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22 febbraio 2012

Non solo calcio


Prendiamo spunto da una piccola realtà sportiva locale per  mettere in evidenza una grande iniziativa sociale. Parliamo del “fenomeno Porcense” con Marco Zanella, uno dei fondatori di questa realtà sportivo culturale:

Ciao Marco, innanzitutto dove e quando nasce questa Società Sportiva?

Siamo nati l'anno scorso per rappresentare il nostro piccolo grande paese Porcen dal punto di vista sportivo, cercando di esaltare i mille valori che appartengono allo sport.

la Squadra è nato con lo scopo sociale o questo è cresciuto successivamente?
Lo scopo della nostra società sportiva è quello di contribuire alla crescita individuale dei ragazzi che si affacciano allo sport rendendoli partecipi di un obiettivo comune all'interno di un gruppo. Per crescita noi intendiamo una maturazione dal punto di vista personale a 360 gradi, basato sul rispetto delle regole, dei compagni e degli avversari di turno. La nostra società non ha vincoli d'adesione e questo ha portato ad una multietnicità della nostra rosa non indifferente. Ad oggi, disponiamo di una rosa composta da ragazzi di 11 nazionalità diverse e crediamo che questa sia la nostra piccola grande ricchezza.


Spiegaci come la Porcenese si distingue dalla maggior parte  del panorama sportivo locale e non solo:

Vorrei puntualizzare che noi non ci sentiamo assolutamente più bravi o migliori degli altri; penso tuttavia che ci comportiamo in maniera migliore degli altri. Con questo intendo dire che il sentimento di unione e comunione d'intenti tra culture dissimili resta ancora un tabù all'interno della nostra società, specialmente nella nostra terra, nelle nostre piazze, nei nostri mercati e nelle nostre osterie. Un danno enorme sarebbe se ciò cominciasse a manifestarsi anche nelle nostre scuole. Noi ci prefiggiamo di dare un segnale affinchè avvenga il superamento di quella barriera di diffidenza verso culture che presentano differenze rispetto alla nostra; partendo dal dilettantismo si può dare un segnale.

Possiamo dire che, con aspetti sociali diversi, vi avvicinate a quanto fa da tempo la Stella Azzurra del centro Arcobaleno di Aldo Bertelle ?
Ben conosciamo l'attività della Stella Azzurra e ovviamente ne stimiamo gli intenti. Abbiamo progetti e scopi simili e ogni qualvolta si parla di Stella Azzurra, altro non si fare può che elogiarne i meriti. E' un esempio da seguire anche per noi.

Con così tanta “diversità” ci sono stati problemi di convivenza all’interno del gruppo o è sempre andato tutto bene?
Probabilmente in pochi mi crederanno se Le dico che tutta questa diversità di cui parla non l'abbiamo nemmeno notata. Come in ogni squadra di calcio, emergono durante la stagione degli aspetti che non definirei problemi, ma piuttosto questioni sportive; queste non sono comunque riconducibili alla nostra natura multietnica.

E nei rapporti con le altre squadre, in campo e fuori?
C'è il bene e il male ovunque; abbiamo notato che c'è un po' di diffidenza da parte delle altre squadre anche solo ad organizzare un'amichevole con noi. Magari è solo una sensazione, ma in effetti a livello generale non siamo ancora riusciti a farci ben volere da tutti.

Dove volete arrivare dal punto di vista sportivo e sociale?
Ribadisco che per noi lo scopo sportivo equivale allo scopo sociale; vogliamo portare avanti la nostra esperienza sportiva dilettantistica per tanti anni ancora e continuare a perseguire gli stessi fini. Se ci riusciremo, vorrà dire che ci verrà riconosciuto il merito di essere una società dall'attenta dote morale, quella dote che appartiene a Porcen e a tutti i porcenesi
.
Grazie Marco e in bocca al lupo

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