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01 febbraio 2012

Seconda R by MaPo


Riprende la rubrica della Seconda R sul sito del calcio bellunese, sul nuovo sito del calcio bellunese. A fatica siam giunti alla diciottesima giornata, e la soluzione del guazzabuglio appare ancora piuttosto lontana. Le indicazioni son sempre più calcate, ma molte, troppe sono ancora le insicurezze che dominano l’orizzonte.

E la diciottesima giornata è arrivata come un’onda per mescolar ancor di più i detriti delle sanguinose battaglie. Perde, per la prima volta dell’era Pierobon, il Ponte nelle Alpi e lo fa in maniera eclatante, surreale. Infatti è l’umile e ordinato Castion a banchettare tra le mura dell’Orzes infliggendo ai granata uno zero a tre che non trova nel saper comune una spiegazione logica. Forse ancor meno logico è il fatto che la capolista perde soltanto un punto dal Vittsangiacomo, ex seconda della classe, che non si spinge oltre lo zero a zero al Camp de Nogher contro lo Schiara ultimissimo in classifica. Tanto per testimoniare una volta di più quanto pazzo e meraviglioso possa essere il fantasy di questa Seconda R. Nel contesto del suicidio collettivo delle big si inserisce solida e scaltra la terribile e inarrestabile matricola Barbisano. I trevigiani di Casagrande passano di misura sul Comelico e si prendono il secondo posto in graduatoria a meno due dal Ponte nelle Alpi. Il Comelico scende al penultimo posto anche se anche lì in fondo è un ginepraio di tutto rispetto.
Il quarto e quinto posto sono condivisi da Cadore e ZTLL. I primi perdono nell’intensa sfida di Sarmede e tornano tra le gelide Dolomiti di questi giorni con altri due espulsi in un periodo nel quale la squadra di Liguori appare assai nervosa. Di questo passo il rischio di perdere di pugno il campionato è molto elevato. I secondi vincono bene a Revine Lago contro il Tarzo agganciando i cadorini e staccando la sesta in classifica, l’Auronzo, ora distante cinque punti.
L’Auronzo infatti pareggia a Sernaglia della Battaglia nella sfida tra le due compagini che occupano la zona di classifica a ridosso della zona play-off contro la Virtus ed entrambe vedono allungarsi il gap che le separa dall’ambita quinta piazza.
Appena sotto, a due punti dai trevigiani di Merlo, prende corpo la figura del Sarmede che, con la vittoria sul Cadore, compiono un passo fondamentale verso la salvezza.
Nella seconda metà della classifica è un pari pesante quello che il Cappella Maggiore strappa al Bortolo Canevini di Farra d’Alpago. I trevigiani di Del Puppo tengono i due punti di vantaggio sugli alpagoti che occupano il quintultimo posto nella prima partita della Fulgor senza mister Prest, esonerato nel corso della scorsa settimana.
Infine zero a zero tra Cortina e Coi de Pera. Gli ampezzani restano momentaneamente fuori dalle ultime cinque, mentre i pontalpini raggiungono il Comelico e restano a meno due dalla salvezza diretta.

Matchday eighteen ai raggi X
Ponte nelle Alpi (37) – Castion (20) 0-3.
Fantascienza. L’espressione fenomenica del profondo significato
delle cose. L’anima di un campionato illeggibile si manifesta in tutte le sue forme all’Umberto Orzes e si scaglia impietosa sulla capolista. Il Ponte sbaglia tutto ciò che poteva sbagliare, il Castion interpreta la situazione senza remore e con una dose stupefacente di agonismo piega una squadra che alla vigilia le ostentava in faccia venti punti di differenza in classifica. Dopo venti minuti i verdi del Nevegal sono già avanti di due nel tempio calcistico granata con il guizzo del bomber Lorenzo Bortot e il rigore del capitano Paolino Caneve. Il Ponte non c’è proprio, non reagisce e nella ripresa subisce il terzo ancora da Lorenzo Bortot. Impresa piena della truppa di Michele De Min che va per il tripudio in uno stadio dal quale nessuno finora era riuscito ad uscire con le braccia al cielo. Il Ponte non perdeva da tredici partite, esattamente dal momento dell’insediamento di Charly Pierobon sulla panchina. Sconfitta spiegabile con una scarsa tensione agonistica dovuto a quell’inesorabile processo psicologico che si instaura su chi forse si sente arrivato troppo presto. Il Vitt non ne ha approfittato ma il Barbisano si e i quattro punti di vantaggio sui secondo posto sono diventati due in vista di una difficilissima trasferta in Comelico. Il Castion esce dalla zona play- out e domenica, nello scontro diretto con la Fulgor, tenterà di sfruttare la folata di entusiasmo.

Barbisano Eclisse (35) – Comelico (18) 1-0.
E la favola continua… Non si ferma più il Barbisano, secondo
posto dopo diciotto giornate e la sensazione che nulla può a priori essere precluso per i boys di Luciano Casagrande. Quella contro il Comelico è la solita vittoria del Barbisano, è il solito marchio di fabbrica dei trevigiani. Successo di misura figlio di solidità, grande organizzazione della fase di non possesso e perfida capacità di capitalizzare ciò che si costruisce. In questo caso non si è particolarmente accentuata quest’ultima caratteristica perché Piai, prima di realizzare il gol vittoria, aveva calciato sul palo il rigore causato dal portiere marco Riva, nell’occasione anche espulso. Però nel computo generale il Barbisano è una squadra di ricavare il massimo con il minimo sforzo. Qualcosa di eccezionale per una neopromossa che
a pieno merito occupa la seconda piazza. Sette punti su nove nel 2012 e un margine di otto punti sul sesto posto. Davvero qualcosa di grande. Il prossimo ostacolo è la trasferta nella tana del Coi. Il Comelico non sfigura, come del resto accade sempre, però non riesce mai a fare il passo decisivo. Le distanze cambiano di poco, un punto più di prima di distacco dalla salvezza diretta. Serve andare a prendersi qualcosina nella sfida interna alla prima della classe.

Schiara (8) – Vittsangiacomo (34) 0-0.
Sorpresa numero due di questa pazza diciottesima giornata. Il colosso
Vittsangiacomo non sfonda nella docile difesa giallonera di Alessandro Zecchin e perde la seconda piazza. Sei titolari out per Mirco De Nardi ma è un attenuante troppo labile per giustificare questi due punti persi. Nonostante tutto però i trevigiani ne guadagnano uno al Ponte nelle Alpi. Ma di certo lo spogliatoio non avrà respirato aria di soddisfazione al termine dei novanta minuti del Camp de Nogher. Certo i trevigiani fanno la partita in lungo e in largo, forti di uno spessore tecnico anni luce superiore a quello della neopromossa bellunese e ultima della classe in questa Seconda R, ma non sono in grado di punire Barattin. Qualcosa deve cambiare nell’approccio alle partite contro le “piccole” se la truppa di De Nardi vuole puntare al primo posto. Sicuramente i trevigiani si aspettavano qualcosa in più in zona gol da Mazzer, ma le qualità ci sono eccome. La prossima derby con il Sarmede in casa, probabilmente anticipato al sabato. Lo Schiara fa il miracolo ma è un punto che fa solo morale. In classifica non cambia nulla perché pareggia anche il Coi de Pera e lo svantaggio da recuperare sul penultimo posto resta di dieci punti. I frutti del lavoro di Zecchin comunque si cominciano a vedere. Trasferta a Sernaglia della Battaglia domenica prossima.
 
Calcio Sarmede (24) – 1919 Cadore (32) 4-2.

Cade ancora in terra trevigiana il Cadore. Dopo la sconfitta
di Sernaglia due settimane fa un’altra brutta battuta d’arresto in quel di Sarmede. Le notizie peggiori però arriveranno dal giudice sportivo. Nel finale vengono espulsi Borca e De Villa tanto per non perdere i contatti con l’emergenza pura con cui Liguori è obbligato a convivere da diverse settimane. Domenica prossima rientreranno Giacomelli e Frescura ma ne escono altri due. Quello del Cadore è un gruppo giovanissimo e in situazioni del genere tutta l’inesperienza viene fuori. Si è visto durante il match dato che i biancorossi prendono quattro gol da palle inattive, ovvero da quelle situazioni di gioco che sono da evitare o comunque da temere quando si gioca a Sarmede, si è visto nella difficoltà nel gestire la sconfitta. Serve tutto per maturare ma nel frattempo il sogno primo posto rischia di sfumare. Il Ponte ha perso e le distanze restano invariate, ma domenica c’è un derby, quello contro il Cortina, che potrebbe complicare ancor di più i fatti. Il Sarmede guadagna terreno sul gruppo delle pareggianti della seconda parte della classifica (ora il quintultimo posto è distante cinque punti) e ottiene un successo che da morale. II trevigiani vanno sotto subito per l’eurogol di Giovanni De Silvestro, poi due punizioni di De Luca. Alla ripresa dello ostilità la punizione beffarda di Tremonti per il pari del Cadore, dunque due corner e due pregevoli incornate di Leiballi per il 4-2 finali. Derby a San Giacomo di Veglia per gli uomini di Da Frè nel prossimo turno.

Tarzo Revine Lago (19) – Z.T.L.L. Sinistra Piave (32) 0-2.
Secondo successo di fila per la ZTLL che continua nel suo percorso parallelo rispetto a quello dell’andata. Sconfitta con il Ponte poi due vittorie, è una storia che si ripete. È convincente questo zero a due il riva al lago di Revine. Il Tarzo necessitava di punti e ora rientra nelle ultime cinque. Brancher e Iannuzzi i mattatori di una ZTLL che raggiunge il Cadore al quarto posto. Si stanno riprendendo gli zumellesi, e questo è un bene per la spettacolarità del campionato. Vediamo se i ragazzi di Signoretto sapranno confermare il tutto domenica prossima, in casa  contro l’Auronzo in un match chiave per quanto riguarda la pura corsa ai play-off. I galletti sono sesti a cinque punti dalla ZTLL. Vincere significherebbe mettere un cuscino tanto consistente, forse troppo per un recupero. Tagliare fuori l’Auronzo sarebbe un passo decisivo, per guardare con serenità agli impegni successivi e magari per aprirsi nuovi scenari in classifica. Il Tarzo cade in casa per la seconda domenica consecutiva. Sette giorni prima era stato proprio l’Auronzo a prendersi i tre punti nella tana della squadra di Poser. Le cose si stanno complicando e l’ingresso nelle ultime cinque è solo una logica conseguenza. Il Tarzo non riesce più ad andare a rete con la stessa efficacia con la quale riusciva a farlo nell’ultima parte del girone d’andata. Domenica lo scontro diretto in casa del Cappella Maggiore.

Virtus Sernaglia (26) – Auronzo (27) 1-1.
Pareggio che trascina Virtus e Auronzo un gradino più distante al quinto posto rispetto a una settimana fa. Ora sono rispettivamente sei e cinque le lunghezze che separano le due contendenti dai play-off. Non un gap incolmabile ma che presto lo potrebbe diventare. La Virtus riesce a pareggiarla in extremis con la zuccata di Gerlin dopo una partita molto equilibrata che però, a livello di occasioni, a visto prevalere i trevigiani. L’Auronzo era passato con il primo gol di Igor De Mattia ma che poi continua nella sua incompatibilità con la vittoria negli scontri diretti e il pareggio preso nel finale non fa altro che rafforzare questa cronica situazione. Un punto su un campo difficile può essere una lettura ma sta di fatto che la squadra di Ben delle otto partite giocate contro le prime sette ne ha vinta solo una (proprio l’andata contro la Virtus Sernaglia). Difficile l’approdo nelle prime cinque. Torna ad essere consistente anche lo svantaggio dei trevigiani di Merlo che dopo la sconfitta di San Giacomo di Veglia
perde altri due punti in un altro scontro diretto e in qualche modo vanifica la rimonta. Per i trevigiani alla diciannovesima c’è la partita contro lo Schiara fanalino, mentre i galletti andranno a Mel a far visita alla ZTLL.

Fulgor Farra d’Alpago (19) – Cappella Maggiore (21) 1-1.
Pareggio che più fa sorridere il Cappella Maggiore. Gli ospiti di Del Puppo mantengono il vantaggio in classifica sugli alpagoti e restano due punti sopra i play-out nonostante avere subito per una fetta importante del match l’iniziativa della Fulgor. La squadra del traghettatore ed ex capitano Celeste Mognol (momentaneamente subentrato a Eros Prest) gioca un’ottima
gara. La Fulgor è vivace e volitiva ma non basta per l’intera posta. Il Cappella passa per primo grazie alla prodezza dell’attaccante Del Puppo, nella ripresa i biancorossi dell’Alpago pareggiano con il tap-in di Gabriele Zoppè ma non riescono a completare la rimonta nonostante un forcing sfrenato. La Fulgor resta quintultima ma consegna buoni segnali. Da vedere se la vitalità degli alpagoti è dovuta agli stimoli della rivoluzione in panchina e dunque ha un carattere transitorio oppure la svolta sia definitiva. Avremo più indicazioni dopo lo scontro diretto di Castion. Il Cappella sopravvive, come sempre, e attende il Tarzo con l’intenzione di mettere in cascina tre punti che sarebbero pesantissimi.

Cortina (20) – Coi de Pera (18) 0-0.
A reti bianche lo scontro diretto di Soverzene. Punto che non smuove la classifica di nessune delle due ma che per molti aspetti lascia buoni segnali ad entrambe. Il Cortina forse poteva fare qualcosa di più, ma nelle condizioni difficili con cui deve convivere in questo periodo ci
sta una prestazione di questo tipo e l’obbiettivo di tenere invariate le distanze è riuscito, complici anche i risultati degli altri campi. Agli ampezzani di Gioioso serve la grinta per sopravvivere, aiuta in questo senso il derby con il Cadore di domenica prossima. Sono ottimi i progressi del Coi de Pera che è ancora imbattuto nel 2012. Cinque punti nei tre scontri diretti di gennaio segno che la matricola di De Biasi ha capito la lezione e ora può davvero sognare di evitare anche i play-out. Due punti dalla porta di uscita in una classifica compattata all’estremo. I pontalpini possono crederci. Difficile però il prossimo impegno anche se
casalingo. Il Coi de Pera attende l’arrembante Barbisano.

Classifica marcatori
15: N’diaye (ZTLL);
11: Costan (Comelico), Zoppè (Fulgor Farra);
10: Andreolla (Tarzo);
9: Gerlin (Virtus Sernaglia);
8: Mazzer (Vittsangiacomo), De Col (Ponte nelle Alpi);
7: Bombassei (Auronzo), Laurenti (Cappella Maggiore), Piai (Barbisano), Simoni, Bressan (Virtus Sernaglia), L. Bortot (Castion);
6: Uliana (Tarzo), Dal Cin (Cappella Maggiore), Romdhani (Cadore), Salvador (ZTLL);
5: A. Talamini (Cortina), Bortot (Vitus Sernaglia), Viel (Ponte nelle Alpi), G. De Silvestro (Cadore), Iannuzzi (ZTLL), Caneve (Castion), Collodel (Vittsangiacomo), Lo Deserto (Cortina), Soravia (Auronzo), L. Bortot (Coi de Pera), De Luca (Sarmede);
4: Grava, Del Puppo (Cappella Maggiore), F. Bortot (Coi de Pera), Damato (Barbisano), Fontana (Schiara), Leiballi (Sarmede), De Min (Ponte nelle Alpi);
3: Robassa (Castion), Pin, E. Dal Cin (Sarmede), Antoniazzi (Barbisano), Marchesini, De Candido, Pellegrina (Comelico), Frescura (Cadore), Corona, De Col (Fulgor Farra), Balest, Della Vecchia (Coi de Pera), Martinig (Auronzo), Rimoldi (Cortina), Tomasella (Vittsangiacomo), Tremonti, Giacomelli (Cadore), Sovilla (Ponte nelle Alpi);
2: Pitarevic, Da Corte (Auronzo), Vettoretti (Barbisano), Sinigaglia, Alpago, Camporese, Bounafaa, Gaiot (Tarzo), Sommacal, Silvestri, Biz (Castion), Ortolan, Dall’anese, Mattiuzzi, Vienna (Vittsangiacomo), D. Fontana (Comelico), P. Baratto (Schiara), Stella, Favaro (Virtus Sernaglia), Casagrande (Cappella Maggiore), Sella, Cibien (Fulgor Farra), N. Gaspari (Cortina), Ben (ZTLL), Riva, Ale. Lauro, Iannacone (Cadore), Lotto, Stò (Coi de Pera), Franzolin (Schiara);
1: Vendramini, Vidal, Armelin, Codogno, Guizzo (Barbisano), Cervo, De Min, I. Giozet, L. Giozet, Lazzarotto (Schiara), Maddalin, Cirigliano, Corea, Bergagnin, M. De Martin, R. Zandonella (Comelico), Vettorel, Lazzaretti, Pra Mio, Pierobon, Simonetti (Ponte nelle Alpi), De Villa, F. De Silvestro, De Bernardin (Cadore), Sarton, Galli, Da Grava, Goridan (Tarzo), Polese, Caravetta, Boldrin, De Col, Santer, Viotto (Cortina), Chittaro, Bernard, Isotton, Brancher (ZTLL), De Mario, De Villa, Mario, De Mattia (Auronzo), Landi, Stefani (Castion), Lot, D’abramo, De Luca, Dal Bo (Vittsangiacomo), De Piccoli, Costa (Fulgor Farra), De Faveri,
Jakhane, Pavan (Virtus Sernaglia), Tres, Venturato, Zanette (Sarmede), Piol (Castion), Savasta, Bonanni (Coi de Pera), Nardi, Moret (Cappella Maggiore).

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