 2011. Venti punti con tanti rimpianti. Un ko sul sintetico di Lacuna potrebbe essere
letale per il morale. Altrettanto sarebbe sul Comelico se saranno i trevigiani a riuscire nel colpaccio. Punti
importanti ma non decisivi. Decisivo sarà il contraccolpo psicologico che subirà chi perde. Nel Tarzo sarà
ancora fuori Andreolla, l’uomo migliore. Il Comelico non può davvero sbagliare, questo può aumentare
ancora la pressione sui verdi di Magistro (che assieme al suo vice capitano Matthias De Martin seguirà la
sfida dalla tribuna per squalifica). Ma in Comelico tutti gli anni ci si aspetta una stagione del genere, e a
pressioni così ci sono abituati. Pronostico: 1.

Nessun commento:

Posta un commento