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04 febbraio 2012

La Seconda in Pausa by MaPo

Non si gioca! È sentenza sancita ed inderogabile. Giusto o no è questione di punti di vista. Personalmente, posso solo dire che giovedì sono stato sveglio fino a tarda notte per scrivere la presentazione alla diciannovesima giornata di Seconda R per poi risvegliarmi con la notizia di aver lavorato per niente. Pazienza! 

A parte il fatto che ci si può consolare con una gustosissima domenica amarcord con tutte le partite di Serie A alle tre del pomeriggio e, per i più esterofili come me, un turbolento ed affascinante Chelsea-Manchester United direttamente da Stamford Bridge (pay-tv permettendo), concentriamoci sulle nostre splendide realtà.

Andiamo ad esempio a vedere cosa ci si perde proprio in Seconda R per questo rinvio totale dei campionati. Chi ci guadagna? Chi avrebbe preferito giocare? Chi si gode con più gusto il calore del focolaio domestico della domenica pomeriggio?
In testa al girone c’è il Ponte nelle Alpi. Probabilmente la squadra di Charly Pierobon avrebbe preferito salire nel nordico, climaticamente parlando, Comelico per rifarsi immediatamente dal più emblematico degli scivoloni pagato una settimana fa. I granata hanno preso tre pappine secche dal Castion in casa e proprio su quelle pappine ora saranno costretti a rimuginare per ben quindici giorni, quelli che conducono dritti dritti al derby dell’Orzes con il Coi de Pera.
Segue il Barbisano sognatore. La matricola di Casagrande, a due punti dal vertice, sta vivendo un momento magico. Senza ghiaccio sarebbe salita in provincia di Belluno per sfidare il Coi de Pera tanto per sentire ancora più da vicino l’odore del Ponte nelle Alpi visto che gli stravaganti uomini di De Biasi avrebbero giocato in casa proprio all’Umberto Orzes, la Domus Aurea del mondo granata. Probabilmente anche i trevigiani avrebbero preferito scendere in campo per sfruttare la rinnovata ventata di entusiasmo. Più neutrale invece deve essere stata la reazione della ditta Della Vecchia alla notizia del rinvio.
Terzo è il Vittsangiacomo che aveva anticipato al sabato la partita contro il Sarmede. La FIGC ha deciso di bloccare tutto, “meglio così” avrà risposto Mirco De Nardi, il coach della corazzata di San Giacomo di Veglia. Dopo il pari in casa dello Schiara e la miriade di infortuni e assenze il campanello d’allarme era sul punto di suonare. E poi il Sarmede sta piuttosto bene e Michele Da Frè si starà mangiando le dita delle mani a causa del rinvio.
La quarta piazza è condivisa da Cadore e ZTLL, entrambe con un bel meno cinque dalla vetta ed un più cinque dal sesto posto. Il Cadore troverà difficoltà nel prendere posizione nel dibattito tra contenti e scontenti a proposito del rinvio. Contro il Cortina, che avrebbe preferito sfidare il suo ex mister Mario Liguori, le assenze sarebbero state innumerevoli dunque di primo acchito la reazione dei cadorini sarà stata positiva, ma andando un pochino più a fondo la maggior parte degli indisponibili sono squalificati e tali resteranno in vista della decisiva e al momento quasi proibitiva trasferta di Barbisano. Dunque in terra trevigiana mancheranno De Villa, Borca e capitan Da Deppo. Forse era meglio sfidare i cugini ampezzani.
La ZTLL avrebbe ospitato l’Auronzo in una sfida decisiva per la corsa ai play-off. Anche se gli zumellesi vincendo avrebbero potuto ancora coltivare il sogno primo posto. invece il rinvio favorisce i galletti di Enrico Ben che, per ovvi motivi logistici, nel periodo invernale è solita essere distante dal suo massimo lustro. Anche se il recupero in programma tra due settimane non varierà di molto i valori.
La Virtus Sernaglia è piena di infortuni però avrebbe affrontato lo Schiara fanalino di coda. Probabilmente una settimana in più per recuperare gli acciaccati fa bene alla truppa di merlo in vista della pericolosa trasferta di Sarmede. Mentre i gialloneri di Zecchin un’opportunità per dare continuità al pareggio contro il Vitt l’avrebbero accolta con moderato entusiasmo.
Le sfide salvezza presentano invece dinamiche opposte. Al Cappella Maggiore non cambia la vita il rinvio, anche se c’è il rischio che tra due settimane i valori espressi dalla classifica siano completamente ribaltati. Mentre il Tarzo di Poser potrà schiarirsi un po’ le idee dopo le ultime poco confortanti uscite. E portandosi a casa domenica prossima lo scontro diretto interno con il Castion, sperando che il Cappella non faccia il miracolo a Mel, il sorpasso ai danni della squadra di Del Puppo si compierebbe e questo derby trevigiano tra due settimane potrebbe avere un altro sapore.
Il Castion è forse tra le più deluse da questo stop. La vittoria all’Orzes è energia potenziale da sfruttare e più passa il tempo più questa fonte va in esaurimento. Sfidare una Fulgor Farra in crisi in casa poteva rappresentare l’occasione per un passo importante verso la salvezza. In due settimane gli alpagoti hanno più tempo per metabolizzare l’addio di Eros Prest e arrivare allo scontro diretto in casa contro il Comelico con spirito rinnovato.

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